Diritto di accesso e Foia, quanto se ne discute in parlamento Dibattito in aula

Nel 2016 è stata approvata in Italia la legge per introdurre il Foia. Le questioni aperte collegate alla materia sono ancora tante, vediamo quanto se ne parla in parlamento.

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Appuntamento mensile con l’Osservatorio Foia di openpolis. Dall’evoluzione normativa della materia, alla sua applicazione nella giurisprudenza. Ma anche i dati del fenomeno, tra richieste e risposte, e il racconto di best practice: come sono stati utilizzati i dati per investigazioni di interesse pubblico. In collaborazione con Giulio Marotta.

A che punto è il dibattito sul diritto d’accesso

Per anni l’assenza di una legge sul Foia è stata una grande mancanza per il nostro sistema paese. Con la scorsa legislatura si è finalmente intervenuti per cercare di migliorare la situazione, e dal 2016 anche l’Italia ha regole per il diritto di accesso civico generalizzato.

Con Foia4Italy abbiamo contribuito all’approvazione del Foia nella scorsa legislatura.

Durante il governo Renzi infatti, anche grazie all’intervento della società civile con la campagna Foia4Italy di cui abbiamo fatto parte, è stato deliberato, su proposta del ministro alla pubblica amministrazione Marianna Madia, il cosiddetto decreto trasparenza. Al centro del provvedimento proprio l’introduzione del Foia (Freedom of information act) nel nostro paese.

Nonostante questo delle criticità rimangono e alcuni aspetti collegati alla materia devono ancora essere pienamente affrontati dal legislatore. Proprio per questo motivo è quindi necessario continuare il monitoraggio parlamentare del dibattito, per vedere da un lato quali sono le nuove proposte in campo, e dall’altro quali sono gli aspetti pratici di applicazione della normativa che trovano maggiori difficoltà.

Molte le proposte per allargare l’applicazione dello strumento a più temi e strutture.

Con l’attuale legislatura è quindi variato notevolmente il dibattito parlamentare sul tema. Per capire come abbiamo abbiamo selezionato una serie di provvedimenti, tra proposte di legge, atti di indirizzo e atti di sindacato ispettivo, che trattano in vario modo di diritto di accesso. Lo fanno o chiedendone una più precisa applicazione in determinati ambiti, o sottolineando la necessità di ampliare il numero di temi, nonché strutture, coinvolte dalla normativa.

37 i principali provvedimenti sul tema: 11 proposte di legge, 23 atti di sindaco ispettivo e 3 atti di indirizzo.

Tra gli 11 disegni di legge analizzati solamente 2 sono in una fase avanzata dell’iter. Parliamo di 2 provvedimenti targati 5stelle, entrambi già approvati a Montecitorio. Il primo, a prima firma Gallo, è in materia di accesso aperto all’informazione scientifica, mentre il secondo, presentato dall’onorevole Baroni, è in tema di trasparenza dei rapporti tra le imprese produttrici, i soggetti che operano nel settore della salute e le organizzazioni sanitarie.

Andiamo ora a vedere più in dettaglio tutte le proposte e gli atti di sindacato ispettivo depositati nella XVIII legislatura.

Accesso civico e accesso civico generalizzato

In questa legislatura sono state presentate diverse proposte di legge di iniziativa parlamentare in materia di diritto di accesso civico e accesso civico generalizzato.

Partiamo dal disegno di legge presentato dal Movimento 5 stelle (a prima firma Zolezzi alla camera, e Moronese al senato) in materia di accesso alle informazioni ambientali detenute dalle imprese. Il provvedimento è volto a rafforzare l’accesso nel settore ambientale attraverso alcune modifiche al decreto legislativo n. 195 del 2005. Anticipando le disposizioni del Foia, il dlgs già prevedeva un ampio accesso alle “informazioni di carattere ambientale” detenute dalle pubbliche amministrazioni.

Come funziona in Foia in Italia

Nello specifico la proposta del Movimento 5 stelle:

  • mira ad estendere il diritto di accesso alle informazioni ambientali in possesso delle imprese;
  • prevede sanzioni pecuniarie nei casi in cui venga negato (in tutto o in parte) l’accesso ovvero di differimento delle informazioni;
  • introduce l’obbligo di pubblicazione della visura camerale per le imprese vincitrici di appalti della pubblica amministrazione nel settore ambientale;
  • nonché l’obbligo di pubblicazione dei finanziamenti delle imprese che svolgono un pubblico servizio in campo ambientale a partiti o movimenti politici, fondazioni o altre associazioni senza fini di lucro.

Sempre il Movimento 5 stelle, con l’onorevole Daga, ha presentato una proposta, già in discussione in commissione, che contiene disposizioni in materia di gestione pubblica e partecipativa del ciclo integrale delle acque. Il testo prevede un regime di ampia pubblicità delle informazioni sulla qualità delle acque e dei risultati dei controlli effettuati; inoltre le nuove aziende speciali o società a capitale interamente pubblico che dovranno gestire il servizio idrico sono assoggettate alla disciplina dell’accesso.

