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Dichiarazione di Lorenzo Del Lucchese
Corriere di Livorno. Scompare un'importante voce dell'informazione nel silenzio generale
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(09 gennaio 2011) - fonte: Italia dei Valori Toscana - inserita il 21 aprile 2011 da 17220
Il 10 novembre 2010, con i giornalisti che ancora lavorano per chiudere i pezzi per l’uscita del giorno successivo, nella redazione del Corriere di Livorno arriva un emissario di Cristiano Lucarelli, proprietario della testata giornalistica, dicendo che dal giorno successivo il giornale non sarebbe più uscito e che i circa venti lavoratori dipendenti, da quel momento, potevano ritenersi senza lavoro. Così scompare una testata giornalistica a Livorno senza che nessuno, almeno inizialmente, muova un dito.Passa circa un mese di assoluto silenzio e poi vengo contattato da alcuni dipendenti della testata in questione, che mi chiedono una mano per cercare di portare quantomeno all’attenzione della città la loro situazione. Per questo mi affretto a depositare una richiesta di comunicazione urgente al Sindaco, da svolgere nel primo Consiglio Comunale utile, per capire quale fosse la posizione dell’Amministrazione in materia.
Il giorno dopo la discussione in Consiglio, subito prima delle feste natalizie, partecipo con il nostro coordinatore provinciale giovani Jacopo Bertini all’iniziativa organizzata dei lavoratori nel centro della città, proprio per far conoscere a tutti i cittadini la loro reale situazione. Al ritorno dalle feste mi sono premurato di depositare una richiesta urgente di convocazione della Commissione Consiliare competente, per un’audizione dei lavoratori del Corriere di Livorno. Credo che sia eticamente ingiusto che in un Paese (ritenuto civile) come il nostro, si venga lasciati a casa da un giorno all’altro, senza alcun preavviso e con otto mensilità di stipendi arretrati. La cosa addirittura diventa paradossale se si pensa che l’autore di tutto questo è un personaggio pubblico, che fino a non molto tempo fa, ostentava l’appartenenza a una sinistra radicale e che, quindi, almeno in via formale, avrebbe dovuto tenere in particolare attenzione le condizioni dei lavoratori dipendenti, o almeno dei propri. La motivazione che, però, più mi ha spinto ad occuparmi ed a sposare questa causa è stata che in città è scomparsa una voce importante di informazione, in pratica alternativa all’altro grosso organo di informazione sul territorio. Per una persona che crede fortemente nella libertà d’informazione e nella sua utilità e, dunque, nel pluralismo di essa, non può che vedere negativamente questo accaduto.
Spero davvero che almeno si riesca, e qui gioca un ruolo importante l’Amministrazione, a far in modo che le due parti si incontrino per stabilire i termini con i quali poter dare ai lavoratori ciò che spetta loro, senza attendere oltre. Altrimenti sarebbe davvero solo una sconfitta per tutti.
Fonte: Italia dei Valori Toscana | vai alla pagina » Segnala errori / abusi