Case rifugio più diffuse in Lombardia, centri antiviolenza in Molise, Umbria e Abruzzo

Numero di case rifugio e centri antiviolenza ogni 10mila donne residenti (2020)

La regione con più case rifugio è la Lombardia, sia rispetto alle donne residenti (0,29 case ogni 10mila donne) sia rispetto alle donne vittime violenza (3,97). Segue il Friuli-Venezia Giulia (0,24 ogni 10mila residenti e 3,74 ogni 10mila vittime).

Per quanto riguarda le case rifugio la prima regione è il Molise (0,26 ogni 10mila donne, 3,28 rispetto alle vittime). Segue l’Umbria, considerando entrambi gli indicatori.

In base all’articolo 1 dell’intesa in conferenza unificata del 27 novembre 2014 i centri antiviolenza (Cav) sono “strutture in cui sono accolte – a titolo gratuito – le donne di tutte le eta’ ed i loro figli minorenni, le quali hanno subito violenza o che si trovano esposte alla minaccia di ogni forma di violenza, indipendentemente dal luogo di residenza”.

Le case rifugio (Cr, art. 8) sono definite dalla stessa intesa come “strutture dedicate, a indirizzo segreto, che forniscono alloggio sicuro alle donne che subiscono violenza e ai loro bambini a titolo gratuito e indipendentemente dal luogo di residenza, con l’obiettivo di proteggere le donne e i loro figli e di salvaguardarne l’incolumità fisica e psichica.”

FONTE: elaborazione openpolis - Con i Bambini su dati Istat
(ultimo aggiornamento: venerdì 13 Maggio 2022)

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