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Dichiarazione di Giorgio NAPOLITANO

Alla data della dichiarazione: Pres. della Repubblica


 

Ci attendono prove molto impegnative. Occorre tenere aperto il confronto sul futuro dell'Italia»

  • (05 gennaio 2011) - fonte: Il Quirinale.it - inserita il 05 gennaio 2011 da 31

    "Ci attendono prove molto impegnative. Occorre uno scatto, una mobilitazione. E occorre soprattutto tenere aperta la linea di comunicazione con le generazioni piu' giovani, i cui problemi sono esattamente quelli del futuro dell'Italia". Così il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha risposto ad alcune domande dei giornalisti a margine di una visita al Pio Monte della Misericordia a Napoli.

    Sulla situazione dei rifiuti nel capoluogo campano, il Presidente Napolitano ha richiamato gli incontri e i contatti di questi giorni con i rappresentanti delle autorità locali: "Ho trovato molto impegnati il Sindaco e il Presidente della Regione rispetto le competenze di ogni istituzioni al di là di ogni schermaglia, pare che ci sia un clima in questo momento molto costruttivo che lascia ben sperare. Ne ho ricavato il senso di un impegno realmente comune sentendo per telefono anche il Presidente della Provincia, Cesaro. Le tre istituzioni sono su posizioni comuni, sulla stessa linea per quanto riguarda la gestione completa dell'emergenza rifiuti e poi la messa a regime del sistema di smaltimento dei rifiuti".

    Il Presidente Napolitano ha risposto anche a una domanda sul difficile confronto tra Fiat e parti sociali:
    "Credo che nessuno possa negare che esiste un problema di bassa produttività nel lavoro. Però non è una questione legata esclusivamente al rendimento lavorativo delle maestranze. La produttività dipende in larga misura anche dalla innovazione tecnologica, dalle scelte di organizzazione del lavoro e quindi ci deve essere un confronto e si deve assumere questo obiettivo. Tutte le parti in causa debbono riconoscere l'essenzialità di questo impegno ad aumentare la produttività del lavoro ai fini della competitività internazionale della nostra economia. Poi, il modo di affrontare questo problema, soprattutto il punto delle modifiche che ne possono derivare nelle relazioni industriali sono oggetto di contenzioso. Mi auguro che si trovi di nuovo un modulo più costruttivo di discussione".

    Rispondendo a una giornalista, che gli ha chiesto se i tempi della concertazione siano ormai finiti, il Presidente ha detto: ''Ho appena letto un intervento del ministro del Lavoro il quale dice che nell'accordo del '93 erano sanciti diritti che bisogna fare salvi. Mi pare che questo sia un aspetto importante. Per quanto siano cambiate le cose e si possa vedere quanto dell'accordo del '93 rimanga valido, vi sono dei punti importanti che riguardano senza dubbio il diritto di rappresentanza: è tutta una materia che ormai va affrontata''.

    Il Capo dello Stato è intervenuto nuovamente sugli attacchi alla comunità cristiana sollecitando una riflessione in sede europea: "Credo che sia giusto chiedere che in sede europea il tema della libertà religiosa diventi oggetto di discussione e iniziativa".
    Il Capo dello Stato ha osservato che "quello che è accaduto in Egitto è anche parte di una situazione interna del Paese, di grande tensione e preoccupazione". E ha ricordato che lo scorso 20 dicembre, incontrando al Quirinale il corpo diplomatico, aveva posto "con molta forza la questione della libertà religiosa" perché "parlando in generale del tema dei diritti umani, non si può ignorare questo aspetto specifico così significativo e rilevante".

    Fonte: Il Quirinale.it | vai alla pagina

    Argomenti: giovani, lavoro, rifiuti campania, innovazione, religioni, Fiat, relazioni industriali | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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