Il rientro a scuola e il rischio abbandono scolastico Numeri alla mano

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I dati sono un ottimo modo per analizzare fenomeni, raccontare storie e valutare pratiche politiche. Con Numeri alla mano facciamo proprio questo. Una rubrica settimanale di brevi notizie, con link per approfondire. Il giovedì alle 7 in onda anche su Radio Radicale. Vai all’articolo “Gli studenti in Italia e l’impatto ancora forte dell’abbandono scolastico“.

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le regioni e province autonome in cui gli studenti ricominciano la scuola nel corso di questa settimana. I primi a tornare sui banchi di scuola sono stati gli studenti della provincia autonoma di Bolzano, lo scorso 5 settembre, mentre gli ultimi a rientrare saranno gli studenti di Sicilia e Valle d’Aosta, il prossimo 19 settembre. Vai all’articolo.

6,8 milioni

gli studenti nelle scuole italiane, dalle primarie alle superiori, all’inizio dello scorso anno scolastico. Al momento della ripresa delle lezioni, erano più di 6 milioni e mezzo nelle sole scuole statali italiane, di ogni ordine e grado, non contando i quasi 850mila bambini della scuola d’infanzia. Oltre 2,3 milioni dei quali nelle primarie, quasi 1,6 nelle medie, circa 2,7 milioni nelle superiori. Di questi oltre la metà nei licei (51%), poco meno di un terzo nei tecnici (31,7%) e il 17,3% nei professionali. Vai al grafico.

12,7%

i giovani italiani che hanno abbandonato la scuola prima del diploma o di una qualifica. Un valore che è diminuito nel tempo (all’inizio dello scorso decennio il dato sfiorava il 18%). E che però resta ancora elevato nel confronto con gli altri paesi europei. All’interno dell’Ue, l’Italia nel 2021 è il terzo paese con più abbandoni (12,7%), dopo Romania (15,3%) e Spagna (13,3%). Vai alla mappa.

9%

il nuovo obiettivo europeo sull’abbandono scolastico. L’Ue si era posta come obiettivo quello di ridurre sotto al 10% entro il 2020 la quota di giovani che abbandonano prematuramente gli studi. Un obiettivo centrato a livello continentale: nel primo anno della pandemia la quota di giovani Ue in uscita precoce dal sistema di istruzione è stata pari al 9,9%. Il target, nel nuovo contesto post-pandemico, è stato ulteriormente abbassato di un punto (9%) con una risoluzione del consiglio europeo del febbraio 2021. Raggiungerlo significa per il nostro paese prima di tutto ridurre gli ampi divari territoriali che ancora resistono su questo aspetto. Vai alla risoluzione.

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giovani che hanno lasciato la scuola prima del tempo in Sicilia. Nella regione il 21,2% dei residenti tra 18 e 24 anni ha abbandonato precocemente gli studi: quasi 10 punti più della media nazionale. Seguono 2 grandi regioni del sud, entrambe sopra quota 15%: Puglia (17,6%) e Campania (16,4%). Vai alla classifica.

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