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Dichiarazione di Giorgio NAPOLITANO

Alla data della dichiarazione: Pres. della Repubblica


 

1° Maggio. Monito sulle morti bianche: «Fenomeno dolorosissimo e inquietante. Non si cada nel sommerso»

  • (01 maggio 2009) - fonte: Corriere della Sera.it - inserita il 01 maggio 2009 da 31

    Il capo dello Stato celebra il Primo Maggio ricordando i caduti sul lavoro.

    Anche quest'anno il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha celebrato la Festa del Lavoro sottolineando l'attualità drammatica degli incidenti mortali sul lavoro.
    È «un segnale positivo ma non ancora sufficiente», ha detto, il dato che indica un calo delle morti bianche sotto il livello di 1.200 casi l'anno. Alla cerimonia al Quirinale erano presenti proprio i famigliari delle vittime di incidenti sul lavoro e i rappresentanti dei lavoratori delle zone terremotate.
    Come di consueto nell'occasione sono state assegnate anche le «Stelle al merito del lavoro».

    «FENOMENO DOLOROSISSIMO» - Il tema degli incidenti sul lavoro è particolarmente caro a Napolitano, che fin dal suo insediamento, nel 2006, ha scelto di dedicarvi attenzione in tutte le occasioni ufficiali. «Il fenomeno rimane dolorosissimo e inquietante - ha sottolineato il capo dello Stato - e si rischia di vederlo aggravarsi di fronte alla crisi economica». Questo rischio, ha precisato, si corre se di fronte alla crisi emergerà «qualche tendenza a ricorrere più facilmente al sommerso e comunque al lavoro irregolare, in special modo all'impiego illegale di immigrati. Occorre un più forte impegno a non abbassare in alcun modo la guardia su questo versante sempre cruciale».

    «GARANZIE INSUFFICIENTI» - Napolitano ha parlato anche del calo dell'attività produttiva, «in primo piano anche in Italia». Il presidente si è concentrato sulle preoccupazioni di chi teme di perdere il posto di lavoro e ha evidenziato i limiti «dell'insufficienza della protezione sociale, della debolezza delle prospettive per i giovani in cerca di lavoro». Su questi temi, ha detto, «molte toccanti lettere a me indirizzate richiamano l'attenzione».

    «L'ITALIA PUO' ESSERE FIERA» - Non è poi mancato un accenno all'intesa Fiat-Chrysler: «Oggi l'Italia può essere fiera del riconoscimento che una nostra grande impresa ha ottenuto in America e nel mondo. È un riconoscimento straordinario per i dirigenti, i tecnici, le maestranze tutte. È la conferma dell'importanza decisiva dell'innovazione e della piena valorizzazione delle risorse umane a partire dal mondo del lavoro di cui l'Italia è ricca».

    SACCONI E I CONTRATTI - Alla celebrazione ha partecipato anche il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, secondo cui l'evoluzione delle nuove relazioni industriali recentemente impostate dalle parti sociali «può essere la libera e responsabile diffusione di forme di partecipazione dei lavoratori alla vita dell'impresa e di organismi bilaterali nei territori». Il ministro pensa in particolare che gli organismi bilaterali tra le parti possano condividere «i servizi rivolti alla sicurezza, all'apprendimento, al ricollocamento, alla protezione del reddito nel caso di riduzione del tempo di lavoro». Ed è proprio in questo contesto di relazioni industriali «cooperative» che, ha aggiunto Sacconi, «anche grazie all'accordo di leale collaborazione tra Stato e Regioni, è stato sin qui possibile conservare in Italia più che altrove, nel contesto della grande crisi globale, larga parte della base produttiva ed occupazionale attraverso strumenti di protezione sociale su base negoziale che presuppongono la sopravvivenza del rapporto di lavoro».

    Fonte: Corriere della Sera.it | vai alla pagina

    Argomenti: lavoro, morti sul lavoro, sicurezza sul lavoro, presidente Napolitano, morti bianche, crisi economica, diritto al lavoro | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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