Ti trovi in Home  » Politici  » Delia MURER  » Riforma fiscale subito. Il dato saliente della crisi oggi si chiama lavoro.

Chiudi blocco

Altre dichiarazioni nel periodo per gli stessi argomenti



Dichiarazione di Delia MURER

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: PD) 


 

Riforma fiscale subito. Il dato saliente della crisi oggi si chiama lavoro.

  • (20 ottobre 2010) - fonte: www.deliamurer.it - inserita il 22 ottobre 2010 da 31

    Il segretario del PD, Pier Luigi Bersani, ha inviato al ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, una lettera per chiedere di affrontare urgentemente il tema della riforma del fisco.

    “La riforma fiscale va fatta e non si possono aspettare le calende greche.

    C'è assolutamente bisogno della riforma fiscale - dice Bersani - non credo che questo governo sia in condizione di farla, ma noi abbiamo una proposta per alleggerire lavoro e imprese e caricare sull'evasione fiscale e sulle rendite.

    Vogliamo discuterne in Parlamento, subito". “Caro Ministro, il dato saliente della crisi oggi si chiama lavoro.

    Non avremo crescita senza uno stimolo alle attività economiche ed all’occupazione attraverso riforme incisive e coraggiose. La più urgente fra le riforme è quella fiscale:
    alleggerire impresa, lavoro e redditi familiari per stimolare investimenti, consumi ed occupazione e richiamare risorse da una lotta efficace all’evasione fiscale e dal contributo della rendita”.

    Comincia così la lettera Bersani ha inviato a Tremonti, allegando le proposte di riforma fiscale approvate dall’Assemblea nazionale del partito riunitasi a Varese l’8 e 9 ottobre.
    “Nel mese di novembre – ha concluso il segretario del Pd – assumeremo un’iniziativa parlamentare in materia fiscale. Vogliamo dare in Parlamento trasparenza e celerità alla discussione sul fisco.

    Mi auguro che per una volta il governo voglia accettare nella sede giusta un pubblico confronto di idee su una materia dirimente per le prospettive del Paese”. Di seguito, le linee guida del progetto di riforma del fisco delineate dall’Assemblea nazionale del Pd.

    Il contrasto all’evasione e all’elusione fiscale

    Una sostanziale riduzione dell’evasione e dell’elusione fiscale è condizione necessaria per realizzare le riforme proposte. Non possiamo avere livelli di imposizione europei e livelli di evasione sudamericani, dato il nostro debito pubblico.
    L’obiettivo di medio periodo, ossia la durata ordinaria di una legislatura, dovrebbe essere portare l’evasione italiana ai livelli medi dell’area euro. Il termini quantitativi vorrebbe dire dimezzarla e arrivare al recupero di 40-50 miliardi di euro l’anno.
    Per realizzare tale ambizioso, ma non impossibile obiettivo, si dovrebbe procedere lungo due strade: i controlli a posteriori attraverso l’uso efficiente e sinergico delle informazioni già a disposizione delle amministrazioni pubbliche; l’innalzamento della fedeltà nel pagamento delle tasse attraverso un’azione preventiva.

    Il governo Berlusconi ha prima eliminato i provvedimenti per combattere l’evasione fiscale, poi ha fatto i condoni per i grandi evasori (lo scudo) e infine, costretto dalla realtà, ha reintrodotto qualche pezzo di intervento contenuto nei provvedimenti di contrasto all’evasione che erano stati cancellati. La ricetta del governo ha fallito.

    Irpef 20 per cento

    La prima aliquota viene tagliata dal 23 al 20% e si fa in modo che vi sia un vantaggio per i giovani e per gli ultra-settantacinquenni.

    Aumento delle detrazione e recupero fiscal drag per i dipendenti

    La cancellazione del recupero del fiscal drag da parte del governo di centrodestra ha penalizzato i lavoratori dipendenti. Oltre a prevedere il miglioramento dello detrazioni per i dipendenti, il Pd prevede di reintrodurre il meccanismo che evita un aumento della pressione fiscale dovuto all’inflazione.

    Bonus figli

    Per il sostegno alla famiglia si introduce il “bonus per i figli”, per dipendenti, parasubordinati, indipendenti (autonomi, professionisti, imprenditori).

    Lavoro femminile

    Per incentivare il lavoro femminile e sostenere la famiglia, si introduce una consistente detrazione fiscale ad hoc per il reddito da lavoro delle donne in nuclei familiari con figli minori.

    Lavoro autonomo, professionale ed impresa al 20%

    Si elimina gradualmente l’Irap sul costo del lavoro.
    Si premia chi scommette sulle sue capacità imprenditoriali e sulla propria azienda: la parte di reddito reinvestita nella propria azienda, nella propria attività professionale, nella propria società non viene tassata.
    Il reddito ordinario percepito dal lavoratore autonomo, dall’imprenditore individuale, dalla società di persone viene tassato al 20%. Soltanto la parte eccedente va in Irpef.

    Per le società di capitale, la parte di profitti ordinari reinvestiti nell’azienda non viene tassata. La vigente aliquota Ires si applica solo agli extra-profitti.

    Studi di Settore

    Proponiamo una profonda riforma degli Studi di settore per evitare che continuino a essere una sorta di minimum tax, iniqua nei confronti dei contribuenti di dimensioni minori e, al tempo stesso, inefficace contro l’evasione.
    La riforma prevede, tra l’altro, la riduzione del numero degli Studi (oggi oltre 200), la revisione delle modalità di calcolo e un piano straordinario di formazione degli operatori dell’Agenzia delle entrate sul corretto funzionamento degli Studi e la modifica dei criteri di attribuzione della retribuzione di risultato.

    Ambiente in primo piano

    Negli ultimi anni, grazie ai governi del centrosinistra, si sono fatti importanti passi avanti in termini di fiscalità ambientale. Il governo Berlusconi ha bloccato il cammino. Vogliamo riprendere il cammino seguendo il principio della “responsabilità condivisa” e del “chi inquina paga”.

    L’obiettivo è comprendere nel conto il costo di risorse naturali scarse e non rinnovabili e le emissioni di agenti inquinanti, spostare il carico fiscale dal lavoro alle risorse ambientali utilizzate nei processi produttivi e dai consumi nocivi ai consumi sostenibili.

    Fonte: www.deliamurer.it | vai alla pagina

    Argomenti: lavoro, ambiente, lavoro femminile, figli, irpef, irap, famiglie, pressione fiscale, studi di settore | aggiungi argomento | rimuovi argomento
    » Segnala errori / abusi
    Pubblica su: share on twitter

 
Esporta Esporta RSS Chiudi blocco

Commenti (0)


Per scrivere il tuo commento devi essere loggato