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Dichiarazione di Antonio DI PIETRO

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: IdV) 


 

«Noi vi difendiamo Marchionne no»

  • (30 dicembre 2010) - fonte: l'Unita' - Antonio Di Pietro - inserita il 30 dicembre 2010 da 31

    Agli operai: «Le rivendicazioni scritte nella lettera sono fatti che la politica deve risolvere. Non lo fa certo l'Ad Fiat: vuole smantellare i diritti e portare l'azienda all'estero»

    La lettera aperta di alcuni operai di Pomigliano, pubblicata dal quotidiano Il Giornale, parla delle loro condizioni di lavoro su cui vengono caricate la responsabilità del governo, per le mancate scelte di politica industriale, e della Fiat a causa delle gravi difficoltà finanziarie e di prodotto in cui versa.

    La Fiat da due anni perde una quota di mercato doppia rispetto alla media europea.

    Le questioni concrete, e non ideologiche, su cui la politica deve dare risposte sono sui ritmi di lavoro elevati, sugli stipendi da 1200 euro al mese, sull'aumento dell'orario lavorativo, ben oltre quello degli operai tedeschi e francesi, e sulla reale e costante riduzione del potere d'acquisto e dei diritti fondamentali.

    L'Italia dei Valori ha presentato una proposta di legge volta a regolare la reale rappresentanza dei sindacati nelle aziende, consegnando il potere di decidere ai lavoratori e non alle burocrazie sindacali; il nostro compito principale è quello di ridare la parola, i diritti e la libertà di decisione ai diretti interessati, cioè agli operaie agli impiegati, così come prevede la Costituzione repubblicana, violata in questi giorni da accordi capestro.

    Comprendiamo e rispettiamo il voto degli operai della Fiat di Pomigliano che sono stati sottoposti ad un vero è proprio ricatto. Proprio quel voto, infatti, ha indotto alcuni sindacati, tranne la Fiom, a siglare un'intesa che noi dell'Italia dei Valori continuiamo a ritenere sbagliata e ricattatoria.

    Vogliamo ribadire che non lasceremo soli gli operai della Fiat in Italia, a partire da quelli di Termini Imerese ai quali è stata annunciata la chiusura della fabbrica.
    Continueremo a lottare affinché Marchionne non possa smantellare pezzo dopo pezzo i diritti dei lavoratori al fine di collocare la Fiat fuori dal nostro Paese».

    Fonte: l'Unita' - Antonio Di Pietro | vai alla pagina

    Argomenti: lavoro, Costituzione, Fiat, politica industriale, termini imerese, Fiom, Pomigliano, Marchionne, diritti dei lavoratori, catena di montaggio | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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