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Dichiarazione di Andrea CAUSIN

Alla data della dichiarazione: Consigliere Regione Veneto (Lista di elezione: PD) 


 

La proposta di Statuto del Pd Veneto.

  • (15 settembre 2010) - fonte: andreacausin.com - inserita il 15 settembre 2010 da 31

    Il 14 settembre è stata depositata la proposta del PD relativa allo Statuto del Veneto.

    La proposta di legge per la nuova Carta della Regione Veneto va nella direzione di superare il modello di federalismo populista della Lega e del centrodestra che ha prodotto in realtà un forte centralismo regionale. Per questa ragione il Pdl del PD supera il demagogico 'prima i veneti' e punta ad un sistema di diritti e di coesione sociale.

    Con il nuovo Statuto si deve avviare un processo di snellimento delle funzioni che attualmente stanno in capo alla Regione, rafforzando il ruolo di programmazione e di indirizzo.

    La nostra proposta di statuto va nella direzione di eliminare il vasto fronte delle agenzie e delle società che attualmente svolgono compiti amministrativi e rafforzare al contempo i ruoli di programmazione, indirizzo e di distribuzione delle risorse della Regione.

    E' il primo passo verso il federalismo degli enti locali e per mettere fine ad un centralismo regionale non meno pesante rispetto a quello nazionale, che ha visto le province e i comuni in un ruolo subalterno in questi anni.

    Nella proposta si stabilisce che è dovere della Regione mettere in testa alle proprie priorità le politiche di sostegno per i giovani, dal fronte della formazione, a quelli imprenditoriale, della ricerca, dell'innovazione, della famiglia e della casa

    Per il rilancio del sistema veneto e la creazione di reti competitive, dalle infrastrutture alle università, dai poli sanitari al settore fieristico, la Regione dovrà avere il compito di favorire l'integrazione socio-economica e di promuovere il governo strategico di un'area metropolitana che comprende le città e i comuni di Venezia, Padova, Treviso, Vicenza e Verona.

    Le specificità della montagna bellunese e del delta del Po hanno particolare rilevanza nella proposta del PD. Queste aree, una totalmente montana e l'altra caratterizzata dall'area del Delta del Po, che necessita di forme di gestione complesse dal punto di vista idrogeologico, sommata alla bassa densità abitativa,tra i 50 e i 100 abitanti per km quadrato a differenza degli altri territori veneti dove la concentrazione va dai 300 ai 400 abitanti con punte di 2000, richiedono il riconoscimento di particolari forme di autonomia amministrativa e finanziaria, al fine do mantenere la residenzialità ed dare corso a modelli produttivi che consentano a queste zone di rimanere agganciate al resto del Veneto.

    Nella proposta del PD viene indicato un modello di partecipazione che, sul modello elvetico, prevede anche la possibilità di indire referendum propositivi e consultivi, oltre all'istituzione di due organismi, il Consiglio delle autonomie locali ed il Consiglio regionale dell'economia e del lavoro.

    Infine la proposta Pd si occupa di parità di genere e del nuovo sistema elettorale attraverso l'introduzione della doppia preferenza, a garanzia della rappresentanza femminile, che attualmente è in coda a livello nazionale, con appena il 5% di donne che ricoprono cariche.

    Fonte: andreacausin.com | vai alla pagina

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