Di cosa ci siamo occupati: novembre 2019 Fondazione

Dal nostro lavoro sul federalismo fiscale, a quello sulla povertà educativa, passando per una nuova investigazione sul sistema di accoglienza in Italia. Tante le nuove uscite a novembre.

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L’appuntamento mensile per aggiornare lettori, community e sostenitori sulle nostre iniziative. Un modo per raccontare meglio e di più le attività della fondazione openpolis.

Potere politico

Fatti di cronaca hanno riportato alla ribalta il tema delle fondazioni e associazioni politiche. Un ambito che analizziamo da anni e che, anche grazie al nostro lavoro, è stato regolamentato per la prima volta a fine 2018. L’attuale normativa è però ancora piena di limiti, principalmente dovuti al fatto che alla commissione di vigilanza predisposta non sono stati dati i mezzi per svolgere il proprio lavoro.

Questo mese abbiamo esposto un altro dei nodi ancora da sciogliere, quello della definizione di fondazione e associazione politica. Per capire l’elenco delle strutture su cui vigilare, la commissione dovrà monitorare su oltre 53.000 persone, cioè tutte quelle persone che hanno avuto un incarico politico negli ultimi 6 anni nel parlamento europeo o nazionale, nel governo, nelle regioni e nei comuni con più di 15.000 abitanti.

Un numero talmente elevato che rende la fattibilità stessa dell’operazione un’illusione. Di fronte a questi numeri gli allarmi lanciati dalla commissione di garanzia sul non avere i mezzi per svolgere il proprio mandato sembrano legittimi. La normativa per com’è ora serve solo ad anestetizzare il problema: una legge scritta male ed un organo di controllo che non ha i mezzi per vigilare.

Povertà educativa

All’interno dell’osservatorio Povertà educativa #conibambini  abbiamo pubblicato il report “Tante Italie dove crescere“.

Dove nasci (e dove cresci) è una delle variabili che più decide le opportunità a disposizione del minore. Fa la differenza se nel comune dove abiti sono concretamente accessibili i servizi fondamentali per i più giovani. Luoghi dove incontrare i coetanei, imparare, giocare, fare sport. Attraverso una serie di mappe, abbiamo cercato di comprendere meglio la condizione dei minori e i servizi disponibili sul territorio: dall’asilo nido ai servizi nella scuola dell’obbligo, dal rischio abbandono precoce ai presidi educativi fuori dalla scuola.

Federalismo fiscale

In collaborazione con Report – Rai abbiamo affrontato il tema del federalismo fiscale in Italia, con la pubblicazione “Il calcolo disuguale“.

Il sistema di distribuzione delle risorse ai comuni per i servizi, introdotto dalla riforma del titolo V, è stato attuato solo in parte. Questo ha alimentato la cristallizzazione del divario interno, in particolare tra il sud e il resto del paese. Abbiamo cercato di fare luce sugli effetti del federalismo fiscale. Oltre ad analisi relative ai meccanismi di ripartizione attuali, abbiamo elaborato una proiezione di come verrebbero distribuiti i finanziamenti se il sistema funzionasse nei modi previsti dalla costituzione.

Accoglienza

A inizio novembre assieme ad ActionAid Italia abbiamo pubblicato “Centri d’Italia – La sicurezza dell’esclusione” il primo capitolo del nostro nuovo lavoro sui centri d’accoglienza in Italia. Ad un anno dall’approvazione del decreto sicurezza siamo andati ad analizzare le conseguenze che le norme volute dal governo Conte I hanno cominciato a produrre sul fronte interno delle politiche di immigrazione, quello dell’accoglienza dei migranti in Italia.

Due, in particolare, gli effetti potenzialmente esplosivi. Da una parte l’aumento consistente del numero di irregolari, collegato all’abolizione della protezione umanitaria, diventa una vera e propria emergenza di cui occorrerà farsi carico. Dall’altra il taglio dei costi per la gestione dei centri di accoglienza crea non poche difficoltà nell’assegnare i nuovi bandi e favorisce il ritorno alla prassi disastrosa della concentrazione dei richiedenti asilo abbandonati nei grandi centri, ora senza più i servizi per l’integrazione nelle comunità locali.

Cooperazione

È proseguito il nostro lavoro in collaborazione con Oxfam Italia: una serie di approfondimenti sul mondo della cooperazione internazionale e sull’aiuto pubblico allo sviluppo.

Questo mese abbiamo dedicato spazio a vari temi: dall’aiuto pubblico gonfiato, uno dei mali ricorrenti su cui da tempo poniamo l’attenzione, a quello della componente “legata” dell’aiuto pubblico allo sviluppo. Trattasi di quei fondi destinati alla cooperazione messi a disposizione con il vincolo che vengano usati per acquistare beni o servizi dal donatore stesso.

Novità

Abbiamo partecipato a due eventi in Italia e uno all’estero. A inizio mese, all’interno del progetto “Virtual insanity“, si è tenuto un evento per riflettere sulla necessità di regolamentare meglio le pubblicità politiche su internet. È stata l’occasione per raccontare il nostro lavoro sulla propaganda social. Il 20 novembre poi, presso la Fondazione Basso, ha avuto luogo “Fare politica senza fondi pubblici“. L’evento, organizzato nell’ambito del progetto Exploring Systemic Vulnerabilities for External Influence in Italy (ESVEI), promosso da OBC Transeuropa / Centro per la Cooperazione Internazionale, è stato l’occasione per parlare di come l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti abbia cambiato il modo di fare politica in Italia. Un sistema ora più difficile da monitorare e forse più vulnerabile.

A novembre siamo anche stati all’estero, per partecipare “Engagement Explained Live: Building resilience“, evento organizzato a Budapest da Engaged Journalism Accelerator, progetto finanziato dall’European journalism centre, Civil e News integrity initiative. L’opportunità per parlare con colleghi, e prendere spunti da best practice sul tema.

Rassegna stampa

Il lavoro di liberalizzazione dei dati, che ormai portiamo avanti da anni, contribuisce in maniera importante al dibattito, politico e non, nel nostro paese. Ogni mese le nostre ricerche e analisi generano centinaia di articoli nel mondo dei media.

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