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Salute e sicurezza sono aspetti fondamentali, che a maggior ragione devono essere garantiti anche all’interno degli ambienti scolastici. Per questo è importante che le aule che ospitano ragazzi e ragazze, ma anche tutto il personale scolastico, siano adeguate.

Il Covid-19 infatti ha reso ancora più evidente la necessità di avere a disposizione un certo tipo di spazi per permettere il ritorno in classe in sicurezza. Non solo in termini di ampiezza ma, anche di funzionalità. In modo da consentire una rimodulazione di banchi e arredi scolastici che tuteli insegnanti e alunni dal rischio contagio, come previsto dalle linee guida del Miur.

Senza frequenti interventi di restauro, scuole vecchie rischiano crolli o cedimenti.

Temi che tuttavia erano già centrali, e che lo resteranno anche una volta che ci saremo lasciati la pandemia alle spalle. Per questo motivo è quindi fondamentale che gli edifici scolastici non solo siano progettati e costruiti in linea con i criteri in tema di sicurezza, ma anche che siano oggetto nel tempo di interventi ciclici di manutenzione e ristrutturazione. Capire quindi quale sia lo stato di salute degli edifici scolastici su tutto il territorio nazionale è uno degli elementi fondamentali da cui partire per valutare se la ripresa delle attività in presenza può avvenire nelle migliori condizioni possibili. Da questo punto di vista, uno degli aspetti da considerare è anche quello dell’età delle strutture, resa possibile attraverso la classificazione data dal Miur di scuole vetuste.

16,5% degli edifici scolastici statali della Sicilia classificati come vetusti.

Sotto questo aspetto la Sicilia presenta dati in parte più contenuti rispetto alla media nazionale. In Italia infatti le scuole vetuste sono 7.161 a fronte di 40.160 edifici totali, cioè il 17,8%. In base agli ultimi dati disponibili relativi al 2018, in Sicilia invece a fronte di oltre 3.500 istituti scolastici presenti, quelli classificati come vetusti sono circa 600, il 16,5%. Dati che collocano la regione all’ottavo posto a livello nazionale a pari merito con l’Emilia Romagna. Tuttavia all’interno dell’isola ci sono notevoli differenze.

FONTE: elaborazione openpolis - Con i Bambini su dati Miur
(ultimo aggiornamento: mercoledì 4 Marzo 2020)

Possiamo notare infatti che due province superano sia il dato nazionale che quello regionale, anche in maniera sensibile. Si tratta di Messina (24,8% di edifici scolastici classificati come vetusti) ed Enna (23,6%). Oltre il valore medio regionale anche la città metropolitana di Palermo che ospita sul proprio territorio 775 strutture scolastiche di cui 145 (il 18,7%) classificate come vetuste. Le rimanenti province dell'isola si trovano invece al di sotto della media regionale. Tra queste spicca il dato della provincia di Trapani dove gli edifici vetusti sono circa il 5,7%.

Trapani

Con 21 edifici scolastici classificati come vetusti su un totale di 368 strutture presenti sul territorio la provincia di Trapani è la realtà della Sicilia con la quota più contenuta. Va tuttavia sottolineato che ci sono delle differenze significative tra comune e comune. Per questo occorre approfondire l'analisi a livello locale. Un primo aspetto interessante da segnalare riguarda il fatto che nella metà dei comuni di questa provincia non sono presenti edifici scolastici vetusti.

Questi comuni si trovano principalmente nella parte centro-orientale della provincia ma è interessante notare che anche nelle isole di Pantelleria e Favignana non sono presenti strutture vetuste, nonostante il numero di scuole presenti sia tutto sommato consistente (rispettivamente 9 e 3).

FONTE: elaborazione openpolis - Con i Bambini su dati Miur
(ultimo aggiornamento: mercoledì 4 Marzo 2020)

Il comune che ospita il maggior numero di scuole sul proprio territorio non è il capoluogo ma Marsala. Qui infatti, in base ai più recenti dati messi a disposizione dal Miur, gli istituti scolastici presenti sono 72 di cui 3 (il 4,2%) classificati come vetusti. A Trapani invece le scuole presenti sono 65 di cui soltanto una classificata come vetusta.

1 su 65 gli edifici scolastici vetusti in provincia di Trapani.

Un altro dato interessante da analizzare riguarda il fatto che nei 9 comuni della provincia in cui sono presenti almeno 10 strutture scolastiche la percentuale di edifici vetusti è piuttosto bassa. I centri con il più alto numero di edifici vetusti sono la già citata Marsala e Mazzara del Vallo dove le strutture così identificate sono 3 su 41 (il 7,3%). A livello percentuale invece il dato più elevato tra questi comuni è quello di Erice dove gli edifici classificati come vetusti sono 2 su 21, il 9,5%.

I comuni con un'alta percentuale di edifici vetusti ospitano poche scuole sul loro territorio.

