Giovani e periferie
8. La condizione dei giovani nelle periferie di Messina
- A Messina i giovani di età compresa tra i 10 e i 19 anni sono il 9,5% della popolazione.
- Le famiglie con figli che si trovano in potenziale disagio economico sono il 4,2% del totale.
- Nel comune, gli abbandoni precoci della scuola riguardano il 14,6% dei giovani tra 18 e 24 anni.
- A Messina i Neet sono il 28,1% dei giovani di età compresa tra i 15 e i 29 anni.
Nel comune di Messina la quota di giovani adolescenti è in linea con la media nazionale (9,6%). Gli abitanti che hanno tra 10 e 19 anni sono infatti il 9,5% sul totale dei residenti nel comune.
Il report completo, in formato pdf
All’interno del territorio l’area subcomunale con più adolescenti è la circoscrizione II, dove sono il 10,4% del totale. Mentre quella con meno ragazzi e ragazze di 10-19 anni è la circoscrizione VI dove sono l’8,7%.
Nel comune di Messina abitano oltre 21mila adolescenti
Percentuale di residenti tra 10 e 19 anni (2021)
FONTE: elaborazione Openpolis – Con i bambini su dati Istat censimento permanente
(ultimo aggiornamento: venerdì 31 Dicembre 2021)
Grazie ai dati rilasciati da Istat per la Commissione periferie è possibile ricostruire alcuni aspetti ulteriori della condizione sociale ed educativa di ragazze e ragazzi sul territorio del comune. Un primo dato utile per l’analisi riguarda l’incidenza delle famiglie che si trovano in una condizione di potenziale disagio economico.
La zona dove si registra una maggiore difficoltà potenziale per le famiglie è la circoscrizione III. In quest’area, la quota di nuclei con figli dove la persona di riferimento ha fino a 64 anni e non ci sono componenti occupati o pensionati raggiunge il 5,4%. Quota più alta della media comunale che si attesta sul 4,2%. Al contrario, nella circoscrizione IV le famiglie in questa condizione sono il 3,3%.
La situazione socio-economica delle famiglie è un elemento ancora determinante nelle possibilità educative a disposizione dei più giovani. Una dinamica che può incidere in particolare sul fenomeno dell’abbandono scolastico. A Messina, gli abbandoni precoci della scuola riguardano il 14,6% dei giovani tra 18 e 24 anni. Si tratta di persone che hanno lasciato la scuola con al massimo la licenza media, prima del diploma o di una qualifica. Una situazione generalmente più frequente nelle famiglie svantaggiate in termini educativi e sociali. Tra i figli delle persone senza diploma la quota comunale sale al 24,8%. La differenza di 10,2 punti percentuali nel confronto tra giovani con genitori senza diploma rispetto al totale di ragazzi e ragazze di 18-24 anni che hanno abbandonato precocemente gli studi è la seconda più elevata dopo quella rilevata per Cagliari (15,6 punti).
A livello complessivo, tale quota raggiunge il 20% nella circoscrizione III; mentre risulta molto più contenuta nella circoscrizione VI (8,4%). Tra i figli delle persone senza diploma, l’abbandono scolastico precoce si conferma più frequente nella circoscrizione III (28,2%) e più limitato nella circoscrizione VI (17%).
Per i giovani che hanno lasciato la scuola precocemente è più alto il rischio di ricadere nell’esclusione sociale. Ad esempio nella condizione di Neet, ovvero ragazze e ragazzi che non studiano e non lavorano. Da questo punto di vista, la quota di giovani tra 15 e 29 anni in questa situazione è pari al 28,1% nel comune. Con differenze interne tutto sommato contenute: si passa infatti dal 32,8% fatto registrare nella circoscrizione III al 24,7% della circoscrizione IV. Com’è evidente, si tratta di valori piuttosto elevati.
A Messina il 24,8% dei giovani con genitori senza diploma abbandona la scuola
Percentuale di residenti tra 18 e 24 anni che hanno al massimo la licenza media e non sono iscritti a percorsi di studio (2021)
FONTE: elaborazione Openpolis – Con i bambini su dati Istat per la Commissione periferie
(ultimo aggiornamento: lunedì 16 Dicembre 2024)
A Messina è contenuta la quota di alunni che frequentano scuole con il tempo pieno.
Nel contrasto di questi fenomeni la scuola, e in generale la comunità educante, possono avere un ruolo cruciale. Ad esempio, l’apertura anche pomeridiana degli istituti può contribuire a limitare fenomeni di disagio sociale ed educativo. In questo senso un indicatore importante da monitorare è la quota di alunni che nelle scuole del territorio hanno accesso al tempo pieno, fin dalle elementari.
I dati sui giovani nelle periferie
Nelle primarie statali, la quota di studenti iscritti in scuole con il rientro pomeridiano è pari al 15,5% nel comune. Un’incidenza che varia tra la circoscrizione II, in cui la quota raggiunge il 34,2% e quella della circoscrizione VI, dove invece gli alunni iscritti in scuole a tempo pieno sono l’1,3%.