Di cosa ci siamo occupati: marzo 2019 Fondazione

Siamo entrati nell’European data journalism network (Edjnet), rete che si occupa di notizie data-driven sugli affari europei. Al via anche la nostra campagna per il 5×1000.

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L’appuntamento mensile per aggiornare lettori, community e sostenitori sulle nostre iniziative. Un modo per raccontare meglio e di più le attività della fondazione openpolis.

Potere politico

Oltre alla nuova edizione del nostro Osservatorio legislativo realizzato assieme ad Agi, e all’ultima pubblicazione di Focus Europa in tema di infrazioni europee, abbiamo dedicato molto spazio alle campagne elettorali che si sono svolte in questi mesi. Due le questioni che sono emerse in maniera abbastanza evidente

La prima: sia Di Maio che Salvini hanno abusato del loro ruolo istituzionale per fare campagna elettorale. Da un lato Di Maio in questi mesi ha pubblicizzato eventi dichiaratamente elettorali sui siti istituzionali dei ministeri di cui è a capo. Dall’altro Salvini, formalmente in “missione” durante alcune sedute del parlamento, ha tenuto comizi elettorali in giro per il paese.

In aggiunta abbiamo visto come molti politici abbiano utilizzato i social network per violare il silenzio elettorale. Uno su tutti Matteo Salvini, a capo dell’istituzione che dovrebbe vigilare sulla propaganda elettorale, il ministero dell’interno, che continua a utilizzare facebook e twitter nel giorno del voto per fare proprio propaganda elettorale.

Povertà educativa

A marzo ci siamo occupati di diversi aspetti che riguardano la condizione minorile. Dalla possibilità per i bambini di frequentare i luoghi della cultura, come i musei, all’incidenza delle bocciature nel sistema scolastico italiano. Fino al disagio abitativo delle famiglie che hanno figli.

Tra le altre cose abbiamo fatto il punto sul calo dei minori in Italia. Se primi anni ’80 un residente in Italia su 4 aveva meno di 18 anni, oggi la quota è scesa al 16%. Nel confronto europeo siamo tra i paesi con meno bambini e adolescenti, e il calo ha colpito soprattutto il mezzogiorno.

Cooperazione

Continuano gli approfondimenti sulla cooperazione allo sviluppo in collaborazione con Oxfam Italia. Questo mese ci siamo occuparsi di trasparenza e di accountability nel mondo delle ong. Un tema importante a priori e ancor più in un periodo in cui la legittimità del lavoro svolto dalle ong è da più parti messo in discussione.

Inoltre abbiamo rivisto in chiave storica il contributo italiano all’aiuto pubblico allo sviluppo concentrandoci in particolare su un aspetto spesso trascurato, il canale multilaterale.

Infatti, nonostante storicamente l’Italia abbia concentrato i sui sforzi proprio sul canale multilaterale, la capacità del nostro paese di influenzare le strategie di cooperazione delle organizzazioni internazionali è rimasta limitata.

Novità

A marzo abbiamo ufficialmente cominciato il nostro coinvolgimento nell’European data journalism network (Edjnet), di cui siamo entrati a far parte con un progetto sulle infrazioni europee. Il network si occupa di notizie data-driven sugli affari europei in 12 diverse lingue, ed è coordinato da Obct, VoxEurop e Alternatives Economiques. Tra i membri anche Civio, Spiegel, Deutsche Welle, Journalism++, Euractiv e Datactivist.

Nel mese appena trascorso abbiamo anche dato il via alla nostra campagna per il 5×1000. Anche quest’anno puoi destinarlo per far crescere qualcosa che in Italia non fa nessuno: raccogliere dati preziosi per la libertà e la democrazia, metterli a disposizione di tutti, produrre informazioni che altrimenti non ci sarebbero, usare le tecnologie e i dati come beni comuni.

Come noto l’indipendenza del nostro progetto passa anche attraverso la scelta di agire senza scopo di lucro, ma questo richiede anche il contributo dei tanti che ci hanno seguito in questi anni.

Rassegna stampa

Il lavoro di liberalizzazione dei dati, che ormai portiamo avanti da anni, contribuisce in maniera importante al dibattito, politico e non, nel nostro paese. Ogni mese le nostre ricerche e analisi generano centinaia di articoli nel mondo dei media.

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