Partner

Nel comune di Venezia la quota di giovani adolescenti è al di sotto della media nazionale. Gli abitanti che hanno tra 10 e 19 anni infatti sono l’8,7% sul totale dei residenti nel comune.

Il report completo, in formato pdf

All’interno del territorio, le aree subcomunali con più adolescenti sono le municipalità di Favaro Veneto e Chirignago-Zelarino (Mestre Ovest), dove sono circa il 9,2% del totale dei residenti. Mentre quella con meno ragazzi e ragazze di 10-19 anni è Venezia-Murano-Burano (Venezia Insulare) dove sono l’8,3%.

FONTE: elaborazione Openpolis – Con i bambini su dati Istat censimento permanente
(ultimo aggiornamento: venerdì 31 Dicembre 2021)

Grazie ai dati rilasciati da Istat per la Commissione periferie è possibile ricostruire alcuni aspetti della condizione sociale ed educativa di ragazze e ragazzi sul territorio del comune. Uno dei primi indicatori interessanti da analizzare riguarda la situazione delle famiglie che si trovano in condizioni di potenziale disagio economico.

La municipalità dove si registra una maggiore difficoltà potenziale per le famiglie con figli è quella di Marghera. In questa zona la quota di nuclei con figli dove la persona di riferimento ha fino a 64 anni e non ci sono componenti occupati o pensionati raggiunge l’1,8%. Una quota che supera la media comunale pari all’1,3%. Al contrario nelle municipalità di Favaro Veneto e Chirignago-Zelarino (Mestre Ovest) le famiglie in questa condizione sono l’1,1%. Il dato di Venezia è il secondo più basso nel confronto con i 14 comuni capoluogo di città metropolitana. Solo Bologna riporta un’incidenza di famiglie in potenziale disagio leggermente inferiore (1,2%).

1,3% l’incidenza delle famiglie in potenziale disagio economico nel comune di Venezia.

La condizione sociale dei nuclei è un elemento ancora determinante nelle possibilità educative a disposizione dei più giovani. Una dinamica che può incidere, tra l’altro, sul fenomeno dell’abbandono scolastico.

Nel comune di Venezia gli abbandoni precoci della scuola riguardano il 13% dei giovani tra 18 e 24 anni. Si tratta di persone che hanno lasciato la scuola con al massimo la licenza media, prima del diploma o di una qualifica. Tra i figli delle persone senza diploma il dato sale al 17,9% nel comune. Da notare che il divario di 4,9 punti percentuali nel confronto fra l’incidenza dell’abbandono scolastico tra i figli di genitori senza diploma e il totale dei giovani di età compresa tra i 18 e i 24 anni è il più contenuto considerando i 14 capoluoghi metropolitani.

Complessivamente tale quota raggiunge il 20,5% nella municipalità di Marghera; mentre risulta molto inferiore nella zona Lido-Pellestrina (8,6%). Tra i figli delle persone senza diploma, l’abbandono scolastico precoce è più frequente nella zona Mestre-Carpenedo (20,2%) e più limitato a Lido-Pellestrina (9,5%).

Marghera si caratterizza per percentuali significative di famiglie in potenziale disagio, abbandono scolastico precoce e Neet.

Per i giovani che hanno lasciato la scuola precocemente è più alto il rischio di ricadere nell’esclusione sociale. Ad esempio nella condizione di Neet, ovvero ragazze e ragazzi che non studiano e non lavorano. Da questo punto di vista, la quota di giovani tra 15 e 29 anni in questa situazione è pari al 19,7% nel comune. Con differenze contenute fra le diverse municipalità. L’area dove il fenomeno incide maggiormente è ancora Marghera (con il 23,7%), mentre quelle dov’è più contenuto sono Lido-Pellestrina e Venezia-Murano-Burano (17,9%).

FONTE: elaborazione Openpolis – Con i bambini su dati Istat per la Commissione periferie
(ultimo aggiornamento: lunedì 16 Dicembre 2024)

Nel contrasto di questi fenomeni la scuola, e in generale la comunità educante, possono avere un ruolo cruciale. Ad esempio, l’apertura anche pomeridiana degli istituti può contribuire a limitare fenomeni di disagio sociale ed educativo. In questo senso un indicatore importante da monitorare è la quota di alunni che nelle scuole del territorio hanno accesso al tempo pieno, fin dalle elementari. Nelle primarie statali, la quota di studenti iscritti in scuole che consentono il rientro pomeridiano è pari al 77,1% nel comune.

I dati sui giovani nelle periferie

Un’incidenza che varia tra la municipalità di Favaro Veneto, dove la quota raggiunge il 93,1% e quella di Lido-Pellestrina, dove invece gli alunni in scuole a tempo pieno sono il 59,9%.

PROSSIMA PARTE