Allargando lo sguardo a tutta la provincia invece possiamo osservare che la percentuale più elevata di edifici vetusti si trova nei comuni di Valderice, Custonaci e Vita. In questi centri il dato arriva al 33,3%. Nel primo caso le scuole presenti sono 9 di cui 3 vetuste, mentre negli altri due casi c'è un solo edificio vetusto a fronte di 3 scuole in totale. Altri comuni con percentuali significative sono Petrosino (20%) e Paceco (16,7%). In entrambi i casi troviamo un solo edificio vetusto a fronte rispettivamente di 5 e 6 scuole presenti. Possiamo notare che in tutti questi comuni il dato percentuale va comunque letto in relazione al ridotto numero di scuole presenti sul territorio. In tali casi infatti la presenza di una sola struttura vetusta è sufficiente per far salire la percentuale in maniera significativa.

Messina

La città metropolitana di Messina è la realtà siciliana che presenta i dati meno positivi sotto il punto di vista della presenza di edifici scolastici vetusti. In base ai dati del Miur infatti in questa zona le scuole classificate come vetuste sono 146 su un totale di 589 (il 24,8%). Si tratta di un dato distante oltre 19 punti percentuali rispetto a quello di Trapani.

Un elemento importante da tenere a mente nell'analisi di questa città metropolitana riguarda il fatto che, sebbene sia Palermo che Catania la superino per dimensione territoriale a anche per numero di abitanti, Messina è la realtà con il più alto numero di comuni: 108. Un territorio così frammentato può comportare il fatto che a distanza di pochi chilometri possano convivere situazioni critiche e realtà di eccellenza. Un ulteriore motivo per cui è importante approfondire l'analisi a livello locale.

FONTE: elaborazione openpolis - Con i Bambini su dati Miur
(ultimo aggiornamento: mercoledì 4 Marzo 2020)

L'analisi comune per comune rivela infatti come siano presenti realtà molto diverse tra loro. Un primo elemento che emerge riguarda il fatto che in più della metà dei comuni (56 su 108) non sono presenti edifici scolastici classificati come vetusti. Solo in un caso però gli edifici presenti sono più di 10. Si tratta del comune di Pace del Mela che ospita 11 scuole.

56 su 108 i comuni della città metropolitana di Messina che non ospitano edifici scolastici vetusti.

Con 129 strutture presenti Messina è il comune che ospita il maggior numero di scuole sul proprio territorio. Nel comune capoluogo si trova anche il maggior numero di edifici classificati come vetusti: 59, cioè il 45,7%. Il secondo comune per numero di scuole presenti è invece quello di Barcellona Pozzo di Gotto che ne ospita 50. In questo caso però le strutture vetuste sono soltanto 8 (il 16%).

A livello percentuale invece possiamo osservare che in 7 comuni (Rodì Milici, Floresta, Gallodoro, Malvagna, Novara di Sicilia, San Teodoro e Tripi) gli edifici vetusti rappresentano il 100%. In altri 6 casi invece le scuole così classificate sono almeno la metà. Dobbiamo tuttavia sottolineare che percentuali così elevate, come abbiamo già visto per Trapani, sono dovute al fatto che il numero di scuole presenti sul territorio comunale è piuttosto contenuto.

In 99 comuni messinesi le scuole presenti sono meno di 10.

Nei 7 comuni appena citati infatti solo a Rodì Milici c'è più di un istituto scolastico. Tra gli altri comuni che presentano un'alta percentuale di edifici scolastici vetusti ci sono anche Pettineo dove le scuole vetuste sono 3 su 4, Malfa (2 su 3) e Merì (2 su 4). Nei comuni di Gualtieri Sicaminò, Limina e Motta d'Affermo gli edifici vetusti sono il 50% ma in tutti questi centri le scuole presenti sono soltanto due. Numeri un po' più consistenti si riscontrano invece nel comune di Patti dove le scuole vetuste sono 8 su 17 totali (il 47,1%).

Un ultimo elemento interessante da analizzare riguarda la situazione delle isole. Nel comune di Lipari (che comprende buona parte delle isole Eolie) gli edifici vetusti sono 4 su 12 (il 33,3%). A San Teodoro invece è presente una sola scuola e questa rientra nella categoria degli edifici vetusti. Sull'isola di Salina infine sono presenti tre distinti comuni. A Malfa gli edifici scolastici statali sono 3 di cui 2 vetusti, a Santa Maria Salina le scuole presenti sono 2 e nessuna è vetusta, mentre a Leni non sono presenti scuole.

Scarica, condividi e riutilizza i dati

I contenuti dell'Osservatorio povertà educativa #conibambini sono realizzati da openpolis con l'impresa sociale Con i Bambini nell'ambito del fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Mettiamo a disposizione in formato aperto i dati utilizzati nell'articolo. Li abbiamo raccolti e trattati così da poterli analizzare in relazione con altri dataset di fonte pubblica, con l'obiettivo di creare un'unica banca dati territoriale sui servizi. Possono essere riutilizzati liberamente per analisi, iniziative di data journalism o anche per semplice consultazione. I dati sugli edifici scolastici statali vetusti sono di fonte Miur.

Per conoscere quante scuole sono vetuste nel tuo territorio, clicca sulla casella Cerca… e digita il nome del tuo comune. Puoi cambiare l’ordine della tabella cliccando sull’intestazione delle colonne.

FONTE: elaborazione openpolis - Con i Bambini su dati Miur
(ultimo aggiornamento: mercoledì 4 Marzo 2020)

Foto credits: Unsplash Feliphe Schiarolli - Licenza

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