Cosa fare con i dati sui decreti attuativi Azione di governo

Per il secondo mese consecutivo, in seguito al nostro Foia, sono stati pubblicati i dati sui decreti attuativi. È ora possibile avviare un vero monitoraggio sull’attuazione del programma di governo, ecco come.

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La centralità dei decreti attuativi nelle dinamiche legislative del nostro paese appare sempre più evidente. Un fatto inevitabile considerando quanto lavoro extra parlamentare sia generalmente necessario, soprattutto per i provvedimenti più corposi, per implementare realmente quanto approvato dall’aula.

Con i nuovi dati a disposizione, i filoni di ricerca e indagine si moltiplicano.

Proprio per questo motivo da anni openpolis presta molta attenzione alla materia, sia analizzandola che portando avanti una campagna per ottenere maggiori e migliori informazioni. Ad aprile abbiamo fatto una richiesta di accesso agli atti (Foia) all’ufficio della presidenza del consiglio responsabile per la materia. Grazie al nostro intervento da ormai due mesi vengono rilasciati dati in formato riutilizzabile, una possibilità inedita che moltiplica il potenziale delle analisi ora realizzabili. Dal valutare meglio il lavoro dei singoli ministeri, al tracciare lo stato di attuazione dei provvedimenti chiave, passando per il monitoraggio delle norme dimenticate e mai implementate.

Il nostro Foia, e le nuove pubblicazioni

I decreti attuativi rappresentano quello che noi abbiamo definito negli anni come il “secondo tempo delle leggi”. Quel momento dell’iter legislativo in cui dal parlamento, l’attenzione si sposta ai ministeri e vari organi pubblici responsabili per l’implementazione dei testi.

Qui i tipi di atti e di iter coinvolti si moltiplicano. In aula si parla di disegni di legge (ddl), emendamenti e leggi, mentre nel secondo tempo, quello degli uffici, si passa a decreti ministeriali, decreti del presidente della repubblica, provvedimenti direttoriali, deliberazioni cipe, protocolli d’intesa, linee di indirizzo, documenti di programmazione e altro ancora. Vai a "Che cosa sono i decreti attuativi"

Passaggi naturali del processo di attuazione delle leggi approvate dal parlamento, che però rendono molto difficile monitorare l’implementazione delle norme e capire chi sia responsabile per la mancata o cattiva applicazione dei provvedimenti.

Per vederci più chiaro ad aprile abbiamo fatto una richiesta di accesso agli atti (Foia) all’ufficio per il programma di governo. Dopo una prima risposta dall’esito positivo, con il rilascio di quanto richiesto nel mese di maggio, la presidenza del consiglio ha continuato nella buona strada intrapresa, pubblicando anche a giugno un nuovo aggiornamento. Vengono ora resi disponibili:

  • numero totale dei provvedimenti attuativi contemplati per ogni provvedimento normativo approvato definitivamente dal governo con riferimento a tutti i governi a partire dal governo Letta;
  • per ciascun provvedimento attuativo: policy, area tematica, amministrazione proponente, amministrazioni concertanti, estremi della fonte normativa del provvedimento, link alla fonte normativa del provvedimento, articolo della fonte normativa del provvedimento, comma dell’articolo della fonte normativa del provvedimento, oggetto del provvedimento attuativo, scadenza del provvedimento attuativo (se presente), tipologia del provvedimento attuativo (decreto ministeriale, decreto dirigenziale, etc.), data di adozione del provvedimento attuativo (se adottato), data di pubblicazione del provvedimento attuativo (se pubblicato), estremi del provvedimento attuativo, link al provvedimento attuativo.

Dati sui decreti attuativi

Al di là delle informazioni pubblicate, ciò che rende l’operazione realmente valida è il fatto che i dati vengano rilasciati in formato riutilizzabile. I dati sui decreti attuativi sono inoltre categorizzati per esecutivo (dal governo Letta in poi), distinguendo tra quelli adottati e quelli non adottati. Insomma, un grosso passo in avanti, che con degli aggiornamenti mensili, come appare si stia procedendo, dà la giusta trasparenza al tema.

Non solo, per la prima volta l’ufficio per il programma di governo ha pubblicato anche una nota metodologica, in cui spiega le funzioni dell’ufficio, le caratteristiche della materia, l’organizzazione del monitoraggio, e soprattutto lo scopo delle pubblicazioni. Un documento importante perché si va per la prima volta nella direzione desiderata, cioè quella di regolamentare maggiormente gli aggiornamenti forniti dall’ufficio per il programma di governo.

