Dove il Pnrr ha finanziato progetti per il turismo #OpenPNRR

Tra gli ambiti di intervento del Pnrr figura anche il turismo, a cui il piano dedica complessivamente circa 3 miliardi. Abbiamo ricostruito i progetti finanziati finora, i territori e le misure interessate.

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Sappiamo che il piano nazionale di ripresa e resilienza italiano (Pnrr) sta attraversando una fase di revisione, ritardi e stallo. Tuttavia, è interessante considerare anche cosa è stato conseguito fin qui, nelle varie materie di intervento del piano. Tra queste il turismo, un settore centrale per il nostro paese e a cui il Pnrr ha destinato quasi 3 miliardi di euro e 9 tra misure e sotto misure, in diverse missioni e componenti.

38% le risorse Pnrr per il turismo allocate finora. Si tratta di 1,1 miliardi sui 2,9 totali.

Dei tre investimenti che hanno raggiunto la fase di ripartizione dei fondi, abbiamo ricostruito nel dettaglio la distribuzione territoriale di “attrattività dei borghi“. Un intervento dedicato al rilancio turistico di piccoli centri in Italia. Ciò che emerge complessivamente dai dati è una destinazione piuttosto eterogenea dei fondi sul territorio. Questo anche grazie ai progetti pilota, uno per regione, del valore di 20 milioni di euro ciascuno.

Tutte le misure per il turismo

In modo trasversale tra missioni e componenti, sono 9 gli interventi che possiamo considerare rivolti al turismo, tutti in corso di realizzazione. Tra questi solo una riforma normativa, che prevede la definizione di uno standard nazionale per la professione di guida turistica. Obiettivo da conseguire entro la fine del 2023.

2,92 miliardi € destinati al turismo dal Pnrr.

Le altre 8 misure e sotto misure sono investimenti economici tra cui si distribuiscono gli oltre 3 miliardi complessivi, con cifre e scopi diversi. L’intervento più costoso (1,79 miliardi) è quello dedicato ai fondi integrati per la competitività delle imprese turistiche, che prevede ben 6 sotto misure, ognuna indirizzata a un aspetto di interesse per le imprese del turismo.

Gli altri 2 investimenti sono dedicati rispettivamente alla creazione di un hub del turismo digitale e all’attrattività dei borghi. Quest’ultima è l’unica delle 9 misure dedicate al settore che non è di titolarità del ministero del turismo ma di quello della cultura.

Quali investimenti sono stati “messi a terra” finora

In base ai dati governativi elaborati e disponibili su OpenPNRR, siamo in grado di sapere quante e quali opere e interventi concreti per il turismo sono stati approvati al 1 marzo 2023.

231 i progetti per il turismo al 1 marzo 2023. Per un importo di oltre 1 miliardo di euro del Pnrr più 465mila euro da altre fonti.

Tali interventi sono finanziati da 3 delle 12 misure per il turismo che abbiamo descritto (le altre 8 devono ancora essere allocate). Parliamo di:

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Una premessa sui dati per l’attrattività dei borghi

Come abbiamo appena visto, l’unico dei 3 investimenti ad avere un riparto territoriale è quello dedicato al rilancio turistico dei piccoli borghi d’Italia. Prima però di approfondire gli aspetti più rilevanti di questa distribuzione di progetti e risorse, vanno avanzate alcune premesse.

È ancora in corso l’allocazione delle risorse per i piccoli borghi.

Riguardo le risorse, rispetto al totale a disposizione (1 miliardo) sono 762,5 milioni i fondi allocati al 1 marzo 2023. Cioè oltre 257 milioni in meno. Il riparto è infatti ancora da completare e questo è evidente anche nella pagina web dedicata all’investimento sul sito del ministero della cultura. Basti pensare che lo scorso 9 giugno è stato condiviso un elenco dei progetti di attrattività dei borghi che potrebbero accedere a risorse del fondo delle opere indifferibili. Mentre prima ancora, il 18 maggio, è stato pubblicato un decreto di modifica del riparto delle risorse.

Questo ci conferma che dati e informazioni sugli interventi del Pnrr sono soggetti ad aggiunte e cambiamenti continui. È proprio tale ragione a rendere necessari aggiornamenti frequenti degli open data a disposizione su Italia domani. Un impegno che il governo si è assunto recentemente – almeno a parole – nella terza relazione sullo stato di attuazione del piano.

si mira a giungere a un aggiornamento dei dati open con periodicità semestrale.

A tali limiti inoltre si aggiunge quello che abbiamo già spiegato in un precedente articolo. E cioè che i dati pubblicati dal governo su Italia domani hanno alcune lacune. Nello specifico su attrattività dei borghi le criticità riguardano la mancanza di alcune informazioni per alcuni progetti, su cui siamo intervenuti per quanto possibile.

4 i progetti che avrebbero un importo pari a 0. Si tratta di dati certamente sbagliati.

