I correttivi al taglio dei parlamentari Numeri alla mano

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I dati sono un ottimo modo per analizzare fenomeni, raccontare storie e valutare pratiche politiche. Con Numeri alla mano facciamo proprio questo. Una rubrica settimanale di brevi notizie, con link per approfondire. Il giovedì alle 7 in onda anche su Radio Radicale. Leggi il nostro ultimo approfondimento sui correttivi al taglio dei parlamentari.

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i correttivi alla base dell’accordo di governo tra 5stelle e centrosinistra. Con l’approvazione del decreto elezioni è stata fissata la finestra elettorale per il referendum costituzionale. Il governo Conte II nasce infatti con la decisione da parte di Partito democratico e Liberi e uguali di sostenere il taglio dei parlamentari in cambio dell’introduzione di 3 correttivi. Ved l’iter del decreto elezioni.

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i disegni di legge costituzionali che devono essere approvati. Per l’approvazione delle leggi costituzionali e di revisione costituzionale è necessario seguire una procedura aggravata. Doppia approvazione da parte di entrambi i rami, e la possibilità di chiedere un referendum confermativo ai cittadini. Come si modifica la costituzione.

224 milioni di euro

l’anno di indennità e rimborsi ai parlamentari versati da camera e senato. Tra le principali motivazioni politiche dietro al taglio, c’è il tema dei risparmi. Riducendo di 1/3 il numero di deputati e senatori, la spesa del parlamento si contrarrebbe. La voce principale sono ovviamente le indennità (124 milioni l’anno) e i rimborsi (100 milioni). Leggi la nostra analisi.

53 milioni di euro

l’anno ai gruppi parlamentari. Il tema dei risparmi però è molto ampio. Un altro modo di affrontare la materia sarebbe stata la riduzione di determinate voci di spesa. Oltre a ridurre l’indennità percepita dai parlamentari, si poteva pensare a ridurre il contributo istituzionale che ricevono i gruppi parlamentari. Possibilità che i partiti vedono con timore, essendo ormai la principale fonte di finanziamento. Scopri come si finanziano i partiti.

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articoli dei regolamenti parlamentari da aggiornare. La riforma mira anche a rendere il parlamento più efficiente. Oltre ai correttivi però, è necessario mettere mano ai regolamenti parlamentari. Questo se non si vuole rischiare una riforma dimezzata, che creerebbe solo confusione normativa. Sono molti infatti gli articoli che fanno un diretto riferimento al numero di deputati e senatori. Vedi il regolamento della camera.

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