Giovani e periferie
12. La condizione dei giovani nelle periferie di Reggio Calabria
- A Reggio Calabria i giovani di età compresa tra i 10 e i 19 anni sono il 9,8% della popolazione.
- Le famiglie con figli che si trovano in potenziale disagio economico sono il 3,8% del totale.
- Nel comune, gli abbandoni precoci della scuola riguardano l'8,4% dei giovani tra 18 e 24 anni.
- A Reggio Calabria i Neet sono il 23,2% dei giovani di età compresa tra i 15 e i 29 anni.
Nel comune di Reggio Calabria la quota di giovani adolescenti è in linea con la media nazionale. Gli abitanti che hanno tra 10 e 19 anni sono infatti il 9,8% rispetto al totale dei residenti nel comune.
Il report completo, in formato pdf
All’interno del territorio l’area subcomunale con più adolescenti è la circoscrizione di Gallina, dove sono l’11,4% del totale dei residenti. Mentre quella con meno ragazzi e ragazze di 10-19 anni è Pineta Zerbi-Tremulini-Eremo dove sono l’8,1%.
Nel comune di Reggio Calabria vivono circa 17mila adolescenti
Percentuale di residenti tra 10 e 19 anni (2021)
FONTE: elaborazione Openpolis – Con i bambini su dati Istat censimento permanente
(ultimo aggiornamento: venerdì 31 Dicembre 2021)
Grazie ai dati rilasciati da Istat per la Commissione periferie è possibile ricostruire alcuni aspetti della condizione sociale ed educativa di ragazze e ragazzi sul territorio del comune. Uno dei primi indicatori interessanti da analizzare riguarda la situazione delle famiglie che si trovano in condizioni di potenziale disagio economico.
La circoscrizione dove si registra una maggiore difficoltà potenziale per le famiglie con figli è Catona-Salice-Rosalì-Villa San Giuseppe. In questa zona la quota di nuclei con figli dove la persona di riferimento ha fino a 64 anni e non ci sono componenti occupati o pensionati raggiunge il 4,4%. Un dato non troppo superiore rispetto alla media comunale del 3,8%. Al contrario nell’area del centro storico le famiglie in questa condizione sono il 2,7%.
La condizione sociale delle famiglie è un elemento ancora determinante nelle possibilità educative a disposizione dei più giovani. Una dinamica che può incidere, tra l’altro, sul fenomeno dell’abbandono scolastico. Nel comune di Reggio Calabria gli abbandoni precoci della scuola riguardano l’8,4% dei giovani tra 18 e 24 anni. Si tratta di persone che hanno lasciato la scuola con al massimo la licenza media, prima del diploma o di una qualifica. Tra i figli delle persone senza diploma il dato nel comune sale al 14%.
8,4% il tasso di uscita precoce dal sistema di istruzione dei giovani di 18-24 anni nel comune di Reggio Calabria.
Complessivamente, la quota più elevata di abbandoni precoci si registra nella circoscrizione di Pineta Zerbi-Tremulini-Eremo, dove raggiunge l’11,9%; mentre risulta molto più contenuta nella zona di Gallico-Sambatello (4,9%). Tra i figli delle persone senza diploma, l’abbandono scolastico precoce è più frequente nella circoscrizione Catona-Salice-Rosalì-Villa San Giuseppe (21%) e risulta più contenuto in quella di Cannavò-Mosorrofa-Cataforio (8,8%).
Per i giovani che hanno lasciato la scuola precocemente è più alto il rischio di ricadere nell’esclusione sociale. Ad esempio nella condizione di Neet, ovvero ragazze e ragazzi che non studiano e non lavorano. Da questo punto di vista, la quota di giovani tra 15 e 29 anni in questa situazione è pari al 23,2% nel comune. Con differenze interne abbastanza marcate: l’area subcomunale dove il fenomeno incide maggiormente è Ortì-Podargoni-Terreti (27%), mentre quella dove è più contenuto è il centro storico (19,8%).
A Reggio Calabria il fenomeno dell’abbandono scolastico è molto contenuto
Percentuale di residenti tra 18 e 24 anni che hanno al massimo la licenza media e non sono iscritti a percorsi di studio (2021)
FONTE: elaborazione Openpolis – Con i bambini su dati Istat per la Commissione periferie
(ultimo aggiornamento: lunedì 16 Dicembre 2024)
Nel contrasto di questi fenomeni la scuola, e in generale la comunità educante, possono avere un ruolo cruciale. Ad esempio, l’apertura anche pomeridiana degli istituti può contribuire a limitare fenomeni di disagio sociale ed educativo. In questo senso un indicatore importante da monitorare è la quota di alunni che nelle scuole del territorio hanno accesso al tempo pieno, fin dalle elementari. Nelle primarie statali, la quota di studenti iscritti in scuole che consentono il rientro pomeridiano è pari all’8,3% nel comune che è la seconda quota più bassa tra i capoluoghi metropolitani dopo Palermo.
I dati sui giovani nelle periferie
8,3% la quota di studenti che frequentano scuole con il tempo pieno nel comune di Reggio Calabria.
Da notare che nella zona di Catona-Salice-Rosalì-Villa San Giuseppe la quota raggiunge il 24,2%. Viceversa in 7 circoscrizioni non vi sono scuole che offrono il tempo pieno ai propri studenti.