I problemi del governo Meloni con l’accoglienza dei migranti Numeri alla mano

|

I dati sono un ottimo modo per analizzare fenomeni, raccontare storie e valutare pratiche politiche. Con Numeri alla mano facciamo proprio questo. Una rubrica settimanale di brevi notizie, con link per approfondire. Il giovedì alle 7 in onda anche su Radio Radicale. Leggi “Il caos sulla gestione dell’accoglienza crea un clima di ostilità verso i migranti“.

114.526

le persone sbarcate sulle coste italiane dal 1 gennaio al 31 agosto 2023. Si tratta di un numero decisamente più alto rispetto agli anni precedenti – nell’agosto 2022 gli arrivi si fermarono 58mila unità – e simile al dato del 2016, quando alla stessa data erano arrivate circa 115mila persone. Se il trend dovesse essere simile al 2016 (quando tra settembre e dicembre gli arrivi furono circa 66mila), il 2023 si chiuderebbe con meno di 200mila ingressi. Vai al grafico

13.052

il numero di persone arrivate dalla Guinea nei primi otto mesi dall’anno. Il paese dell’Africa occidentale conta 13 milioni di abitanti ed è guidato dal 2021 da una giunta militare salita al potere dopo un colpo di stato. Dopo la Guinea, le nazioni più ricorrenti tra gli arrivi di quest’anno sono Costa d’Avorio (12.763 persone), Tunisia (9.283), Egitto (8.058) e Bangladesh (7.035). Vai all’articolo

136.632

le persone accolti nel sistema di accoglienza in Italia, al 31 agosto 2023. Sono compresi i richiedenti asilo e rifugiati ospitati nei centri di prima accoglienza (con approccio hotspot), nei centri di accoglienza straordinaria (Cas) e nel sistema di accoglienza e integrazione (Sai). Le regioni che ospitano più persone sono Lombardia, Emilia Romagna e Piemonte. Vai all’articolo

25,4%

delle persone nel sistema di accoglienza sono accolte nei centri Sai, pari a meno di 35mila persone, a fronte delle quasi 100mila ospitate nei Cas. Il Sai è considerato molto più inclusivo ed efficace dei Cas, sia per i migranti che per le comunità interessate dall’insediamento delle strutture. Tuttavia, da un lato le istituzioni non puntano al sistema ordinario, e dall’altro secondo il cosiddetto “decreto Cutro” nel Sai può entrare solo chi ha già ottenuto la protezione internazionale, e non il richiedente asilo. Vai all’articolo

56%

delle domande di asilo inoltrate in Italia nel 2022 sono state rifiutate. Parliamo di 32.800 domande su oltre 58mila presentate. È bene evidenziare che le persone migranti hanno diritto alle misure di accoglienza fino all’ultima decisione del tribunale, anche dopo l’eventuale ricorso. Inoltre il 7 agosto il ministero ha diffuso una circolare che dispone l’allontanamento dai centri straordinari di chi ha ottenuto la protezione internazionale. Questi elementi combinati insieme possono lasciare senza alloggio migliaia di persone, contribuendo alla crescita del clima generalizzato di ostilità nei confronti dei migranti. Vai all’articolo

Ascolta il nostro podcast su Radio Radicale

PROSSIMO POST