Che cosa sono le commissioni speciali

Possono essere istituite per affrontare materie particolarmente complesse. Possono approvare disegni di legge senza il coinvolgimento dell’aula. Il loro utilizzo è diventato sempre più frequente.

Definizione

Le commissioni speciali si possono formare sia alla camera che al senato. Nascono con l’obiettivo di affrontare materie particolarmente tecniche e complesse. Hanno carattere temporaneo e la loro composizione deve essere rappresentativa della consistenza dei vari gruppi parlamentari.

Sono pochi i riferimenti a questo tipo di commissioni nei regolamenti di camera e senato. Nello specifico l’articolo 22 comma 2 del regolamento di Montecitorio e l’articolo 24 di quello di palazzo Madama dispongono che possono essere formate in qualsiasi momento nel corso della legislatura.

L’unica altra menzione alle commissioni speciali è all’articolo 35 del regolamento del senato. Qui viene data la possibilità al presidente dell’aula di assegnare singoli disegni di legge alle commissioni speciali in sede deliberante. Questa fattispecie prevede la possibilità per la commissione di dibattere e approvare un testo senza la necessità di coinvolgere l’aula in nessuno modo.

Questo potere però ha dei limiti. I disegni di legge in materia costituzionale ed elettorale, quelli di delegazione legislativa, di conversione di decreti-legge, di autorizzazione a ratificare trattati internazionali e legati al bilancio dello stato non possono essere assegnati in sede deliberante a nessuna commissione parlamentare, nemmeno quelle speciali.

Spesso questo tipo di commissioni viene istituito per discutere in maniera rapida i disegni di legge (Ddl) di iniziativa governativa che non dovessero essere approvati dal parlamento alla fine della legislatura, prima dello scioglimento delle camere. In questo caso, i Ddl devono essere ripresentati al nuovo parlamento e possono essere approvati con un iter accelerato.

Dati

Nella XIX legislatura sia la camera che il senato hanno istituito una commissione speciale per l’esame degli atti urgenti del governo. Entrambe le assemblee sono state sciolte dopo meno di un mese. 

Organi simili erano stati istituiti anche all’inizio delle legislature precedenti a partire dalla XIV (2001-2006). L’istituzione di commissioni speciali quindi non rappresenta una novità per le dinamiche parlamentari del nostro paese.

Analisi

La nascita di commissioni speciali all’inizio di una legislatura per la discussione e conseguente approvazione di provvedimenti urgenti è diventata ormai una prassi. Questo tipo di assemblee viene creato in attesa dell’istituzione di quelle permanenti.

È diventata ormai prassi l’istituzione di commissioni speciali all’inizio di una legislatura.

La nascita di un governo, comporta la necessità di ottenere la fiducia dal parlamento, evento che di fatto delinea il confine tra maggioranza e opposizione. Un elemento centrale nell’assegnazione dei ruoli nell’ufficio di presidenza delle diverse commissioni. Per prassi infatti, solo per fare un esempio, una delle due vicepresidenze viene assegnata a parlamentari che sono all’opposizione. In mancanza di un esecutivo quindi una serie di questioni non possono essere affrontate.

La questione non è di poco conto, considerando che le commissioni permanenti sono il cuore propulsivo dell’attività legislativa, nonché il primo step che ogni Ddl deve affrontare. Il parlamento non può rimanere fermo. Le commissioni speciali riempiono quindi un vuoto, facendo da ponte in attesa che si sblocchi lo stallo politico.

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