Dopo il calo del 2021, torna a crescere l’indice di salute mentale tra gli adolescenti

Indice di salute mentale per fascia d'età (2016-2022)

Dopo l’inizio della pandemia, è proprio tra i più giovani (fascia 14-19 anni) che si era riscontrato il peggioramento più consistente dell’indice di salute mentale, passato da 73,9 del 2020 a 70,3 del 2021. I dati del 2022 indicano un primo miglioramento rispetto a quelli dell’anno precedente.

Si tratta di un miglioramento ancora solo parziale. Se da un lato quella tra 14 e 19 anni resta la fascia d’età con l’indice di salute mentale migliore, ancora non sembra del tutto recuperato il calo registrato nel 2021.

Permangono inoltre forti differenze di genere. Tra le ragazze l’indice di salute mentale nel 2022 cresce di molto (69,8, era 66,6 nel 2021), ma resta ben lontano da quello dei maschi (che era 74,1 nel 2021 e ora sale a 75,4). Segnale che tra le ragazze il benessere mentale è più compromesso dopo la pandemia.

L’indice di salute mentale è una misura di disagio psicologico (psychological distress) ottenuta dalla sintesi dei punteggi totalizzati da ciascun individuo di 14 anni e più a 5 quesiti estratti dal questionario Sf36 (36-Item Short Form Survey). I quesiti fanno riferimento alle quattro dimensioni principali della salute mentale (ansia, depressione, perdita di controllo comportamentale o emozionale e benessere psicologico). L’indice varia tra 0 e 100, con migliori condizioni di benessere psicologico al crescere del valore dell’indice.

FONTE: elaborazione openpolis - Con i Bambini su dati Istat (Bes)
(pubblicati: giovedì 20 Aprile 2023)

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