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Nel comune di Catania la quota di giovani adolescenti è di poco superiore alla media nazionale (9,6%). Nel 2022 infatti i residenti di età compresa tra i 10 e i 19 anni erano il 10,1% rispetto al totale degli abitanti.

Il report completo, in formato pdf

All’interno del territorio, la circoscrizione 6 è l’area subcomunale con più adolescenti. Qui infatti sono il 12,6% del totale. Mentre quella con meno ragazzi e ragazze di 10-19 anni è la circoscrizione 3 dove sono l’8%.

FONTE: elaborazione Openpolis – Con i bambini su dati Istat censimento permanente
(ultimo aggiornamento: venerdì 31 Dicembre 2021)

Alcuni dati per approfondire a livello subcomunale la condizione sociale ed educativa di ragazze e ragazzi sono forniti da Istat per la Commissione periferie.

Un primo elemento interessante da analizzare riguarda l’incidenza delle famiglie con potenziale disagio economico. Si tratta della quota di nuclei con figli dove la persona di riferimento ha fino a 64 anni e non ci sono componenti occupati o pensionati. Il dato complessivo comunale si attesta sul 6,2% che è la quota più elevata tra i 14 comuni capoluogo di città metropolitana.

6,2% l’incidenza delle famiglie in potenziale disagio economico nel comune di Catania. È il dato più alto tra i comuni capoluogo delle 14 città metropolitane.

Analizzando la situazione a livello subcomunale, l’area dove l’incidenza è maggiore è quella della circoscrizione 6 dove raggiunge il 9,3%. Al contrario, nella circoscrizione 3 le famiglie in questa condizione sono il 3,1%.

La condizione sociale delle famiglie è un elemento ancora determinante nelle possibilità educative a disposizione dei più giovani. Una dinamica che può incidere, tra l’altro, sul fenomeno dell’abbandono scolastico. Nel comune, gli abbandoni precoci della scuola riguardano il 26,5% dei giovani tra 18 e 24 anni. Parliamo di ragazze e ragazzi che hanno lasciato la scuola con al massimo la licenza media, prima del diploma o di una qualifica. Una situazione generalmente più frequente nelle famiglie svantaggiate in termini educativi e sociali. A Catania, il dato infatti sale al 36,5% tra i figli delle persone senza diploma. Ci troviamo di fronte alle percentuali più alte nel confronto con gli altri capoluoghi metropolitani.

A livello complessivo, tale quota raggiunge il 39,5% nella circoscrizione 1 mentre risulta molto più contenuta nella circoscrizione 3 (14,1%). Tra i figli delle persone senza diploma, l’abbandono scolastico precoce si conferma più frequente nella prima circoscrizione (44,9%) e più limitato nella terza (28,2%).

Il comune di Catania si caratterizza per alte incidenze di famiglie in potenziale disagio, abbandono scolastico precoce e Neet.

Per i giovani che hanno lasciato la scuola precocemente è più alto il rischio di ricadere nell’esclusione sociale. Ad esempio nella condizione di Neet, ovvero ragazze e ragazzi che non studiano e non lavorano. Da questo punto di vista, la quota di giovani tra 15 e 29 anni in questa situazione è pari al 35,4%. Anche per questo indicatore la situazione del comune etneo risulta particolarmente complessa rispetto agli altri capoluoghi oggetto di analisi. Ci sono tuttavia delle differenze interne piuttosto marcate: l’area subcomunale dove il fenomeno incide maggiormente è la circoscrizione 1 (45,8%), mentre quella dove è più contenuto è la circoscrizione 3 (22%).

FONTE: elaborazione Openpolis – Con i bambini su dati Istat per la Commissione periferie
(ultimo aggiornamento: lunedì 16 Dicembre 2024)

La scuola e, più in generale, la comunità educante possono avere un ruolo cruciale nel contrasto di questi fenomeni. Ad esempio, l’apertura anche pomeridiana degli istituti può contribuire a limitare fenomeni di disagio sociale ed educativo. In questo senso un indicatore importante da monitorare è la quota di alunni che nelle scuole del territorio hanno accesso al tempo pieno, fin dalle elementari. Nelle primarie statali, la quota di studenti iscritti in scuole che prevedono il rientro pomeridiano è pari al 13,1% nel comune. Si tratta, anche per questo aspetto, di uno dei dati più bassi nel confronto con gli altri capoluoghi, superato solamente da Reggio Calabria e Palermo.

I dati sui giovani nelle periferie

Un’incidenza che varia tra la circoscrizione 6, dove la quota raggiunge il 26,8% e la circoscrizione 3, dove invece gli alunni in scuole a tempo pieno sono il 4,1%.

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