Come interverrà il Pnrr sulla sanità territoriale in Piemonte Il focus regionale

In ambito sanitario, il Pnrr ha l’obiettivo di ridurre i divari tra i territori. Approfondiamo la situazione in Piemonte per quanto riguarda case della comunità e ospedali di comunità, i due principali presidi della sanità territoriale.

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Anche in Piemonte si assisterà nei prossimi anni al progressivo invecchiamento della popolazione, con il conseguente aumento dell’incidenza delle malattie croniche.

Si prevede che nel 2050 i piemontesi con almeno 65 anni saranno il 34,5% della popolazione, a fronte del 26% attuale.

Per questo motivo, la sanità territoriale nella regione, così come quella del paese, è destinata ad attraversare una profonda ristrutturazione, mediante i fondi del Pnrr.

Dall’istituzione di case della comunità – luoghi di prossimità a cui i cittadini possono accedere per l’assistenza primaria – a quella di ospedali di comunità – piccole strutture (20 posti letto) per consentire un’accoglienza intermedia tra il ricovero a casa e quello in ospedale.

Per questi due investimenti al Piemonte sono destinati 188,2 milioni di euro, su 3 miliardi complessivi. Nello specifico, quasi 121,8 milioni di euro andranno alla creazione di 82 case della comunità, tutte classificate come hub – quelle principali che erogano servizi di assistenza primaria, attività specialistiche e di diagnostica di base.

FONTE: elaborazione openpolis – Cittadinanzattiva su dati Cis regionali
(pubblicati: venerdì 24 Giugno 2022)

Per quanto riguarda gli ospedali di comunità sono 27 quelli previsti in Piemonte, per un importo complessivo dal Pnrr di 66,4 milioni di euro. In 24 casi si tratterà di interventi di ristrutturazione, mentre per 3 progetti è prevista una nuova costruzione o l’ampliamento di strutture esistenti.

FONTE: elaborazione openpolis – Cittadinanzattiva su dati Cis regionali
(pubblicati: venerdì 24 Giugno 2022)

A seguito di questi interventi nella regione è prevista la realizzazione di 1,92 case della comunità e 0,63 ospedali di comunità ogni 100.000 abitanti. Nelle aree interne il rapporto salirà rispettivamente a 2,42 e 0,66.

FONTE: elaborazione openpolis – Cittadinanzattiva su dati Cis regionali
(pubblicati: venerdì 24 Giugno 2022)

Anche nei territori più periferici, così come nel resto della regione, le case della comunità previste sono tutte classificate come hub, a fronte di una media nazionale del 52% di case spoke nelle aree interne.

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