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Nel comune di Firenze la quota di giovani adolescenti è al di sotto della media nazionale (9,6%). Gli abitanti di età compresa tra i 10 e i 19 anni rappresentano l’8,5% rispetto al totale dei residenti.

Il report completo, in formato pdf

Nel territorio, l’area subcomunale con più adolescenti è il quartiere di Gavinana-Galluzzo, dove sono il 9,2% del totale. Mentre la zona con meno ragazzi e ragazze di 10-19 anni è il centro storico dove sono il 7,7%.

FONTE: elaborazione Openpolis – Con i bambini su dati Istat censimento permanente
(ultimo aggiornamento: venerdì 31 Dicembre 2021)

Scendendo a un livello di disaggregazione ulteriore, è possibile ricostruire alcuni aspetti della condizione sociale ed educativa di ragazze e ragazzi in base ai dati rilasciati da Istat per la Commissione periferie. Nel capoluogo toscano il massimo livello di disaggregazione fa riferimento a 74 diverse aree elementari.

Un primo elemento interessante da analizzare riguarda l’incidenza delle famiglie con potenziale disagio economico, che a Firenze sono circa l’1,4%. Questo indicatore elaborato da Istat consente una valutazione della possibile difficoltà economica, calcolando l’incidenza dei nuclei con figli dove la persona di riferimento ha fino a 64 anni e non ci sono componenti occupati o pensionati. Un indicatore utile, anche se da prendere con i giusti caveat. Se di solito la mancanza di redditi da lavoro o da pensione e la presenza di figli verosimilmente segnala una situazione di potenziale disagio, non in tutti i contesti è comunque in grado di restituire un’informazione adeguata. Sulla base dei dati disponibili, la zona con più famiglie in questa situazione è Monteripaldi. In questa zona la quota di nuclei con figli dove la persona di riferimento ha fino a 64 anni e non ci sono componenti occupati o pensionati raggiunge il 3,5%. Al contrario, nell’area di Castello le famiglie in questa condizione sono lo 0,6%.

La condizione sociale delle famiglie è un elemento ancora determinante nelle possibilità educative a disposizione dei più giovani. Una dinamica che può incidere, tra l’altro, sul fenomeno dell’abbandono scolastico. Nel comune di Firenze gli abbandoni precoci della scuola riguardano il 13,7% dei giovani tra 18 e 24 anni. Parliamo di ragazze e ragazzi che hanno lasciato la scuola con al massimo la licenza media, prima del diploma o di una qualifica. Una situazione generalmente più frequente nelle famiglie svantaggiate in termini educativi e sociali. A Firenze, il dato infatti sale al 22,3% tra i figli delle persone senza diploma.

A livello complessivo, tale quota raggiunge il 23,8% nell’area di Brozzi-Le Piagge. Mentre non raggiunge il 6% nelle zone di S. Gervasio, Ponte a Ema, Senese, Bagnese – Fiume Greve, Arcetri e Massoni. Tra i figli delle persone senza diploma, l’abbandono scolastico precoce è più frequente nella zona di San Frediano (39,3%) mentre risulta pressoché assente in quattro diverse aree (Senese, Bagnese-Fiume Greve, Massoni, Arcetri).

Per i giovani che hanno lasciato la scuola precocemente è più alto il rischio di ricadere nell’esclusione sociale. Ad esempio nella condizione di Neet, ovvero ragazze e ragazzi che non studiano e non lavorano. Da questo punto di vista, la quota di giovani tra 15 e 29 anni in questa situazione è pari al 17,7% nel comune. Si tratta di uno dei valori più bassi tra i capoluoghi metropolitani, analogo a quello rilevato per Genova e con la sola Bologna a registrare una quota inferiore (17,3%). Tuttavia si riscontrano significative differenze interne: l’area dove il fenomeno incide maggiormente è Santo Spirito (con 28,5%), mentre quella dove è più contenuto è Ponte a Ema (10%).

FONTE: elaborazione Openpolis – Con i bambini su dati Istat per la Commissione periferie
(ultimo aggiornamento: lunedì 16 Dicembre 2024)

La scuola e, più in generale, la comunità educante possono avere un ruolo cruciale nel contrasto di questi fenomeni. Ad esempio, l’apertura anche pomeridiana degli istituti può contribuire a limitare fenomeni di disagio sociale ed educativo. In questo senso un indicatore importante da monitorare è la quota di alunni che nelle scuole del territorio hanno accesso al tempo pieno, fin dalle elementari. Nelle primarie statali, la quota di studenti in scuole con il tempo pieno è pari al 90,8% nel comune. Si tratta del secondo dato più alto nel confronto tra i comuni capoluogo di città metropolitana, superato solo da Milano (96,7%).

I dati sui giovani nelle periferie

90,8% l’incidenza degli alunni iscritti alle scuole primarie che hanno accesso al tempo pieno nel comune di Firenze.

È interessante notare come in questo comune ci siano delle differenze particolarmente significative tra le diverse aree. Se in 37 casi infatti la quota di studenti che ha accesso al tempo pieno risulta superiore all’80% (con 32 zone che raggiungono il 100%), dall’altro vi sono 31 aree dove la quota risulta pari allo 0%.

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