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Dichiarazione di Patrizia TOIA

Alla data della dichiarazione: Deputato Parlamento EU  (Gruppo: S&D) 


 

Non ho votato la risoluzione sulla parità tra donne e uomini nell'Unione europea nel 2011 perché é diventata un ibrido

  • (14 marzo 2012) - fonte: patriziatoia.it - inserita il 14 marzo 2012 da 15492
    «Sulla votazione in materia di famiglia, tenutasi ieri in Parlamento Europeo all'interno della risoluzione sulla parità tra uomini e donne nell'Unione Europea nel 2011, ritengo che sia giusto che ognuno espliciti con chiarezza le proprie posizioni» - commenta Patrizia Toia, deputata europea del Partito Democratico e vicepresidente del gruppo S&D al Parlamento Europeo, in seguito agli articoli apparsi oggi sui quotidiani italiani.

    «Per quanto riguarda i punti controversi, ho votato per la cancellazione del paragrafo 5 (e quindi contro lo stesso), che invitava "la Commissione e gli Stati membri ad elaborare proposte per il riconoscimento reciproco delle unioni civili e delle famiglie omosessuali a livello europeo tra i Paesi in cui già vige una legislazione in materia" e ho votato contro il paragrafo 7 dove la relatrice si rammaricava dell'adozione da parte di alcuni Stati membri di definizioni restrittive di "famiglia" con lo scopo di negare la tutela giuridica alle coppie dello stesso sesso e ai loro figli. - prosegue Toia - Cito questi due punti che hanno destato l'attenzione della stampa per chiarire la mia posizione e dire che in ogni caso questa votazione non legittima nessuno a dire che l'Europa é per le famiglie gay. È, infatti, una risoluzione e non una legge e i due punti hanno un valore più ridotto di quanto appaia, perché il paragrafo 5 parla di Paesi dove é già riconosciuta la coppia gay. Tuttavia a nessuno sfugge che attraverso queste affermazioni si vuole pian piano andare in una certa direzione».

    «Per finire - conclude Toia - non ho votato la risoluzione proprio perché era diventata un ibrido: aveva perso dei punti focali sulla parità, tema su cui avrebbe dovuto concentrarsi, andando a toccare temi, come la famiglia, che sono di competenza degli Stati membri. Il tema in discussione, infatti, era la parità ma, in effetti, come alcuni hanno dichiarato, c'é stata una forzatura, da parte della relatrice del Gruppo dell'Allenza dei Liberali e Democratici Europei, Sophie In't Veld, che ha volutamente inserito dei temi che nulla hanno a che fare con i progressi raggiunti e le sfide ancora da affrontare in merito alla parità uomo-donna, con il risultato che si é perso il vero obiettivo della risoluzione e la possibilità di affrontare con forza alcuni temi, come la necessità di congedi di maternità e paternità più forti e diffusi».
    Fonte: patriziatoia.it | vai alla pagina

    Argomenti: Donne, parlamento europeo, famiglia, europa, pd, omosessuali, socialisti, sd, alde, democratici, risoluzione, parità pari opportunità | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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