Dopo due mesi sono quasi al completo le giunte delle regioni andate al voto Regioni

Le elezioni regionali hanno portato a molte conferme di presidenti e partiti di maggioranza. In alcuni casi questo ha voluto dire anche una sostanziale conferma della squadra di governo, in altri hanno prevalso i volti nuovi.

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Il 20 e il 21 settembre i cittadini italiani sono stati chiamati al voto per esprimere la propria posizione sul referendum sul taglio dei parlamentari. In alcuni comuni però si è votato anche per il rinnovo del consiglio comunale e, in alcune regioni, per il consiglio regionale.

Dopo quasi due mesi tutte le regioni andate al voto hanno finalmente formalizzato la composizione delle nuove giunte, o almeno quasi. La Puglia è stata l’ultima regione a compiere questo passo anche se in realtà manca ancora un tassello a completare la squadra. Il presidente Emiliano ha infatti conservato per se le deleghe al welfare in attesa di capire se il movimento 5 stelle deciderà di entrare in maggioranza.

La nuova geografia politica delle regioni italiane

Delle 7 regioni andate al voto in 4 casi sono stati confermati i governatori uscenti. Due del centro sinistra: Emiliano (Pd) in Puglia e De Luca (Pd) in Campania. Due del centro destra: Toti (Cambiamo!) in Liguria e Zaia (Lega) in Veneto. Quest’ultimo è al suo terzo incarico da presidente.

In Toscana invece Giani (Pd) è al suo primo incarico da presidente ma è stata confermata la maggioranza uscente di centrosinistra. Anche in Valle d’Aosta il nuovo presidente, Erik Lavevaz, è dello stesso partito del presidente uscente (Union Valdôtaine) e governa in coalizione con partiti di centro sinistra.

Dunque è solo il presidente delle Marche Francesco Acquaroli (Fratelli d’Italia) a rappresentare una reale novità per la sua regione.

15 su 21 i presidenti di regione e province autonome appartenenti al centrodestra.

FONTE: Openpolis
(ultimo aggiornamento: lunedì 23 Novembre 2020)

Le giunte dei presidenti riconfermati

Tra le regioni in cui è stato confermato il presidente uscente il Veneto è quella che ha confermato anche il maggior numero di assessori.

Zaia ha riconfermato quasi tutti gli assessori.

Dei 9 componenti della giunta (incluso il presidente) solo 1 non faceva parte della squadra nella scorsa consiliatura, Francesco Calzavara (attuazione del programma), ma era comunque un componente del consiglio regionale eletto nella lista Zaia.

Anche in Liguria sono state molte le conferme (6 su 8) e due i nuovi ingressi. Il vice presidente Alessandro Piana, della Lega, nella scorsa consiliatura era presidente del consiglio regionale. Simona Ferro, assessore alle pari opportunità di Fratelli d'Italia, è invece alla sua prima esperienza politica.

In Campania sono il 63,6% i membri di giunta confermati (7 su 11). Tra i nuovi ingressi Mario Morcone e Nicola Caputo. Il primo ha avuto una lunga carriera prefettizia che lo ha portato tra le altre cose svolgere il ruolo di capo di gabinetto del ministero dell'interno oltre che di capo del dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione. Morcone inoltre, pur non avendo esperienza in regione, è stato commissario straordinario del comune di Roma e candidato sindaco di Napoli per il Partito democratico. Nicola Caputo invece è stato in consiglio regionale tra il 2005 e il 2015 e più recentemente parlamentare europeo. Due invece gli assessori senza una precedete esperienza politica.

3 gli assessori confermati in Puglia.

In Puglia gli assessori confermati sono stati solo 3, almeno per il momento. A questi si aggiunge Donato Pentassuglia che aveva ricoperto il ruolo di assessore nell'ultimo anno di mandato di Nichi Vendola. Cinque invece gli assessori che non avevano esperienza in giunta. Anna Maurodinoia (Trasporti - Pd), era presente in consiglio nella scorsa consiliatura. Massimo Bray, già ministro dei beni culturali nel governo Letta, è alla sua prima esperienza in regione, come anche Alessandro Delli Noci che porta invece un esperienza amministrativa come vicesindaco e assessore del comune di Lecce. Due infine gli assessori senza una precedente esperienza politica: Pietro Luigi Lopalco, epidemiologo, e Anna Grazia Maraschio, già consigliera di parità della regione Puglia.