11 le principali proposte di legge presentate.

In materia di accesso civico alle informazioni sull’origine geografica dei prodotti alimentari e delle materie prime agricole è invece la proposta di legge dell’onorevole Viviani (Lega). La proposta è volta a rendere trasparenti i flussi commerciali delle materie prime provenienti dall’estero per la produzione alimentare: a tal fine dispone che l’accesso a informazioni, documenti o dati riguardanti l’origine geografica dei prodotti alimentari e delle materie prime agricole non può essere rifiutato in base agli interessi economici e commerciali delle imprese interessate.

Sullo stesso tema si segnala che a marzo 2019 è stata presentata alla camera l’interpellanza a prima firma Nevi (Fi) con la quale si sollecita il governo a definire le modalità attraverso cui saranno rese disponibili le informazioni sulla provenienza dei prodotti agro-alimentari ai soggetti che dimostrino un legittimo interesse all’utilizzo di tali dati. Un’altra interrogazione (Bergesio – Lega) è stata presentata alla camera sulla questione. Successivamente si è espresso, su richiesta del ministero della salute, anche l’Antitrust (parere del 12 giugno 2019, in bollettino n.25 del 2019)

In campo bancario, il disegno di legge a prima firma Bertacco (FdI), intitolato “Disposizioni in materia di pubblicazione degli elenchi dei debitori insolventi degli istituti di credito che beneficiano di interventi pubblici” prevede l’obbligo per gli istituti di credito che beneficiano di sostegno pubblico di rendere noto l’elenco delle persone fisiche e giuridiche esposte con debiti verso gli stessi istituti per cifre superiori a 100.000 euro.

Infine l’esponente dei Radicali Riccardo Magi ha presentato alla camera una proposta di legge contenente modifiche alla disciplina in materia di referendum e altri istituti partecipativi. In aggiunta il testo prevede la pubblicazione, da parte dei comuni, di una serie di informazioni riguardanti la qualità dei servizi resi direttamente ovvero attraverso organismi partecipati, oltre che la documentazione sugli incontri con i portatori di interesse, sui doni ricevuti e sull’attività di giunta e consiglio.

Accesso alle ricerche e pubblicazioni scientifiche

Aspetti più specifici invece sono al centro della già menzionata proposta 5stelle presentata dall’onorevole Gallo in materia di accesso aperto all’informazione scientifica (già approvato dalla Camera), volto a estendere le possibilità di accesso ai dati di ricerca e alle pubblicazioni scientifiche che beneficiano di finanziamenti pubblici. Il testo ha ottenuto il via libera a Montecitorio grazie ai voti di Movimento 5 stelle, Lega e Liberi e uguali, astenuti invece Partito democratico, Forza Italia e Fratelli d’Italia. 

Sempre in ambito di ricerca il disegno di legge di Rosa Alba Testamento (M5s) per la pubblicità delle informazioni raccolte nelle attività di ricerca e scavo archeologico e istituzione del portale unico della ricerca archeologica, che vuole rendere facilmente fruibili le informazioni relative alle attività di ricerca e scavo archeologico.

Maggiori poteri di accesso per i membri del parlamento

Due diverse proposte, una presentata da Castiello (M5s) e l’altra da Bignami (Fi) prevedono invece il diritto dei parlamentari di accedere a tutti i documenti amministrativi utili all’espletamento del loro mandato istituzionale, previa semplice richiesta alla pubblica amministrazione.

Presentato un ddl per concedere ai parlamentari accesso a tutti gli atti amministrativi.

Al riguardo si segnalano anche alcune interrogazioni presentate da parlamentari (ancora senza risposta), che prendono spunto da richieste di accesso presentate dagli stessi parlamentari in base alla legislazione vigente.

 

Interrogazioni dei parlamentari in materia

primo firmatariodestinatariorispostacontenuto
De Petris (Misto)SalviniNobando di gara della giunta comunale di Nettuno
Donzelli (Fdi)ConteNodoni di stato ricevuti dall'ex presidente del consiglio Matteo Renzi
Nobili (Pd)Di MaioNostampa delle tessere relative al reddito di cittadinanza

 

Altri progetti di legge in tema di trasparenza

Il tema dell’accesso agli atti è strettamente collegato al tema della trasparenza. Più in generale quindi per affrontare pienamente il primo tema nel dibattito parlamentare, è necessario affrontare anche il secondo.

Nel decreto crescita per esempio, diventato legge a fine giugno, è contenuta una disposizione volta a chiarire gli adempimenti in materia a carico di associazioni, fondazioni, cooperative sociali, imprese che ricevono erogazioni pubbliche, previsti dal Ddl concorrenza approvato nella scorsa legislatura. Sull’argomento è stata presentata un’interrogazione a firma Mario Perantoni (5S).

