Come stanno andando i sondaggi politici

È attraverso i sondaggi che, tra una elezione e l’altra, le forze politiche misurano il proprio consenso e i rapporti di forza tra loro. Uno sguardo sulle medie di 6 istituti demoscopici, mese per mese.

È almeno dalla seconda repubblica che in Italia si parla di campagna elettorale permanente.

Si tratta del processo per cui tutti, forze di governo come di opposizione, ricorrono agli strumenti del marketing politico – in passato utilizzati in modo massiccio solo nelle settimane precedenti alle elezioni – anche nel corso della legislatura.

La definizione è stata coniata tra la fine degli ’70 e gli inizi degli anni ’80 negli Stati Uniti (Caddell 1976Blumenthal 1980). Ovvero dove il fenomeno è nato, per poi estendersi gradualmente anche ad altre democrazie, europee e non.

(…) governing with public approval requires a continuing political campaign.

Nella campagna elettorale permanente, i sondaggi servono a misurare lo stato di salute dei partiti.

In una società dove la circolazione delle informazioni è sempre più veloce, e l’influenza dei media è sempre più presente, leader e forze politiche hanno la necessità di marcare una presenza continua nel dibattito pubblico. Questa tendenza, nata in era televisiva, è diventata ancora più pressante (e organizzabile in modo scientifico) con l’avvento dei social media. Su un sistema di partiti fragile, con consensi che in pochi mesi possono variare anche di molti punti percentuali, i sondaggi diventano lo strumento per valutare come cambiano i rispettivi rapporti di forza. Del resto, questi corrispondono sempre meno ai voti ricevuti nelle ultime elezioni e alla presenza nelle istituzioni.

 

La differenza tra voti nelle ultime elezioni, presenza in parlamento e sondaggi attuali

Partito% voti camera 2018% deputati attuali% senatori attuali% sondaggi attuali
Lega – Salvini17,421,020,019,9
PD18,814,811,819,1
M5S32,725,623,416,3
Fratelli d’Italia4,45,76,220,2
Forza Italia14,012,416,27,5
SX3,41,7no gruppo autonomo3,7
Italia Vivanon presente4,55,32,5
PiùEuropa2,6no gruppo autonomono gruppo autonomo1,7
Coraggio Italianon presente3,8no gruppo autonomo1,3
Azionenon presenteno gruppo autonomono gruppo autonomo3,4
Europa Verde0,58*no gruppo autonomonon presente1,6
*lista comune "Italia Europa Insieme" comprendente Federazione dei Verdi, Psi e Area civica.

 

La conseguenza sul sistema politico è che per mantenere il consenso dei cittadini serve una campagna elettorale praticamente costante. E i sondaggi sono lo strumento per misurare questo consenso. Monitorare il loro andamento nel tempo è fondamentale, anche al di là della loro attendibilità o accuratezza, perché è uno dei principali parametri su cui politici e partiti misurano (e spesso decidono) la propria strategia. Con effetti diretti sull’agenda politica di governo e parlamento. 

La media aritmetica è calcolata sui primi sondaggi di ogni mese dei seguenti istituti demoscopici: Emg, Ixe, Tecnè, Swg, Euromedia e Ipsos.
La media è stata calcolata sulla base dei primi dati del mese raccolti dai vari istituti demoscopici. Nei mesi estivi (luglio, agosto, settembre) i sondaggi non sono effettuati con regolarità, la media è stata quindi calcolata sulla base dei dati disponibili.
Per il mese di dicembre 2020 non sono disponibili i dati di Ipsos. Per i mesi di gennaio e aprile 2021 non sono disponibili i dati di Ixè. Per agosto 2021 sono disponibili solamente i dati Swg ed Euromedia.

FONTE: elaborazione openpolis su dati Dipartimento per l'informazione e l'editoria
(ultimo aggiornamento: lunedì 14 Giugno 2021)

Dati che vanno sempre letti all'interno di un trend: più che il valore, generalmente è la variazione nel tempo che stabilisce lo stato di salute di un partito: in crescita, stabile o in crisi.

FONTE: elaborazione openpolis su dati Dipartimento per l'informazione e l'editoria 
(ultimo aggiornamento: lunedì 21 Giugno 2021)

Il consenso registrato dai singoli partiti è ovviamente un aspetto chiave negli equilibri politici quotidiani. Ma nella prospettiva delle prossime elezioni, un altro dato da tenere presente nelle strategie di maggioranza e opposizioni è il consenso per i diversi schieramenti.

La coalizione di governo, che in parlamento deve avere la maggioranza di deputati e senatori, avrebbe anche la maggioranza nelle urne? E l'opposizione quante possibilità ha di subentrare in caso di elezioni anticipate?

La media è stata calcolata sulla base dei primi dati del mese raccolti dai vari istituti demoscopici. Nei mesi estivi (luglio, agosto, settembre) i sondaggi non sono stati effettuati con regolarità, la media è stata quindi calcolata sulla base dei dati disponibili.

FONTE: elaborazione openpolis su dati Dipartimento per l'informazione e l'editoria
(ultimo aggiornamento: lunedì 21 Giugno 2021)

All'interno di ogni coalizione, infine, i rapporti di forza tra singoli partiti possono determinare leadership e anche frizioni. Nella maggioranza, contribuiscono a stabilire gli equilibri di governo: sulle scelte di fondo, le proposte cui dare priorità e spesso anche nella ripartizione di incarichi politici e tecnici.

Ad esempio, un fattore di squilibrio - storicamente risolto con i cosiddetti "rimpasti" - può essere dato da una composizione del governo non coerente con i rapporti di forza nella maggioranza.

FONTE: elaborazione openpolis su dati Dipartimento per l'informazione e l'editoria
(ultimo aggiornamento: lunedì 21 Giugno 2021)

Tra le forze di opposizione, la sfida per il primo posto è stata spesso interpretata come la lotta per la guida dell'intera coalizione, in vista del momento elettorale. Oppure, per i partiti più piccoli, per marcare la propria utilità strategica in termini elettorali per raggiungere la maggioranza.

Questo apre una sfida ulteriore per un partito di opposizione: non solo fare opposizione al governo, ma anche competere con i propri alleati, spesso sullo stesso bacino elettorale.

FONTE: elaborazione openpolis su dati Dipartimento per l'informazione e l'editoria
(ultimo aggiornamento: lunedì 21 Giugno 2021)

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