In un’ottica di trasparenza e accountability, l’Ufficio diffonde periodicamente sul proprio sito i principali risultati dell’attività del monitoraggio – legislativo e amministrativo – attraverso un Report di sintesi e la contestuale pubblicazione in formato aperto (PDF e CSV) dei dati aggiornati sui provvedimenti di attuazione delle disposizioni legislative riferite al Governo in carica e agli Esecutivi della precedente Legislatura

I potenziali filoni di indagine

Quanto avvenuto, grazie al nostro intervento e alla collaborazione dell’ufficio per il programma di governo, ci dà la possibilità di comprendere pienamente, e per la prima volta, il potenziale di questa base dati. Un patrimonio informativo non indifferente, che ci permette di delineare diversi filoni di ricerca ora percorribili. Possibilità su cui come openpolis vogliamo lavorare, ma per cui, come sempre, chiediamo anche il contributo, suggerimenti e spunti della nostra comunità di lettori.

Efficacia dei governi – In primis si ha a disposizione uno strumento in più per valutare l’efficacia degli esecutivi. Governare bene non vuole solo dire approvare le giuste leggi, ma vuole anche dire facilitare l’approvazione dei successivi decreti attuativi, scrivendo norme chiare, e monitorandone l’effettiva adozione. Avere quindi a disposizione questi dati ci permette di valutare pienamente la bravura dei governi nell’implementare la propria agenda. Un conto infatti è approvare una legge in parlamento, un altro è assicurasi che tutti i pezzi del testo trovino realmente compimento nella vita di tutti i giorni dei cittadini.

Il ruolo dei ministeri – In secondo luogo è ora possibile tracciare mensilmente la bontà delle azioni dei ministeri. Come detto la palla, dopo l’ok del parlamento, passa agli organi che sono responsabili per l’attuazione delle leggi, principalmente i ministeri. Il coinvolgimento dei diversi dicasteri varia molto, tema collegato soprattutto alla complessità delle norme che li riguardano, ma certamente la velocità con cui vengono approvati gli atti in questione rappresenta uno dei parametri a disposizione per valutare il loro lavoro. Non solo, sapere quale organo è responsabile per l’attuazione di una determinata norma permette ai cittadini, alla società civile e agli addetti ai lavori di fare la giusta pressione affinché questa venga adottata.

I decreti attuativi sono quelle norme necessarie, successivamente all’approvazione di una legge, per implementare in concreto quanto prescritto dalla legge stessa.

FONTE: dati Presidenza del consiglio, elaborazione openpolis

Analisi su provvedimenti - A queste possibilità poi è necessario aggiungere quella che riguarda più specificamente le leggi. Alcuni testi, vedi l'annuale legge di bilancio, sono noti per la loro complessità legislativa, e per il richiedere un numero elevato di decreti attuativi. Non a caso tutte le manovre economiche approvate negli ultimi 5 anni sono tutt'ora incomplete, richiedendo ancora l'adozione di uno o più atti. Proprio per questo motivo, e visto che questi testi come altri spesso includono punti centrali al programma dei diversi governi, diventa ora interessante monitorare mensilmente come e quanto, e soprattutto in quanto tempo, le proposte politiche trovano compimento.

I decreti attuativi sono quelle norme necessarie, successivamente all’approvazione di una legge, per implementare in concreto quanto prescritto dalla legge stessa.

FONTE: dati Presidenza del consiglio, elaborazione openpolis

 

Focus tematici - Per come abbiamo chiesto che venissero strutturati i dati, non è da sottovalutare anche il potenziale dei focus tematici. Ambiente, economia, come anche lavoro e infrastrutture, la base dati messa a disposizione permette il monitoraggio di specifici ambiti tematici. Una possibilità particolarmente rilevante per valutare la bontà dell'azione di governo raggruppando i provvedimenti per argomenti, facendo emergere quindi anche le priorità programmatiche dei diversi esecutivi.

Il bagaglio del passato - Come visto, molto del lavoro di un governo non riguarda esclusivamente l'implementazione del suo programma, ma anche lo smaltimento di quanto ereditato dagli esecutivi precedenti. Con la base dati è ora immaginabile valutare il peso, anche politico, che viene dato ai governi del passato e soprattutto valutare in retrospettiva quanto di quello che era stato promesso è diventato poi effettivamente realtà.

Foto credit: Palazzo Chigi - Licenza

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