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«Basta cricche, il governo vada via. Porre la fiducia è stata un'operazione disonesta» [Link: Popolo viola]
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(03 ottobre 2010) - fonte: Il Gazzettino.it - inserita il 03 ottobre 2010 da 31
Pier Luigi Bersani concorda con Sergio Marchionne che ieri aveva denunciato che «in Italia non c'è più la politica» e che «è andato perso il senso delle istituzioni».Secondo il leader del Pd «è già da un po' che stiamo in questa situazione. Adesso se ne rendono conto gli imprenditori, mentre a noi era già chiaro da due anni che non si stava imbroccando la ricetta, che la politica prendeva pieghe e strade che non c'entravano nulla con l'opinione della gente. Tra case e barzellette, il distacco enorme tra politica e cittadini aumenta, mentre il Paese deve affrontare molte questioni, tra le quali i temi fiscali e della piccola impresa. Ecco, qui presto noi daremo una svolta».
«Non penso che la tregua armata tra Berlusconi e Fini possa andare avanti - dice Bersani -Questo governo va avanti traccheggiando. La verità è che il centrodestra non ha risposto ai problemi reali del Paese. Questa è una questione di fondo, non un litigio tra persone».
In caso di voto, Bersani ha detto che il Pd è pronto.
«Cerchiamo di reggerci come un partito europeo - ha osservato - guardate i laburisti in Gran Bretagna. Si sono divisi e adesso sono uniti. Funziona così nei partiti che non hanno un padrone».Quanto alla manifestazione del Popolo viola di ieri a Roma, Bersani la giudica «una manifestazione di contrasto al berlusconismo, è una parte della società civile che va rispettata in quanto tale, ed è inutile che i partiti tirino il Popolo viola per la giacca.
E' stata una manifestazione, una delle tante, una delle voci che si stanno alzando contro il governo per costruire una alternativa».«Fiducia operazione disonesta, cittadini scoglionati».
«La fiducia è stata una operazione non onesta, perché il Paese non ha bisogno di traccheggiamenti, ma di cose concrete. Non abbiamo il cronometro né il calendario, ma vediamo i rischi e in questa situazione molto confusa emerge un dato: il governo si rimetta al capo dello Stato».Il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, rinnova, in occasione del suo intervento alla Scuola di politica, la richiesta di dimissioni del governo. «Siamo al secondo tempo - afferma Bersani - del berlusconismo e un uomo che ha preso il largo nel discredito della politica potrebbe lasciare la politica nel pieno discredito». Le forze politiche non devono «guardarsi la punta delle scarpe, ma vedere il problema di fondo che è la disaffezione, lo scoglionamento dei cittadini verso la politica. Dobbiamo evitare che la fine del berlusconismo faccia piovere su tutti e rompere il muro del suono tra politica e società dicendo le cose che la gente vive: il lavoro, la scuola, i servizi».
«Basta cricche e barzellette».
«Il Paese è stato deformato da elementi di corruttela - dice Bersani - Le leggi speciali hanno generato cricche perché le leggi le hanno fatte le cricche. Basta barzellette, ci vogliono regole, onestà, legalità e noi sui temi del lavoro e della legalità ci dobbiamo essere con le proposte, ma anche fisicamente».«Uniti quando è l'ora di combattere».
«Quando è ora di combattere il Pd è unito, siamo pronti ad affrontare una situazione politica molto confusa» dice Bersani, chiedendo al suo partito «la riscossa».
E ribadisce la sua ricetta: «Sogni sì, ma con le gambe. Altrimenti è solo una favola e noi non vogliamo raccontare favole, non possiamo sostituire la favola di Berlusconi con la nostra. La nostra forza politica è giovane, ha bisogno di una fusione forte e intelligente delle culture che ci hanno animato e dato la spinta, possiamo dire una cosa moderna e nuova senza dimenticare quello che abbiamo dietro».
Fonte: Il Gazzettino.it | vai alla pagina » Segnala errori / abusi