Italie a confronto

La valutazione sulla qualità degli istituti tecnologici superiori abruzzesi è nettamente migliorata rispetto agli anni precedenti. Ottime premesse da cui partire per il potenziamento dell'offerta nell'ambito del Pnrr.

Oltre 9 studenti su 10 tra i diplomati negli istituti tecnologici superiori (Its) abruzzesi lavora a un anno dal diploma. Questo livello di istruzione deve essere messo a sistema affinché possa contribuire alla crescita generale del sistema socio-economico regionale.

La legge stabilisce che all'interno degli enti pubblici non ci deve essere un eccessivo squilibrio tra lavoratori e lavoratrici. Le donne compongono il 57% del personale dei comuni.

La revisione del Pnrr proposta dal governo Meloni a Bruxelles è ancora in corso di valutazione. In caso di approvazione, la realizzazione di quasi duemila progetti in Abruzzo potrebbe essere compromessa. Una mappatura dei progetti a rischio definanziamento.

I titoli di studio aiutano a comprendere il livello di competenze del personale, importanti per lo svolgimento delle mansioni nei comuni. Negli enti locali risultano occupati meno laureati rispetto al resto della pubblica amministrazione.

Nell'ultimo decennio il calo dei lavoratori e lavoratrici negli enti locali della regione è stato maggiore di quello nazionale. Una mappatura del personale nei comuni abruzzesi, un comparto cruciale anche in vista degli impegni nell'ambito del Pnrr.

Nella pubblica amministrazione la fascia di popolazione più impiegata è quella compresa tra i 50 e i 59 anni. I giovani sono poco assunti anche nei comuni. Rappresentano la metà del personale in solo 31 amministrazioni su circa 8mila.

Digitalizzare i servizi della pubblica amministrazione significa renderli più efficienti e offrire un'esperienza migliore ai cittadini. All'Abruzzo sono stati assegnati oltre 40 milioni di fondi Pnrr per questo scopo.

Le amministrazioni possono sostenere le imprese sul territorio attraverso importi che vengono contabilizzati nei bilanci. Trieste è la grande città che spende di più, con quasi 30 euro pro capite di uscita.

L'evasione fiscale sottrae entrate fondamentali per garantire i servizi e la stabilità della macchina amministrativa. Le spese medie per i meccanismi di controllo e riscossione nei comuni italiani, però, sono pari a poco più di 26 euro a persona.