Minori e calo demografico in Italia Numeri alla mano

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I dati sono un ottimo modo per analizzare fenomeni, raccontare storie e valutare pratiche politiche. Con Numeri alla mano facciamo proprio questo. Una rubrica settimanale di brevi notizie, con link per approfondire. Il giovedì alle 7 in onda anche su Radio Radicale. Vai all’approfondimento In quali territori aumenteranno i bambini nei prossimi anni.

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nuovi nati nel 2022. Circa il 2% in meno dell’anno precedente, in cui si era già registrato il record negativo dall’unità d’Italia. Quasi un terzo in meno rispetto al 2008, l’anno che ha segnato il picco nella serie storica recente. Vai al grafico.

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il calo di residenti in Italia previsto nel corso di questo decennio. Proiettate nell’arco di questo decennio, queste tendenze potrebbero portare a una diminuzione dei residenti in Italia quasi del 3%. Dagli attuali 59 milioni a 57,9, secondo le stime dell’istituto nazionale di statistica. Vai all’articolo.

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i residenti fino a 14 anni nel 2030 rispetto al 2020. La variazione demografica nel corso del decennio è previsto che sarà del tutto asimmetrica rispetto alle generazioni. Nell’Italia del 2030 potrebbero esserci 2 milioni di over 65 in più (+14,4% rispetto ai 13,8 milioni del 2020). Mentre i bambini e ragazzi fino a 14 anni, pari a 7,7 milioni di residenti nel 2020, potrebbero essere quasi il 17% in meno nel 2030: 6,4 milioni di persone. Vai all’articolo.

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il calo previsto di residenti in Italia nella fascia 0-4 anni nel corso di questo decennio. In conseguenza del calo delle nascite, nel corso del decennio assisteremo a un ulteriore calo del numero di minori residenti in Italia, anche tra quelli più piccoli. Si prevede una diminuzione dell’8% circa dei bambini con meno di 5 anni, generalizzato in tutto il paese. Nel 93% delle province è previsto un calo dei bambini tra 0 e 4 anni per il 2030. Vai al grafico.

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i territori in cui i minori invece potrebbero aumentare. Parliamo delle province di Trieste, Trento, Gorizia, Savona, Imperia, Genova con aumenti previsti superiori al 2% tra 2020 e 2030. E di quella di La Spezia, dove si stima un incremento più contenuto (+0,7%). Abbiamo approfondito l’offerta di servizi prima infanzia in questo ristretto numero di territori, dove si potrebbe registrare un aumento dei bambini nella fascia d’età 0-4 anni. Di questi, 6 su 7 già nel 2020 superavano la media nazionale nell’offerta di servizi socio-educativi per l’infanzia. Tuttavia sono 3 su 7 quelli dove già oggi oltre il 90% dei comuni offre servizi per l’infanzia. Vai al grafico.

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