L’Abruzzo è una delle regioni più ricche di alberi monumentali Abruzzo Openpolis
Gli alberi sono monumentali quando hanno caratteristiche estetiche, culturali o storiche peculiari. Con 293 esemplari, l’Abruzzo è la sesta regione in Italia per numero di esemplari.
mercoledì 19 Novembre 2025 | Italie a confronto

- Gli alberi monumentali sono elementi identitari di un territorio e non possono essere abbattuti.
- L'Abruzzo è la sesta regione per numero di esemplari: sono 293.
- La loro tutela rientra tra le funzioni e competenze dei comuni.
- L'area territoriale con più alberi monumentali è Crognaleto, nel teramano.
Dalle coste alle montagne, passando per le città e i paesi più piccoli, l’Abruzzo è caratterizzato dalla convivenza di numerosi ecosistemi. La varietà di numerosi ambienti, naturali e artificiali, rende cruciale un lavoro di tutela e valorizzazione dei territori su chiave fortemente locale. Per esempio, vanno in questa direzione gli sforzi di salvaguardia degli alberi monumentali, esemplari con specifiche caratteristiche che rivestono un ruolo particolarmente importante per il paesaggio e la storia di un territorio.
Cosa sono gli alberi monumentali
Alcune piante hanno delle caratteristiche che sono considerate notevoli sotto differenti punti di vista. Ci sono esemplari che si distinguono per elementi estetici come l’altezza, la circonferenza del fusto o l’architettura dei rami. Altri che invece hanno un valore paesaggistico, storico o culturale per il territorio in cui sono presenti. Questi alberi rappresentano un elemento identitario fondamentale per le comunità locali e i territori in cui esse vivono.
Per legge, gli alberi monumentali non possono essere abbattuti.
La tutela di questi esemplari è in vigore dal 2013, anno in cui a livello nazionale è stata emanata la legge 10/2013. Questa normativa definisce le caratteristiche necessarie affinché un albero sia classificato come monumentale, formalizza l’iter di selezione e ne garantisce la salvaguardia. Ne è espressamente vietato l’abbattimento mentre sono autorizzati solo specifici interventi considerati necessari e improrogabili previa autorizzazione del comune e del ministero dell’agricoltura e della sovranità alimentare (Masaf).
Per quel che riguarda invece il processo con cui vengono selezionati, ogni comune ha l’obbligo di effettuare un censimento sul proprio territorio comunicando poi il dato alla regione di appartenenza che invia al ministero di competenza (il Masaf) l’elenco completo degli esemplari presenti.
In Italia, con l’ultimo decreto direttoriale del 23 ottobre 2025 risultano censiti 4.944 alberi monumentali. In seguito a questo decreto ,sono stati inseriti nell’elenco nazionale 211 esemplari. Ke regioni che hanno fatto delle richieste di aggiunta sono 11: Basilicata, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia, Puglia, Sardegna, Sicilia, Umbria e Veneto. Gli alberi monumentali si distribuiscono in maniera differente sul suolo nazionale.
L’Abruzzo è una delle regioni italiane con più alberi monumentali
Alberi monumentali nelle regioni italiane (2025)
Gli alberi monumentali sono piante hanno delle caratteristiche che sono considerate notevoli come elementi estetici come l’altezza, la circonferenza del fusto o l’architettura dei rami o caratteristiche legate al valore paesaggistico, storico o culturale per il territorio in cui sono presenti.
FONTE: elaborazione Abruzzo Openpolis su dati Masaf
(ultimo aggiornamento: giovedì 23 Ottobre 2025)
La regione italiana caratterizzata dal maggior numero di alberi monumentali è il Friuli-Venezia Giulia. I suoi 542 esemplari compongono l’11% di quelli registrati in Italia. Seguono Lombardia (476), Sardegna (431) e Campania (387). Ad averne di meno invece la Valle d’Aosta (118), la provincia autonoma di Trento (96) e quella di Bolzano (40).
L’Abruzzo è la sesta regione in Italia per numero di alberi monumentali.
In Abruzzo si rilevano 292 alberi monumentali, circa il 6% di tutti quelli presenti in Italia. Si tratta della sesta regione per numero di esemplari, a pari merito con il Veneto. Scendendo più nel dettaglio, la maggioranza di queste piante (231) si trova in contesto non urbano. La provincia che ne registra di più e L’Aquila (120), seguita Teramo (78). A chiudere Chieti (64) Pescara (30).
Principalmente, gli alberi monumentali sono stati segnalati per età o dimensioni: il 94,2% (276 su 292) riporta infatti delle caratteristiche degne di nota da questo punto di vista. 98 esemplari sono stati segnalati per pregio paesaggistico mentre 95 per forma e portamento e 80 per il valore ecologico. Sono di meno invece quelli con elementi peculiari legati all’architettura vegetale (23) e alla rarità botanica (7). L’albero monumentale con la circonferenza del fusto maggiore (circa 13 metri) è un castanea sativa (castagno in nome volgare) che si trova a Valle Castellana in provincia di Teramo. Quello invece più alto misura 45 metri e si tratta di un faggio (Fagus sylvatica L.) situato a Cappadocia in provincia dell’Aquila.
La protezione di questi esemplari rientra tra le funzioni comunali. Al netto di questa competenza specifica, per il ruolo che gli alberi monumentali rivestono per il territorio più ampio del singolo comune, la loro valorizzazione potrebbe essere organizzata anche tenendo presenti bacini territoriali più ampi. Ad esempio i limiti naturali all’interno di aree geografiche come le valli montane, oppure basandosi su confini culturali o la vicinanza a servizi già attivi.
Dato questo contesto, la mappatura della presenza degli alberi monumentali deve essere fatta alla luce della specificità del territorio abruzzese. Di conseguenza è stata utilizzata la classificazione Gssi per comprendere meglio la distribuzione di questi esemplari sulla superficie regionale. Si tratta di una metodologia che definisce delle micropolarità comunali sulla base di alcuni servizi considerati come essenziali.
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Ci sono 38 alberi monumentali nella polarità di Crognaleto
Alberi monumentali in Abruzzo divisi per ambito giornaliero (2025)
Gli alberi monumentali sono piante hanno delle caratteristiche che sono considerate notevoli come elementi estetici come l’altezza, la circonferenza del fusto o l’architettura dei rami o caratteristiche legate al valore paesaggistico, storico o culturale per il territorio in cui sono presenti. La divisione geografica utilizzata è quella degli ambiti giornalieri elaborata dal Gssi. Si tratta di una metodologia che definisce delle micropolarità comunali sulla base di alcuni servizi considerati come essenziali.
FONTE: elaborazione Abruzzo Openpolis su dati Masaf
(ultimo aggiornamento: mercoledì 22 Ottobre 2025)
L’ambito giornaliero in cui ci sono più alberi monumentali è Crognaleto (38) seguito da L’Aquila (35), Castel di Sangro (14) e Penne (13). Andando a considerare i rank definiti dalla classificazione Gssi, la maggior parte di questi esemplari si concentra in comuni di tipo 4 (235). 42 unità invece si registrano in comuni di tipo 1, più urbanizzati e caratterizzati da più servizi. Questi elementi confermano da un lato la ricchezza naturale delle aree più lontane dai servizi ma anche la presenza di peculiarità naturalistiche in aree più antropizzate, ribadendo l’importanza di politiche ambientali centrate sulle caratteristiche dei territori su cui insistono.
Come seguire Abruzzo Openpolis
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Foto: aurelio candido – licenza




