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Dichiarazione di Stefano CECCANTI

Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: PD) 


 

Rai. "Mi attendo che Latorre smentisca il ruolo di suggeritore nei confronti di un esponente della maggioranza".

  • (19 novembre 2008) - fonte: La Repubblica.it - Marco Bracconi - inserita il 20 novembre 2008 da 31

    Rai, spunta il biglietto di Latorre Consigli ad An contro Di Pietro

    Dalle parti del Pd il caso monta. "Sono incredulo - dice Stefano Ceccanti - e ora mi attendo che Latorre smentisca tale ricostruzione che gli farebbe assumere il ruolo di suggeritore nei confronti di un esponente della maggioranza".
    ROMA - C'è il "pizzino" incriminato. C'è il testo vergato di proprio pugno da Nicola Latorre. E ora c'è una nuova, grossa grana nel partito democratico.

    Nella vicenda della commissione di Vigilanza Rai di giochi, trame e "complotti" trasversali si era parlato da subito. Ma finora eravamo rimasti ai boatos di palazzo e ai sussurri dei media. Adesso invece, arriva quella striscia di carta sottile. Che sta a dimostrare che nel Partito democratico c'era qualcuno cui la soluzione Orlando prioprio non piaceva. O piaceva talmente poco da consigliare in tv, tramite appunto "pizzino", la risposta ad un parlamentare dello schieramento avversario.

    I personaggi e gli interpeti. Intanto Nicola Latorre, vicecapogruppo del Pd al Senato e dalemiano di ferro. Poi il vicecapogruppo del Pdl alla Camera Italo Bocchino. E infine capogruppo dell'Italia dei Valori Massimo Donadi. La scena si svolge negli studi de La7. La trasmissione è Omnibus. Il conduttore Antonello Piroso.
    Davanti alle telecamere si parla di Rai e della presidenza della Vigilanza. La soluzione sembra ancora lontana. Il dipietrista attacca quelli del Pdl. E insiste sul loro dovere istituzionale di votare un candidato dell'opposizione e scelto dall'opposizione. In questo caso, come l'Idv ripete da settimane, Leoluca Orlando.

    Bocchino, davanti alla verve polemica di Donadi, sembra in difficoltà. Ed è a questo punto che scatta il "soccorso" di Latorre. Che almeno ufficialmente sostiene Orlando, ma che in quello studio tv sembra invece più preoccupato di togliere le castagne dal fuoco all'avversario di An.
    E infatti. Il parlamentare del Pd prende carta e penna e manda un messaggio a Bocchino. Il cui contenuto è stato svelato oggi, mostrando anche il "reperto" originale, dallo stesso Piroso. Vi si legge: "Io non posso dirlo, ma il precedente della Corte? Pecorella?".

    Insomma, Latorre consiglia a Bocchino una risposta politicamente efficace.
    Nel caso specifico, gli suggerisce di usare il rifiuto del Pd di votare alla Consulta per Gaetano Pecorella (che era stato indicato da Berlusconi) per giustificare il suo no ad Orlando.

    Fonte: La Repubblica.it - Marco Bracconi | vai alla pagina
    Argomenti: partito democratico, corte costituzionale, potere, Rai, televisione, commissione di vigilanza | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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Commenti (2)

  • Inserito il 20 novembre 2008 da 861
    Fate sempre più schifo. Vi rimanderemo a casa.
  • Inserito il 20 novembre 2008 da 31
    Caro Ceccanti, a che servirebbe una smentita, se non come al solito, a rafforzare la verità?

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