Nella scorsa legislatura 2 ex ministri oggetto di attenzione della giunta per le immunità

Il lavoro svolto dalle giunte parlamentari per le elezioni e le immunità nella XVIII legislatura

Complessivamente, le giunte per le elezioni e le immunità parlamentari di camera e senato sono state chiamate ad esprimersi sulle diverse questioni di loro competenza in 101 occasioni. Di cui 53 a palazzo Madama e 48 a Montecitorio. La voce più ricorrente è quella relativa al giudizio relativo all’insindacabilità delle posizioni espresse dai parlamentari nell’esercizio delle loro funzioni (50). In 20 casi invece si è trattato di analizzare le richieste di autorizzazione a procedere sottoposte dall’autorità giudiziaria. In altre 16 occasioni invece le giunte sono state attivate dai parlamentari direttamente interessati da alcuni procedimenti giudiziari. La giunta del senato è stata inoltre incaricata di discutere dell’eventuale autorizzazione a procedere da parte delle autorità giudiziarie nel caso di due esponenti del governo. Il caso più noto è quello riguardante Matteo Salvini (ministro dell’interno all’epoca dei fatti) messo sotto accusa dalle procure di Catania e Palermo. In un caso, quello relativo al sequestro della nave Diciotti la giunta ha negato l’autorizzazione a procedere. Mentre l’autorizzazione è arrivata per quanto riguarda i fatti relativi alla nave Gregoretti e della Open Arms. In entrambe le circostanze il reato ipotizzato era quello del sequestro di persona aggravato.

Al senato esiste un’unica giunta per le elezioni e le immunità mentre alla camera ce ne sono due distinte. I loro compiti sono però sostanzialmente identici.

FONTE: elaborazione openpolis su dati parlamento
(consultati: martedì 2 Gennaio 2024)

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