Truzzu, il sindaco di Cagliari è incompatibile Caricometro

Eletto sindaco a metà giugno, a febbraio era anche entrato a far parte del consiglio regionale sardo. I due incarichi non si possono svolgere contemporaneamente. Ma le dimissioni non arrivano.

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Risolta un’incompatibilità, se ne crea un’altra.

Dopo il caso Solinas, il governatore sardo che ha mantenuto per oltre 2 mesi l’incarico incompatibile di senatore, questa volta ci soffermiamo su Paolo Truzzu.

Il neo eletto sindaco di Cagliari si trova in una situazione di incompatibilità, essendo da febbraio di quest’anno anche consigliere regionale in Sardegna. I due ruoli, come stabilito dallo statuto regionale, non possono essere svolti contemporaneamente. Ci sono state ben 2 sedute del consiglio regionale successive alla sua proclamazione a sindaco, e in nessuna di queste occasioni sono state presentate delle dimissioni.

La prossima è prevista il 9 luglio, e Truzzu compare come relatore di maggioranza nella discussione del rendiconto di bilancio della regione. Truzzu quindi continua a svolgere attivamente il suo ruolo non solo di consigliere, ma anche di presidente della commissione bilancio. Una chiara situazione di conflitto di interessi, considerando il suo nuovo incarico da sindaco del comune capoluogo della regione stessa.

Ennesima prova del perché le incompatibilità andrebbero risolte il prima possibile.

Il caso nel dettaglio

Il 24 febbraio del 2019 Paolo Truzzu è stato eletto consigliere regionale della Sardegna. Segretario del gruppo Fratelli d’Italia, il politico è anche presidente della commissione bilancio.

Nelle elezioni per eleggere il successore di Zedda a Cagliari Truzzu è stato il candidato del centrodestra, venendo poi eletto sindaco il 17 giugno scorso. L’articolo 17 dello statuto speciale della regione Sardegna stabilisce però che i due ruoli in questione sono incompatibili:

Incandidabilità, ineleggibilità e incompatibilità: come funzionano "Caricometro, dove non arrivano le leggi"

[…] L’ufficio di consigliere regionale è incompatibile con quello di membro di una delle Camere o di un altro Consiglio regionale o di un sindaco di un Comune con popolazione superiore a diecimila abitanti, ovvero di membro del Parlamento europeo

Nel caso specifico, è vietato quindi per qualsiasi membro del consiglio regionale sardo essere contemporaneamente primo cittadino di un comune con più di 10.000 abitanti. Ai sensi della legge 154 del 1981 in queste circostanze si ha a disposizione 10 giorni di tempo, dal concretizzarsi della causa, per risolvere la situazione di incompatibilità. La proclamazione a Sindaco di Truzzo risale allo scorso 19 giugno, e di giorni quindi ne sono passati quasi 20.

19 giorni di incompatibilità palese per il sindaco di Cagliari Paolo Truzzu.

La cosa che rende il tutto ancora più grave, è che il neo eletto primo cittadino di Cagliari ha avuto varie occasioni per presentarsi in consiglio regionale e consegnare le sue dimissioni. Però né nella seduta del 20 giugno, né in quella del 25 giugno, ciò è avvenuto. Come se non bastasse, nell’ultima delle due riunioni appena citate, Truzzu è persino intervenuto per illustrare la dichiarazione di voto del suo gruppo su un provvedimento in discussione. Il problema quindi non è solo che il sindaco non si è dimesso, ma anche che sta continuando a svolgere il suo incarico di consigliere regionale in modo attivo.

Già 2 le occasioni perse per dimettersi in tempo da consigliere regionale.

Per il prossimo 9 luglio è stata convocata una nuova seduta del consiglio regionale, in cui al primo punto dell’ordine del giorno risulta esserci la discussione del rendiconto generale della regione Sardegna, nonché il rendiconto consolidato, per l’anno 2017. Il relatore del provvedimento è giustappunto Truzzu, in quanto presidente della commissione bilancio.

Un’incompatibilità palese, e conflitto di interessi

Il 4 luglio i Radicali italiani hanno depositato un’azione popolare per far decadere dalla carica di consigliere regionale l’attuale sindaco di Cagliari Paolo Truzzu.

L’incompatibilità in questione, oltre ad essere palese, appare essere anche in cattiva fede. Le occasioni per le dimissioni ci sono state e, non solo non sono state sfruttate, ma Truzzu ha continuato a svolgere proattivamente il suo incarico di consigliere regionale. Come visto è intervenuto nelle sedute del consiglio regionale, e ha anche presieduto una seduta dalla commissione bilancio, svoltasi lo scorso 2 luglio.

Presidente della commissione regionale di bilancio, e sindaco del comune capoluogo. Chiaro caso di conflitto di interessi.

Il motivo per cui è meglio risolvere le incompatibilità palesi, come queste, il prima possibile è proprio per evitare situazioni ambigue. Il presidente della commissione bilancio della regione, che mantiene il ruolo mentre è anche sindaco del comune capoluogo della regione stessa, crea evidentemente dei problemi. Situazioni che portano ad un chiaro conflitto di interessi, che certamente non mette in buona luce Truzzu. Chiediamo quindi che nella seduta del prossimo 9 luglio il sindaco Truzzu si dimetta da consigliere regionale.

Foto credit: Facebook ufficiale Paolo Truzzu

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