Le differenze nel servizio di refezione nei nidi italiani #conibambini

In media circa il 78% degli utenti dei nidi comunali usufruisce del servizio di refezione. Con divari sul territorio che si incrociano con la presenza stessa del servizio: superano il 90% Lazio ed Emilia Romagna, non raggiungono il 66% Molise, Puglia, Liguria e Calabria.

|

Partner

La presenza o meno dell’asilo nido non è l’unico fattore che distingue l’offerta dei servizi prima infanzia sul territorio. Un aspetto cruciale è anche la presenza del servizio di refezione, che ricopre molteplici funzioni.

Il pasto consumato a scuola o all’asilo è anche uno strumento di lotta alla povertà infantile.

Oltre ad assicurare almeno un pasto equilibrato al giorno, elemento la cui importanza è stata ribadita nelle relazioni del garante dell’infanzia, consente anche la prosecuzione delle attività in orario pomeridiano. Con ricadute positive sia per la conciliazione dei tempi di vita familiari che per il percorso di apprendimento dei più piccoli.

(…) fascia di età 0-6 anni. Una fascia in cui è possibile incidere in maniera significativa per promuovere la crescita e il benessere fisico e psicologico. Il focus sui nidi e sulle mense, quali servizi educativi e di contrasto alla povertà, ha permesso di introdurre, in particolare, un importante aspetto del sistema di welfare: la necessità di uniformare le prestazioni e i servizi a livello nazionale e fare in modo che tutte le famiglie e le persone di minore età possano avere le stesse opportunità.

Per questa ragione, accanto all’estensione della rete (ineludibile in un paese ancora segnato da ampi divari interni), un tema è anche quello del tipo di offerta che viene erogata. A partire dalla presenza di mense anche nelle strutture rivolte all’età prescolare.

Nel quadro di come il servizio si articola in Italia, approfondiamo la presenza della refezione negli asili nidi, comune per comune.

L’andamento nazionale dell’offerta di nidi

Negli ultimi anni, pur lentamente, l’offerta potenziale di servizi rivolti alla prima infanzia è cresciuta. Se nel 2013 erano 22,5 i posti disponibili ogni 100 residenti con meno di 3 anni, la quota è salita a 26,9 nel 2019.

Il dato presentato somma l’offerta di posti sia negli asili nido sia nei servizi integrativi per la prima infanzia.

FONTE: elaborazione openpolis - Con i Bambini su dati Istat
(ultimo aggiornamento: martedì 6 Luglio 2021)

Una quota che segna sicuramente un miglioramento in termini di offerta, sebbene questa sia ancora inferiore alla soglia obiettivo condivisa in sede europea.

Ogni stato membro dovrebbe garantire un posto in asili nido o servizi per la prima infanzia ad almeno il 33% dei bambini sotto i 3 anni. Vai a "Che cosa prevedono gli obiettivi di Barcellona sugli asili nido"

Prima ancora della presenza della refezione negli asili nido, una questione aperta per il nostro paese (perciò oggetto anche degli obiettivi del Pnrr) è quindi proprio aumentare l’offerta del servizio, riducendo allo stesso tempo i divari sul territorio, in particolare nelle aree interne e nel mezzogiorno.

FONTE: elaborazione openpolis - Con i Bambini su dati Istat
(ultimo aggiornamento: martedì 6 Luglio 2021)

Tenendo conto dell'attuale configurazione del servizio, è interessante capire come si sviluppi l'offerta della refezione sul territorio, nello specifico nei nidi comunali.

La refezione nei nidi comunali sul territorio

I dati di contesto visti fin qui sono relativi a tutta l'offerta presente nel nostro paese: pubblica e privata, in asili nido veri e propri o nei servizi integrativi (spazi gioco, strutture domiciliari e simili).

Approfondendo solo l'offerta erogata dal comune, possiamo verificare - per le regioni a statuto ordinario - quanti utenti dei nidi usufruiscono del servizio di refezione. In media si tratta di poco meno dell'80% dei bambini che frequentano i nidi comunali. In due regioni, Lazio ed Emilia Romagna, oltre 9 bambini su 10 che frequentano i nidi comunali usufruiscono anche della refezione. Quote superiori al 75% anche in Basilicata, nelle Marche, in Umbria, Toscana e Veneto.

Il dato è disponibile solo per le regioni a statuto ordinario e si riferisce agli utenti dei soli servizi in ambito comunale.

FONTE: elaborazione openpolis - Con i Bambini su dati Sose
(ultimo aggiornamento: lunedì 15 Marzo 2021)

Usufruisce della refezione una quota di utenti dei nidi compresa tra il 66% e il 75% in Campania (66,4%), Piemonte (69,1%), Lombardia (70,1%) e Abruzzo (70,9%). Mentre l'estensione del servizio di refezione appare più limitata in regioni come Molise (46,2%), Puglia (56,2%), Liguria (61,8%) e Calabria (62,7%).

48,8 punti percentuali di differenza tra la quota di utenti della refezione nel Lazio e in Molise.

Tali divari possono essere ancora meglio valutati in chiave comunale. Dalla mappa emerge chiaramente la distanza tra l'Italia centro-settentrionale, dove il servizio di refezione è molto più diffuso, e quella meridionale, dove spesso manca.

FONTE: elaborazione openpolis - Con i Bambini su dati Sose
(ultimo aggiornamento: lunedì 15 Marzo 2021)

Non solo: a colpire è anche la differenza tra le città e i piccoli comuni. Uno iato questo percepibile anche nel centro-nord, dove a fronte di comuni più popolosi e dotati del servizio esistono ampie aree meno servite.

35% utenti dei nidi che usufruiscono della refezione nei comuni con meno di 500 abitanti. Nelle città con oltre 100mila residenti il dato supera l'88%.

Come era presumibile aspettarsi tali differenze sono spesso sovrapponibili a quelle sulla presenza stessa di una qualsiasi struttura per la prima infanzia. Un aspetto che abbiamo avuto modo di approfondire in passato e che ribadisce come l'obiettivo dei prossimi anni dovrà essere necessariamente la ricucitura delle due fratture oggi esistenti nell'offerta del servizio. Quella tra centro-nord e sud e quella tra città maggiori e piccoli comuni.

Scarica, condividi e riutilizza i dati

I contenuti dell'Osservatorio povertà educativa #conibambini sono realizzati da openpolis con l'impresa sociale Con i Bambini nell'ambito del fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Mettiamo a disposizione in formato aperto i dati utilizzati nell'articolo. Li abbiamo raccolti e trattati così da poterli analizzare in relazione con altri dataset di fonte pubblica, con l'obiettivo di creare un'unica banca dati territoriale sui servizi. Possono essere riutilizzati liberamente per analisi, iniziative di data journalism o anche per semplice consultazione. I dati relativi alla percentuale di utenti degli asili nido comunali che usufruiscono del servizio di refezione sono di fonte Sose.

Per conoscere quanti utenti dei nidi usufruiscono del servizio di refezione nel tuo territorio, clicca sulla casella Cerca… e digita il nome del tuo comune. Puoi cambiare l’ordine della tabella cliccando sull’intestazione delle colonne.

FONTE: elaborazione openpolis - Con i Bambini su dati Sose
(ultimo aggiornamento: lunedì 15 Marzo 2021)

Foto: Flickr lukewarmdog - Licenza

PROSSIMO POST