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Dichiarazione di Giuseppe GIULIETTI

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: Misto) 


 

Il Caimano all'assalto della Consulta

  • (23 dicembre 2010) - fonte: micromega-online - inserita il 24 dicembre 2010 da 31

    "Se la Corte costituzionale non mi darà ragione, mi scatenerò contro di loro, in tv e sulle piazze."
    Questa l’ultima molotov lanciata da Berlusconi contro la Costituzione e i giudici.

    In questi giorni Maroni e Gasparri hanno minacciato di usare il daspo contro gli studenti, anzi Gasparri avrebbe voluto fermare preventivamente i potenziali molestatori delle piazze. Ebbene quale provvedimento dovrebbe essere applicato ad un presidente del Consiglio che usa queste parole, che minaccia la suprema corte, che oltraggia la carta fondamentale?

    Se c’è qualcuno da fermare è proprio il piccolo Cesare, a lui andrebbe impedito l’accesso alle tv e alle piazze, la zona rossa andrebbe realizzata attorno a palazzo Grazioli, per impedire al molestatore di disturbare i cittadini e la carta costituzionale.

    Parole simili hanno lo sgradevole sapore del ricatto, della pressione preventiva per indurre i giudici a non procedere "secondo scienza e coscienza", ma a decidere secondo convenienza, facendo prevalere l’interesse particolare sull’interesse generale.

    Chiunque abbia a cuore lo stato di diritto, ha il dovere di costruire un cordone sanitario attorno ai giudici della Consulta, per consentire loro di lavorare e di decidere in pace, senza essere condizionati dall’acre odore delle molotov verbali e dagli annunciati cortei, secondo il copione profeticamente anticipato da Nanni Moretti nel film "Il Caimano".

    In ogni caso se e quando Berlusconi dovesse mai decidere di promuovere una marcia dal chiaro sapore golpista, altra parola non troviamo, sarà il caso di farsi trovare pronti e di schierarsi a presidio dell’ordinamento democratico e costituzionale.

    Marco Travaglio ha già proposto di indire una grande giornata per la legalità repubblicana, una iniziativa segnata dalla lettura degli articoli della Costituzione e dalla esposizione del tricolore, che dovrà essere, aggiungiamo noi, il colore unificante della giornata. Per una volta dovremo esserci tutti, abbandonando vecchi schemi, spirito di fazione e di frazione inconcludenti discussioni sulle alleanze e sulle tattiche.

    Se il Caimano dovesse tentare l’assalto finale spetterà a ciascuno di noi reagire con la dovuta intransigenza democratica, questa volta davvero senza se e senza ma.

    Fonte: micromega-online | vai alla pagina

    Argomenti: repressione, corte costituzionale, giudici, studenti, Costituzione, regime, ministro maroni, zona rossa, mobilitazione | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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