Si segnala infine che in Commissione politiche dell’Unione europea della camera sono state discusse nelle sedute del 3 e 31 luglio tre risoluzioni sulla trasparenza dei finanziamenti a favore delle Ong, presentate rispettivamente da Montaruli (FdI), Scerra (M5s) e De Luca (Pd).

Parlare di accesso agli atti vuol dire parlare di trasparenza.

In fase di avanzata discussione è invece la proposta dell’onorevole Baroni (M5s) in tema di trasparenza dei rapporti tra le imprese produttrici, i soggetti che operano nel settore della salute e le organizzazioni sanitarie.

Il provvedimento è già stato approvato in prima lettura alla camera, con un fronte bipartisan a sostegno. Tutti favorevoli i gruppi parlamentari, tranne Forza Italia, che ha deciso di astenersi. Ora il testo è all’attenzione della commissione sanità di Palazzo Madama.

La proposta di legge mira a permettere di conoscere i rapporti economici le relazioni d’interesse tra i soggetti che operano nel settore della salute, pubbliche e private, e le imprese produttrici o organizzatrici di convegni e ricerche riguardanti farmaci, strumenti, apparecchiature, beni e servizi sanitari. A tal fine è prevista l’istituzione di un apposito registro.

Vengono elencati i disegni di legge raggruppati per gruppo di appartenenza del primo firmatario. La scelta dei provvedimenti è stata redazionale.

FONTE: dati ed elaborazione openpolis

Altri atti di sindacato ispettivo presentati in parlamento

Analizzando la totalità degli atti di sindacato ispettivo, interrogazioni e interpellanze su tutti, un tema che è emerso come ricorrente è quello delle infrastrutture e dei trasporti. Il primo atto di sindacato ispettivo in materia riguarda il diniego da parte di Trenitalia all’accesso civico generalizzato chiesto da alcuni soggetti residenti nel territorio delle Cinque Terre, volto a conoscere i costi del traporto locale (Traversi - M5s). Il secondo invece, depositato da Deborah Bergamini (Fi), invita alla pubblicazione, sul sito del ministero delle infrastrutture, dei dati e informazioni sui ritardi dei treni.

Con l’interrogazione presentata dal Pierpaolo Sileri (M5s) si sollecita l’applicazione della disciplina dell’accesso civico alle associazioni, fondazioni e enti di diritto privato finanziati dallo stato; mentre con l’interrogazione dell'onorevole Mantovani (M5s) si chiedono chiarimenti sull’oscuramento parziale del sito della Direzione generale per la sicurezza anche ambientale delle attività minerarie ed energetiche del Ministero dello sviluppo economico. Proprio in tema di informazioni ambientali si segnala anche l’interrogazione presentata da Saverio De Bonis (Misto) che critica il diniego da parte della provincia di Potenza ad una richiesta di accesso sull’inquinamento nell'agro di Montemurro

Una richiesta di maggiori informazioni è invece stata presentata da Massimo Vittorio Berutti (Fi) sulle candidature per le manifestazioni di interesse in relazione all'incarico di rappresentante del ministero della salute nei collegi sindacali di Asl, aziende ospedaliere e IRCCS, nonché presso i consigli di indirizzo e verifica.

Proprio recentemente, in seguito al caso Savoini-Lega, il Corriere della sera ha fatto una richiesta di accesso agli atti alla presidenza del consiglio per sapere l'elenco dei viaggi in Russia effettuai nel 2018 e nel 2019 dal consigliere strategico di Salvini, Claudio D'Amico. Fatto al centro di un'interrogazione presentata dal Partito democratico a prima firma Parrini.

Alcune interrogazioni chiedono invece delucidazioni al governo in ordine a diverse problematiche, già oggetto di richieste di accesso alla pubblica amministrazione. Tra queste:

  • sui lavori nel comune di Bagnara Calabra, con risposta del governo (prima firma Dieni - M5s);
  • sulle opere edilizie all'interno della cinta muraria dell'antica città di Paestum, con risposta del governo (prima firma Bilotti - M5s);
  • sull’esistenza di decreti di divieto di sosta e ingresso nelle acque territoriali delle imbarcazioni delle organizzazioni non governative o mercantili che hanno salvato migranti in mare (prima firma Rosato - Pd, prima firma Pastorino - Misto);
  • su l'“ecomostro” all’interno del comune di Pisciotta, nell’ambito del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano ed Alburni (prima firma Giacometto - Fi).

Si segnalano infine le seguenti interrogazioni, riguardanti il diritto di accesso di consiglieri comunali (Mollicone - FdI; Verini - Pd; Granato - M5s; Marsilio - FdI), nonché l'atto depositato da Valentina Parmisano (M5s) sulla trasparenza delle deliberazioni delle amministrazioni comunali.

Vengono elencati gli atti di sindacato ispettivo raggruppati per gruppo di appartenenza del primo firmatario. La scelta dei provvedimenti è stata redazionale.

FONTE: elaborazione openpolis

Foto credit: Palazzo Chigi - Licenza

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