I nuovi equilibri politici nel governo Draghi

Il numero di ministri, viceministri e sottosegretari in quota a ciascuna forza politica della maggioranza dopo la scissione del Movimento 5 stelle

La maggior parte dei ministri del governo Draghi (8 su 23 escluso il presidente del consiglio) sono indipendenti. Alla nascita dell’esecutivo però erano i ministri espressione del Movimento 5 stelle a rappresentare la più consistente delegazione politica all’interno del consiglio dei ministri (Cdm), con 4 ministri contro i 3 di Lega, Partito democratico (Pd) e Forza Italia (FI).

La scissione ha coinvolto diversi membri dell’esecutivo, ma solo Di Maio tra i ministri. Di conseguenza oggi il movimento si trova con 3 ministri in Cdm come le altre formazioni maggiori. Insieme per il futuro invece esprime un ministro in questo consesso, così come Italia viva e Liberi e uguali.

I membri del governo sono stati associali alle rispettive forze politiche. I componenti che non sono espressione di un forza politica sono indicarti come indipendenti. In questo caso il sottosegretario al ministero dell’economia Federico Freni è stato considerato della Lega pur non essendo formalmente un esponente di partito. È noto infatti che sia stato indicato proprio dalla Lega in sostituzione del dimissionario Claudio Durigon.

FONTE: openpolis
(ultimo aggiornamento: venerdì 1 Luglio 2022)

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