Glossario

A

App – Contrazione di mobile applications, le app sono software progettati per funzionare sui dispositivi mobili (come smartphone e smartwatch) e che spesso usano i sensori hardware presenti nel dispositivo (GPS, Bluetooth, NFC, ecc.) per raccogliere, trasmettere e ricevere dati.

B

Big data – Basi di dati molto estese in termini di volume, varietà (sia per tipologia che per origine) e velocità (intesa come frequenza di aggiornamento e accumulazione) delle informazioni contenute che richiedono software specifici e tecniche di analisi avanzate per estrarre informazioni utili.

C

Città della conoscenza – Dall’inglese knowledge city, si riferisce al paradigma di sviluppo economico, sociale e urbano secondo cui la conoscenza è diventata una delle maggiori fonti di competitività ed il principale motore innovativo delle città del XXI secolo. Nella teoria la citta’ della conoscenza è “un’area geografica con una società della conoscenza in espansione in cui il sapere è uno dei pilastri portanti dell’economia.”1 Nella pratica si è tradotta in politiche per creazione di distretti industriali e la promozione della ricerca, dell’educazione secondaria e della cultura.

Cookie – I cookie (conosciuti anche come web cookie, internet cookie o browser cookie) sono informazioni che i siti internet inviano ai computer degli utenti, dove vengono mantenute per facilitare le future interazioni col sito. Esempi comuni includono i prodotti mantenuti nei “carrelli virtuali” per continuare gli acquisti in un momento successivo o le informazioni necessarie per eseguire il login della pagina. Fonte: Wikipedia.

Cloud – Si tratta di un modello di erogazione dei servizi informatici in cui la potenza di calcolo, l’archiviazione, gli applicativi, i server, ecc. vengono forniti all’utente on-demand. Servizi di archiviazione online come Dropbox, Google Drive, Microsoft OneDrive e Box sono esempi di cloud storage. Chi ha bisogno di un server, invece, può chiedere ad un fornitore di servizi cloud di mantenere e gestire a distanza l’hardware necessario (acquistandolo o noleggiandolo) e cambiare in qualsiasi momento i componenti della macchina virtuale (come processore, RAM, e spazio di archiviazione) secondo i propri bisogni.

D

Datafication – Creazione di valore economico dalla raccolta sistematica di dati su diversi aspetti della nostra vita, come spostamenti, acquisti e interazioni sociali.

G

Gamificare – Dall’inglese gamify, si utilizza per descrivere l’utilizzo di elementi mutuati dai giochi in contesti non-ludici: molte app includono dei sistemi a punti che gli utenti possono usare, ad esempio, per salire di livello.

I

Informazionale – Per informazione intendiamo quel che è “informational” nel testo originale, ovvero “informazionale” in italiano, che il dizionario Garzanti definisce come “relativo all’informazione e alle tecnologie correlate, in particolare all’informatica.” Ad esempio una città informazionale è caratterizzata da un continuo flusso di informazioni disponibili.

M

Mobile computing – Termine generico che raggruppa tutte le tecnologie che permettono di impiegare la potenza di calcolo di un computer e collegarsi ad internet in mobilità.

N

Net neutrality – Il principio della net neutrality impedisce ai fornitori di servizi internet (in inglese internet service providers o ISPs) di discriminare i pacchetti di dati in base al loro origine e/o contenuto. Questo può essere fatto per ragioni di efficienza della rete (ad esempio quando una rete wi-fi pubblica blocca il traffico verso i siti di streaming video o file-sharing), economiche (negli USA gli ISP vorrebbero poter offrire connessioni più veloci a quei fornitori di servizi web disposti a pagare per una banda maggiore) o di censura e sorveglianza digitali. Il termine fu coniato da Tim Wu, professore di Media Law alla Columbia University.

S

Sharing economy – Tradotta letteralmente come “economia della condivisione”, è un’espressione utilizzata per richiamare alcuni aspetti del mutualismo, delle cooperative, e delle imprese sociali. Recentemente viene spesso utilizzata per riferirsi a piattaforme web e app che permettono agli utenti di condividere beni e servizi, come le abitazioni su AirBnB e i passaggi in auto su BlaBlaCar e Uber. Molte delle aziende che gestiscono le app della sharing economy hanno un modello di business basato sulle commissioni per la gestione dei pagamenti tra gli utenti e/o l’estrazione dei dati dalle loro interazioni.

Smart city – Con la “città intelligente” si rifà ad una visione di sviluppo urbano in cui le tecnologie informatiche e l’internet of things (IOT, una rete di sensori di rilevamento collegati alla rete) sono utilizzati per migliorare l’uso delle risorse e la vita dei cittadini. Negli ultimi anni il termine smart city è apparso in moltissime iniziative di sviluppo, sia pubblico che privato, in cui obiettivi quali efficienza economica e creazione di impresa monopolizzano l’attenzione rispetto alle conseguenze sociali e gli usi secondari dei dati (vedi datafication). Software-as-a-service – Letteralmente “software come servizio” permette a chi produce software di distribuire i propri prodotti e servizi tramite internet – sviluppandoli, operandoli e gestendoli a distanza.

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