Sono stati considerati: coloro che hanno già avuto esperienza in giunta regionale, indipendentemente dagli altri incarichi che hanno ricoperto; coloro che hanno già svolto incarichi in consiglio regionale ma non in giunta regionale; chi ha ricoperto incarichi nel parlamento italiano, in quello europeo come anche nelle giunte o nei consigli comunali.

FONTE: Openpolis
(ultimo aggiornamento: lunedì 23 Novembre 2020)

Nuovi ingressi e volti noti

In Valle d'Aosta, dove il presidente non è eletto direttamente dai cittadini, i componenti di giunta con esperienza in quest'organo sono 3, ma solo uno in continuità con la giunta precedente. Tra gli altri 3 avevano avuto precedenti esperienze in consiglio regionale e 2 sono alla loro prima esperienza politica

La maggior parte degli assessori in Toscana non hanno esperienza in giunta. Vengono invece dal consiglio regionale, come lo stesso presidente Giani.

In Toscana il nuovo presidente è Eugenio Giani, che nella passata consiliatura ricopriva l'incarico di presidente del consiglio regionale. Giani ha confermato solo due assessori della Giunta precedente guidata da Enrico Rossi: Stefano Ciuoffo e Stefania Saccardi, riconfermata vice presidente. Per il resto, come peraltro lo stesso Giani, tutti gli assessori avevano precedentemente ricoperto un incarico in consiglio regionale.

Infine nelle Marche, unica regione in cui si è registrato un vero e proprio cambio politico, né gli assessori né il presidente hanno esperienza in giunta regionale. Solo 3 componenti di giunta inoltre hanno maturato esperienza in consiglio regionale ed è interessante notare come solo uno di questi, Mirco Carloni, svolgesse questo incarico nell'ultima consiliatura. Lo stesso presidente Acquaroli, prima di essere eletto, svolgeva il proprio mandato come deputato mentre era stato consigliere regionale tra il 2010 e il 2014. Gli altri componenti della giunta comunque hanno tutti esperienza politica come deputati, senatori, consiglieri comunali o sindaci.

Le deleghe alla sanità

La sanità rappresenta la competenza più importante attribuita dalla costituzione alle regioni. Una competenza che in un momento di crisi sanitaria come quello che stiamo vivendo diventa ancora più cruciale.

In questo contesto in 2 regioni, Campania e Liguria, i presidenti hanno deciso di mantenere per sé deleghe così impegnative ed esposte politicamente. De Luca in realtà ha attribuito ad Ettore Cinque, assessore al bilancio, anche la delega al finanziamento del sistema sanitario regionale, che tuttavia è solo una parte delle competenze di un assessore alla sanità.

In Puglia e Valle d'Aosta sono stati scelti due tecnici come assessori alla sanità.

In atri 2 casi invece la scelta è ricaduta su degli assessori tecnici. Emiliano, in Puglia, aveva annunciato già prima delle elezioni che il ruolo sarebbe stato ricoperto da Pietro Luigi Lopalco, epidemiologo di fama, chiamato a marzo dal presidente a guidare il coordinamento regionale emergenze epidemiologiche della regione.

Anche in Valle d'Aosta è stato nominato un medico a ricoprire l'incarico, Roberto Alessandro Barmasse. In questo caso si tratta di un dirigente medico locale e dunque una personalità che dovrebbe conoscere bene la struttura e il funzionamento del sistema sanitario regionale.

In Toscana, nelle Marche e in Veneto infine si è optato per una nomina politica. Da notare peraltro che solo in Veneto è stata confermata l'assessore alla sanità uscente, Manuela Lanzarin.

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