Le assenze dei parlamentari Numeri alla mano

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I dati sono un ottimo modo per analizzare fenomeni, raccontare storie e valutare pratiche politiche. Con Numeri alla mano facciamo proprio questo. Una rubrica settimanale di brevi notizie, con link per approfondire. Il giovedì alle 7 in onda anche su Radio Radicale. Leggi ‘Le assenze dai lavori parlamentari dei membri di camera e senato‘.

14%

la percentuale media di assenza alle votazioni dei parlamentari. In una fase storica in cui la politica necessita di recuperare credibilità, un ingiustificato assenteismo da parte dei parlamentari risulta inaccettabile agli occhi degli elettori. I dati dell’attuale legislatura ci dicono che la maggioranza dei parlamentari ha una percentuale di assenze in aula compresa tra lo 0% e il 25%. Tuttavia, si deve anche tenere presente che c’è un gruppo composto da 146 deputati e senatori con percentuali superiori, che in alcuni casi arrivano a sfiorare il 100%. Vai all’articolo.

14.827

votazioni elettroniche dall’inizio della legislatura (al 30 aprile 2021). Per monitorare la presenza in aula di deputati e senatori è necessario conteggiare la partecipazione ad ogni singola sessione di voto. Ciò perché all’interno di una seduta si possono svolgere anche più votazioni: la presenza all’inizio dei lavori quindi non significa necessariamente che un parlamentare parteciperà all’intera seduta. Nella stragrande maggioranza dei casi, il voto avviene in forma elettronica. I dati relativi all’andamento di queste votazioni sono quindi uno strumento fondamentale per monitorare l’attività del parlamento e dei suoi membri. Da inizio legislatura ce ne sono state 8.342 alla camera e 6.485 al senato. Approfondisci su openparlamento.

3%

parlamentari con una percentuale di assenza compresa tra il 50% e il 100%. La maggior parte dei parlamentari presenta un tasso di assenteismo alle votazioni compreso tra lo 0% ed il 25%: parliamo di 803 membri di camera e senato. Ci sono poi 116 parlamentari (circa il 12%) con una percentuale di assenza alle votazioni compresa tra il 25,1% e il 50%. Infine abbiamo 30 parlamentari (il 3% circa) la cui percentuale di assenza ingiustificata alle votazioni è compresa tra il 50% ed il 100%. Vai al grafico.

300 su 321

i senatori con una percentuale di assenza compresa tra lo 0% e il 25%. A palazzo Madama solo 21 senatori hanno un tasso d’assenteismo superiore al 25%. Di questi, 17 rientrano tra il 25,1% e il 75% di assenze mentre solo 4 hanno percentuali di assenza ancora superiori. Tra le motivazioni di questo maggiore livello di partecipazione al senato possiamo annoverare anche i numeri stretti su cui poteva contare il governo Conte II. A palazzo Madama infatti il voto di ogni singolo esponente era importante per la tenuta dell’esecutivo. Vai all’approfondimento.

60,4%

la percentuale di assenze non giustificate di Giorgia Meloni. È interessante notare che tra i deputati e i senatori con una percentuale di assenze particolarmente elevata figurano anche nomi piuttosto noti all’opinione pubblica. Alla camera, ad esempio, tra i 15 deputati più “assenteisti” troviamo anche la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni (60,4% di assenze). Rientrano in questa classifica anche Michela Vittoria Brambilla (Forza Italia, 99%) e Vittorio Sgarbi (misto, 77,7%). A palazzo Madama invece troviamo, tra gli altri, Ignazio La Russa (Fdi, 59%), Matteo Renzi (Italia viva, 39,8%), Emma Bonino (Più Europa, 31,5%) e Daniela Santanché (Fdi, 28,8%). Vai al grafico.

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