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Un Pd formato piccole imprese
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(08 ottobre 2010) - fonte: bresciaincontriamoci.blogspot.com - inserita il 09 ottobre 2010 da 31
L’avvio del tavolo delle parti sociali per la crescita è una delle poche buone notizie di questo terribile autunno.Bene hanno fatto le parti a chiarirsi fra loro le idee per proporre le azioni prioritarie necessarie a rompere l’attuale inerzia governativa e a contrastare la crisi. Il governo non è un interlocutore affidabile; e gli stessi industriali hanno finalmente manifestato la loro insoddisfazione.
Il Pd ha elaborato in questi mesi proposte concrete per rilanciare crescita e occupazione, che però sono rimaste oscurate anche per i nostri contrasti interni. Questa è l’occasione per renderle visibili e utili al paese. Perché sia così occorre definire una scala di priorità su cui concentrare gli sforzi e attivare un interlocuzione diretta con le parti sociali.
Parlare direttamente con le parti sociali – con tutte – su possibili impegni comuni è un modo concreto per dimostrarsi capaci di opposizione costruttiva.Gli obiettivi indicati al tavolo delle parti, con una iniziale convergenza, rispondono alle più gravi esigenze del momento. Interventi di emergenza, come la proroga delle casse integrazione, sono necessari per non lasciare senza sostegno migliaia di lavoratori a rischio (sono oltre 500mila) e per aiutare le aziende in crisi.
Ma altrettanto urgenti sono misure per stimolare una ripresa che tarda a venire. La priorità va data a sostenere i due fattori fondamentali della crescita – imprese e lavoro – come ha fatto la Germania, che ha mostrato di saper rilanciare la crescita non solo del Pil ma anche dell’occupazione. Il Pd insiste da tempo su queste priorità e ne discuterà nella prossima assemblea programmatica dell’8 e 9 ottobre a Busto Arsizio.
Le misure di sostegno vanno dirette a tutte le imprese, in particolare a quelle medio-piccole che continuano a soffrire di più della crisi; e devono sostenere soprattutto gli investimenti innovativi, ripristinando la piena disponibilità del credito di imposta per le spese di ricerca e sviluppo e per gli investimenti nel Mezzogiorno. Un altro intervento urgente proposto dal Pd, e da tempo auspicato dalle parti sociali, riguarda la eliminazione dell’Irap sul costo del lavoro. Avrebbe il duplice effetto di alleggerire le imprese e di sostenere l’occupazione specie di giovani e donne. Questo richiama l’obiettivo generale, indicato anch’esso al tavolo delle parti sociali, di “ricomporre” il peso fiscale in favore di lavoro e imprese. Ciò implica interventi strutturali sul sistema, in particolare ...
misure che alleggeriscano la pressione fiscale sui redditi da lavoro e da pensione e sui bilanci familiari da tempo penalizzati.Il problema delle risorse è evidentemente cruciale. Si può risolvere solo spostando il peso fiscale dalle persone e dalle imprese alle rendite; concentrando su chi lavora e su chi produce i miliardi di euro dispersi in mille rivoli di incentivi (come sostiene anche Confindustria) e con un impegno serio e continuo di contrasto all’evasione fiscale. Sono compiti tanto urgenti quanto difficilissimi e da troppo tempo elusi.
Ma proprio per questo occorre un impegno comune e una grande unità di intenti fra mondo del lavoro, imprese e politica. L’impegno di Confindustria e sindacati va sostenuto per contrastare l’irresponsabilità del governo e anche per evitare un precipitare verso elezioni al buio.
Fonte: bresciaincontriamoci.blogspot.com | vai alla pagina » Segnala errori / abusi