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Dichiarazione di Onofrio INTRONA

Alla data della dichiarazione: Pres. Consiglio Regione Puglia (Lista di elezione: Sel) 


 

MORATORIA UNANIME DEL CONSIGLIO IN PUGLIA

  • (24 settembre 2010) - fonte: www.asca.it - inserita il 28 settembre 2010 da 14114
    ''In un Paese normale, la lista dei siti per le scorie nucleari sarebbe redatta d'intesa con le Regioni, non secretata nella cassaforte di una societa' per azioni''. Il presidente del Consiglio regionale della Puglia, Onofrio Introna, ricorda al governo nazionale ''la moratoria nucleare condivisa nel dicembre scorso dall'intero parlamento pugliese''. ''Intervengo - dichiara - a nome dell'Assemblea legislativa che il 4 dicembre 2009 ha approvato all'unanimita' una legge regionale che preclude l'installazione in Puglia di centrali nucleari e depositi di rifiuti radioattivi. Nonostante la posizione univoca espressa in materia sulla testa di questa Regione continuano ad essere assunte decisioni. E' un modo medioevale di fare politica, che discrimina tra livelli di responsabilita' maggiori e minori e irride qualsiasi principio di sussidiarieta', in barba al tanto proclamato federalismo, alla prova dei fatti piu' annunciato che applicato''. ''Se i cinquantadue territori che si prestano ad ospitare localizzazioni di stoccaggio sono all'oscuro delle scelte, e' dimostrato - osserva Introna - che su questioni che riguardano direttamente le popolazioni ci sono poteri decisionali che sovrastano quelli piu' vicini alla gente''. Mentre il Paese e' ancora sprovvisto di un piano energetico nazionale, la Puglia offre alla produzione italiana di energia un contributo che va oltre il fabbisogno regionale. ''Paradossalmente, in cambio di questo apporto - fa notare il presidente Introna - la Regione, che ha adottato invece la sua programmazione in materia, aspetta ancora di conoscere dal governo Berlusconi quale dovrebbe essere il suo contributo alla bolletta energetica. Non sappiamo chi stabilisce il numero delle centrali nucleari, non abbiamo voce ne' presenza su tavoli dai quali dipende il futuro della nostra comunita'''. ''Le scorie rappresentano un pericolo reale - conclude il presidente del Consiglio regionale - in un Paese in cui si individuano occultamente i siti per lo stoccaggio, ma nessuno sa dire con quali processi i rifiuti si potranno rendere inerti e per quanto tempo resteranno ancora radioattivi, a minacciare il nostro territorio come un ordigno ad orologeria''.
    Fonte: www.asca.it | vai alla pagina
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