Lettori in calo nel 2022, ma non tra i minori

Persone di sei o più anni che hanno letto almeno un libro negli ultimi 12 mesi per fascia d'età (2001-22)

Alla fine dello scorso anno, il rilascio dei dati sull’abitudine alla lettura ha indicato un calo dei lettori in Italia. La quota di popolazione che ha letto almeno un libro nell’anno è scesa al 39,3%, rispetto al 40,8% del 2021. Nella serie storica di questo secolo, è la prima volta che si attesta sotto la soglia psicologica di 4 lettori ogni 10 persone con almeno 6 anni di età.

In controtendenza, la quota di lettori tra bambini e ragazzi sembra indicare un trend del tutto differente. Con un aumento di oltre 2 punti tra 6 e 14 anni e una sostanziale stabilità tra i 15-17enni.
Senza dubbio un segnale positivo, a maggior ragione in un contesto generale di calo. Tuttavia, sono molti i motivi che inducono a non accontentarsi di questo dato, considerandolo come positivo in senso assoluto. In primo luogo, la quota di minori lettori ha mostrato oscillazioni nel tempo, indicando come l’abitudine alla lettura riguardi circa un minore su 2.

Una quota che scende ulteriormente, come abbiamo avuto modo di raccontare, per le profonde differenze territoriali e sociali tra bambini e ragazzi. In alcune regioni, come Calabria e Sicilia, solo un minore su 3 legge abitualmente.

Il dato calcola la percentuale di persone di sei o più anni che hanno letto almeno un libro nell’anno precedente.

FONTE: elaborazione openpolis - Con i Bambini su dati Istat
(ultimo aggiornamento: giovedì 14 Dicembre 2023)

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