Di cosa ci siamo occupati: maggio 2019 Fondazione

Con un Foia abbiamo chiesto e ottenuto maggiore trasparenza sui decreti attuativi. È ricominciato il nostro lavoro sui bilanci dei comuni italiani.

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L’appuntamento mensile per aggiornare lettori, community e sostenitori sulle nostre iniziative. Un modo per raccontare meglio e di più le attività della fondazione openpolis.

Potere politico

Il mese appena concluso è stato fortemente caratterizzato, almeno a livello politico, dalle elezioni per il parlamento europeo. È stata l’occasione, attraverso il nostro osservatorio Focus Europa realizzato assieme ad Agi, per vedere quanto e come abbiano lavorato i deputati uscenti, specialmente quelli italiani. Un dossier per conoscere meglio chi ha rappresentato il nostro paese negli ultimi 5 anni, e valutare la bontà del loro lavoro.

Guardando al nuovo parlamento europeo poi, sono stati analizzati i vari candidati che hanno gareggiato per un seggio, pur ricoprendo un incarico incompatibile con quello di eurodeputato. Una cattiva pratica ricorrente, che coinvolge un po’ tutti i partiti, e che assieme a quella delle pluricandidature, rientrano in una serie di abitudini dell’attuale classe politica, consentite dalla leggi, ma che andrebbero evitate se si vuole migliorare il rapporto tra elettori ed eletti.

A maggio abbiamo anche proseguito il nostro lavoro sui decreti attuativi. Come raccontato più volte, il livello di trasparenza sulla materia è sempre stato troppo basso. Per questo motivo abbiamo deciso di fare una richiesta di accesso agli atti (Foia) all’ufficio della presidenza del consiglio responsabile. La nostra richiesta ha avuto esito positivo, e ora sono disponibili online tutti i dati da noi richiesti, nel formato giusto. Al tempo stesso quanto avvenuto, per quanto positivo, non deve rimanere un caso isolato. Per questo motivo chiediamo ora aggiornamenti mensili dall’ufficio per il programma di governo, e soprattutto una regolamentazione che renda quanto successo la norma.

Povertà educativa

Proseguono gli approfondimenti settimanali dell’osservatorio Povertà educativa #conibambini. Nel mese di maggio abbiamo raccontato, da vari punti di vista, quanto possono incidere i divari del paese sulla condizione minorile.

In un paese con sempre meno bambini e adolescenti, ci sono realtà in controtendenza, come Roma e Milano, dove i minori aumentano, mentre il sud si sta spopolando dei più giovani. Disuguaglianze che non riguardano solo il numero di ragazzi, ma anche e soprattutto la loro condizione educativa. Gli indicatori utilizzati per monitorare gli obiettivi 2030 sull’istruzione, analizzati in questo articolo, danno una misura delle distanze educative ancora presenti nel nostro paese. Distanze che pesano soprattutto nella parte del paese più lontana dai centri maggiori, le aree interne, e che riguardano aspetti come il collegamento delle scuole e la presenza di asili nido.

In quest’ultimo articolo, abbiamo visto anche come le medie regionali siano insufficienti per valutare davvero l’offerta di servizi sul territorio. Le regioni centro-settentrionali sono in cima alla classifica per offerta di asili nido, ma non significa che il servizio sia distribuito in modo capillare.

Eventi sul territorio

Nel corso del mese abbiamo partecipato a 3 eventi, diversi in natura ed obbiettivi. Il primo a Bergamo era un workshop organizzato dall’università degli studi di Bergamo intitolato “Dati digitali, politiche pubbliche e città“, a cui hanno partecipato società civile, mondo accademico ed amministratori locali. A metà mese, in vista del voto europeo, organizzato da OBC Transeuropa – unità operativa del Centro per la Cooperazione Internazionale – in collaborazione con CILD – Coalizione Italiana Libertà e Diritti Civili, si è svolto l’incontro “Le elezioni ai tempi dei social media” in cui abbiamo parlato della mancanza di regolamentazione sulla propaganda social. Infine il 31 maggio, assieme a Con i bambini, abbiamo partecipato ad un incontro con i giornalisti sul tema della povertà educativa in Italia: la povertà educativa minorile in Italia: i giornalisti parte integrante della comunità educante.

Novità

La fondazione openpolis ha avviato una collaborazione con l’Università degli studi della Tuscia che da quest’anno ha dato via al corso di laurea magistrale in Informazione digitale. La convenzione fra le due strutture prevede sinergie nelle attività di ricerca e approfondimento rispetto ai dati e la possibilità di partecipare alla didattica degli studenti attraverso laboratori e tirocini formativi.

Dal punto di vista editoriale, il mese di maggio ha visto il lancio di nuove newsletter settimanali targate openpolis. Oltre alle rubriche già esistenti abbiamo infatti introdotto nuovi filoni di indagine: dall’analisi dei bilanci comunali al racconto di come i dati stiano cambiando i processi decisionali, economici ed informativi. A seguire tutte le nostre newsletter, e il link per registrarsi:

  • Watchdog (Newsletter settimanale del lunedì) – L’importanza della trasparenza e dell’accountability nel rapporto tra cittadini e istituzioni. Inchieste e campagne sul potere politico, e su come viene gestito;
  • Povertà educativa (Newsletter settimanale del martedì) – Dati, analisi e visualizzazioni liberamente utilizzabili per promuovere un dibattito informato sulla condizione dei servizi ai minori in Italia;
  • InParlamento (Newsletter settimanale del mercoledì) – La produzione legislativa di governo e parlamento. I decisori pubblici, le attività istituzionali e il finanziamento della politica;
  • Bilanci dei comuni (Newsletter settimanale del giovedì) – Mappe, classifiche e grafici sulle entrate e le spese degli 8.000 comuni italiani, elaborati attraverso la piattaforma openbilanci;
  • Cultura del dato (Newsletter settimanale della domenica) – Riflessioni sulla centralità del dato nei processi decisionali, economici ed informativi;
  • Cooperazione – Dove e come l’Italia finanzia progetti di contrasto alla povertà, ma anche iniziative per il controllo delle frontiere e la gestione di migranti e rifugiati.

Rassegna stampa

Il lavoro di liberalizzazione dei dati, che ormai portiamo avanti da anni, contribuisce in maniera importante al dibattito, politico e non, nel nostro paese. Ogni mese le nostre ricerche e analisi generano centinaia di articoli nel mondo dei media.

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