Al di là dei limiti, questi dati sono comunque utili per avere un quadro di come si sono distribuite le risorse finora, dove e per quali progetti. Anche se non rispecchia il riparto completo e definitivo di questo investimento.

I progetti, dal livello nazionale a quello regionale

A parte 1 intervento nazionale del valore di 20 milioni di euro, l’investimento dedicato all’attrattività dei borghi si distribuisce sul territorio. In particolare tra 288 comuni, attraverso tutte e 20 le regioni italiane.

228 progetti nei territori dedicati al rilancio turistico dei borghi d’Italia, per un ammontare complessivo di 742,5 milioni di euro.

Da notare che il numero dei territori supera quello degli interventi perché molti di questi (41) riguardano allo stesso tempo più comuni. Sono i cosiddetti progetti interterritoriali, riscontrabili in molti investimenti del Pnrr.

Se osserviamo il riparto delle risorse per i progetti sul territorio, la situazione appare piuttosto eterogenea. Prima è la Campania con 55,4 milioni, seguita da Veneto (50,6), Sicilia (49,8) e Puglia (49,6). Se invece rapportiamo questi valori al numero di abitanti, spiccano le regioni più piccole e periferiche del paese: Valle d’Aosta (175 euro pro capite), Molise (73,9), Basilicata (47,2) e Trentino-Alto Adige (43,2).

I dati si riferiscono a progetti finanziati nell’ambito dell’investimento Pnrr “attrattività dei borghi“. Le risorse possono provenire anche da altre fonti oltre che dal Pnrr: fondo complementare, fondi europei diversi dal Pnrr, altri finanziamenti pubblici e privati.

FONTE: elaborazione openpolis su dati Italia domani
(ultimo aggiornamento: mercoledì 1 Marzo 2023)

Considerando i singoli interventi, va sottolineato che i più costosi sono i 20 progetti pilota – uno per regione – previsti dalla prima linea dell’investimento. Ciascuno del valore di 20 milioni di euro. Come si legge sempre sulla pagina dedicata alla misura, si tratta di opere di “rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi a rischio abbandono o abbandonati”, per un valore complessivo di 420 milioni. La scelta di affidare almeno un progetto di questa portata a tutte e 20 le regioni è servita sicuramente a non avere divari troppo ampi tra le diverse aree del paese.

Un focus sulla Campania, comune per comune

A questo punto è interessante anche approfondire i dati a livello comunale. Lo facciamo in particolare con la Campania, visto che è la regione che si è vista riconoscere più risorse (55,43 milioni).

Da notare che la città metropolitana di Napoli è l’unica provincia in cui non verrà realizzato nessun progetto. Il motivo probabilmente è il maggior livello di urbanizzazione di questo territorio rispetto alle altre province campane.

I dati si riferiscono a progetti finanziati nell’ambito dell’investimento Pnrr “attrattività dei borghi“. Per i progetti che riguardano allo stesso tempo più comuni, è stato riconosciuto l’intero importo a tutti gli enti coinvolti, poiché non è disponibile l’informazione su come i fondi verranno suddivisi tra i comuni.

FONTE: elaborazione openpolis su dati Italia domani
(ultimo aggiornamento: mercoledì 1 Marzo 2023)

Osservando poi da vicino gli interventi nei comuni, come potevamo immaginare, spicca per quantità di fondi il progetto pilota, del valore di 20 milioni di euro come quelli delle altre regioni. Si intitola “Sanza: il borgo dell’accoglienza” e verrà realizzato nell’omonimo comune, in provincia di Salerno. Prevede tra le varie opere di recupero, la realizzazione di un albergo sostenibile, a livello ambientale e sociale, e di residenze di co-working.

Gli altri progetti nella regione seguono con molto distacco a livello di risorse, senza superare mai i 3 milioni. Tra questi anche 6 interventi interterritoriali (che riguardano più comuni allo stesso tempo) di cui uno è secondo in regione per importo assegnato. Si tratta della rigenerazione culturale, turistica, ambientale e sociale dei borghi di Pioppi, San Mauro e Serramezzana. L’opera, con un importo di 2,56 milioni, ha come soggetto attuatore il comune di Pollica ma i lavori per la sua realizzazione interessano anche i comuni di San Mauro Cilento e Serramezzana.

Il nostro osservatorio sul Pnrr

Questo articolo rientra nel progetto di monitoraggio civico OpenPNRR, realizzato per analizzare e approfondire il piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Ogni lunedì pubblichiamo un nuovo articolo sulle misure previste dal piano e sullo stato di avanzamento dei lavori (vedi tutti gli articoli). Tutti i dati sono liberamente consultabili online sulla nostra piattaforma openpnrr.it, che offre anche la possibilità di attivare un monitoraggio personalizzato e ricevere notifiche ad hoc. Mettiamo inoltre a disposizione i nostri open data che possono essere riutilizzati liberamente per analisi, iniziative di data journalism o anche per semplice consultazione.

Foto: pagina Facebook del comune di Sanza

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