Unione europea

In molti paesi Ue i trattamenti di procreazione medicalmente assistita sono difficilmente accessibili per via delle numerose barriere legali e dei lunghi tempi di attesa. Questo costringe molte persone a ricercare assistenza all'estero.

Per garantire il benessere psico-fisico dei lavoratori, è necessario porre un limite al numero di ore lavorative settimanali. Sotto questo aspetto l'Ue è caratterizzata da ampi divari tra gli stati membri, e sono ancora molti i cittadini che lavorano più di 48 ore alla settimana.

La parità di genere è uno degli obiettivi fondamentali promossi dalle istituzioni europee. Negli anni però il divario retributivo si è ridotto appena, e le donne sono tuttora significativamente più esposte a povertà e esclusione sociale.

Gli infermieri svolgono un lavoro fondamentale nei sistemi sanitari nazionali. Abbiamo analizzato i dati 2019 sull'ampiezza dello staff infermieristico dei paesi Ue, per capire quanto i vari stati siano arrivati preparati alla sfida del Covid-19, almeno da questo punto di vista.

Tra i paesi europei esistono ancora divari rispetto alla velocità di connessione internet e ai prezzi degli abbonamenti. Disuguaglianze che si ampliano ulteriormente se consideriamo anche l'entità dei salari medi nazionali.

La crisi economica causata dalla pandemia ha colpito i sistemi pensionistici dei paesi europei. E le conseguenze, secondo le previsioni Ocse, ricadranno soprattutto su chi sta entrando nel mondo del lavoro in questi anni.

Gli organismi europei hanno un ruolo di supporto e coordinamento in materia di cybersicurezza. Pur nel rispetto di alcune regole comuni, ogni stato membro Ue può però organizzare in modo diverso un settore che riguarda sia soggetti privati sia i più importanti interessi nazionali.

In Europa, le applicazioni di tracciamento dei contatti sono state promosse come strumenti fondamentali nella lotta contro il Covid-19. Nonostante la pubblicizzazione e gli ingenti investimenti, però, pochi cittadini ne hanno fatto uso.

La pandemia ha avuto un forte impatto sugli ospedali europei, e se questi hanno risposto differentemente all'emergenza è anche perché esistono disparità, nazionali e regionali, nella disponibilità di risorse, a partire da quelle umane.