-
» «La battaglia della Lista Bonino - Pannella per la quotidianeità della gente, dai diritti civili alle libertà economiche»
Emma BONINO in data 21 maggio 2009
-
» «Utili agli operai. Perché no?» - INTERVISTA
Maurizio SACCONI in data 20 maggio 2009
-
» «Ora retribuzioni legate ai risultati. Serve la partecipazione dei lavoratori all’azionariato, può essere legge entro l’anno» - INTERVISTA
Maurizio SACCONI in data 18 maggio 2009
-
» «L’inerzia del governo aggrava la crisi ma a Torino violenza ingiustificabile» - INTERVISTA
Dario FRANCESCHINI in data 18 maggio 2009
-
» Venezia. «Nel 2010 candidato a Sindaco di Venezia. Ma in caso di vittoria non lascerò l'incarico di Ministro»
Renato BRUNETTA in data 16 maggio 2009
-
» La politica non si condanni all'inutilità
Fausto BERTINOTTI in data 15 maggio 2009
-
» Chimica a Porto Marghera. Aspetto ancora qualche giorno dopo di che denuncerò pubblicamente che, per quanto riguarda il Comune di Venezia, l’accordo firmato nel 2006 cessa di valere su tutto”
Massimo Cacciari in data 13 maggio 2009
-
» Gestione del Mose. «Auspico che il Mose sia concluso velocemente ma la sua realizzazione non può prosciugare i fondi delle Legge speciale per Venezia»
Massimo Cacciari in data 13 maggio 2009
-
» Sull'unità dei comunisti
Andrea Filippini in data 11 maggio 2009
-
» Chimici esasperati. «Ci attiveremo immediatamente per trovare soluzioni industriali che garantiscano la continuità degli impianti di Marghera e Porto Torres, anche se occorre adeguare la nostra struttura produttiva all’attuale crisi globale »
Claudio SCAJOLA in data 06 maggio 2009
-
» Petrolchimico. «Qualcuno vuole affossare Marghera»
Massimo Cacciari in data 03 maggio 2009
-
» 1° Maggio. Monito sulle morti bianche: «Fenomeno dolorosissimo e inquietante. Non si cada nel sommerso»
Giorgio NAPOLITANO in data 01 maggio 2009
-
» 1° maggio. La festa del lavoro non si trasformi nel funerale di Marghera [Link interni]
Massimo Cacciari in data 01 maggio 2009
-
» Contratto unico di ingresso
Paolo NEROZZI in data 01 maggio 2009
-
» «Brunetta? Bene ma ha le mani legate» - INTERVISTA
Pietro ICHINO in data 30 aprile 2009
-
» Festa del 1° maggio
Paolo Alessandro REBAUDENGO in data 30 aprile 2009
-
» Crisi al polo chimico di Porto Marghera. «Siamo arrivati alla soglia del disastro» [Link interno: Eni]
Renzo MARANGON in data 30 aprile 2009
-
» DDL. Riforma del sistema pensionistico per i lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata INPS [Con elenco dei firmatari]
Pietro ICHINO in data 29 aprile 2009
-
» Lissone. Centro di apprendimento permanente.
Massimo Fraschini in data 24 aprile 2009
-
» Crisi economica.«Servono ammortizzatori sociali e aiuti alle famiglie»
Alessandro SABIUCCIU in data 22 aprile 2009
-
» Venezia. «O i servizi sociali, o le regate»
Massimo Cacciari in data 22 aprile 2009
-
» «Stavolta dalla crisi si esce solo riducendo le diseguaglianze» - INTERVISTA
Pier Luigi BERSANI in data 20 aprile 2009
-
» "Le piccole e medie imprese lasciate sole dal Governo" - INTERVISTA
Diego BOTTACIN in data 17 aprile 2009
Dichiarazione di Massimo Cacciari
1° maggio. La festa del lavoro non si trasformi nel funerale di Marghera [Link interni]
-
(01 maggio 2009) - fonte: Il Gazzettino - Venezia - Alberto Francesconi - inserita il 01 maggio 2009 da 31
Mestre
Un weekend di tempo - quello del 1° maggio - per far sì che la festa del lavoro non si trasformi nel funerale di Marghera. È l’appello che da Venezia il sindaco Massimo Cacciari, il presidente Davide Zoggia e i sindacati dei chimici lanciano a Roma chiedendo, a tempi stretti, una convocazione urgente per interrompere la procedura fallimentare avviata dal presidente di Vinyls Italia Fiorenzo Sartor dopo un mese di stallo nell’acquisizione del’ex Ineos.
Per Venezia, e per i lavoratori, valgono gli accordi sottoscritti nel 2006, compresi quelli relativi alle forniture della materia prima agli impianti del cloro-soda che l’Eni, secondo quanto denunciato dallo stesso Sartor, avrebbe rialzato facendo venire meno le condizioni per la ripresa produttiva.
Ma per vedere le carte in tavola è necessario che il Governo (e il ministero dello Sviluppo economico in primo luogo) assuma al più presto l’iniziativa, con il coinvolgimento dell’Eni e di Confindustria.E da Roma, in una giornata convulsa, fatta di incontri, telefonate e presidi ai cancelli del Petrolchimico e della Raffineria Eni, rimbalza l’ipotesi di un "piano B" per salvare la chimica di Marghera, qualora l’ipotesi Sartor non fosse più percorribile.
A rivelarlo è il presidente del Consiglio comunale Renato Boraso, ieri a Roma per la convention della Coldiretti nella quale ha incontrato di persona il ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola: «Il ministro mi ha detto che segue con attenzione la vicenda - dice Boraso - e ha aggiunto che ci sono due importanti richieste di acquisizione che saranno valutate assieme all’Eni». Proprio ieri, peraltro, lo stesso Scajola ha assicurato al presidente della Regione Sardegna Ugo Cappellacci che è in contatto costante con i vertici dell’Eni «per trovare una soluzione congrua che soddisfi tutte le esigenze».Resta il fatto che, per evitare il baratro della chimica, all’orizzonte dopo la decisione dei vertici di Vinyls Italia di presentare istanza fallimentare, resta davvero poco tempo. Ne sono consapevoli i lavoratori che, alle tre di notte di ieri, hanno dato vita a un presidio all’ingresso 9 del Petrolchimico, per impedire l’ingresso dei Tir, e alle porte della Raffineria dell’Eni, simbolo del colosso energetico chiamato in causa da Sartor per il mancato decollo di Vinyls Italia. Poche ore dopo, tra Ca’ Farsetti e Treviso (dove nel primo pomeriggio, come si legge a parte, Sartor ha raccontato la sua versione dei fatti) partiva uno scambio di telefonate per sondare le intenzioni del "re" dei ponteggi aerei.
Nel pomeriggio un vertice nel municipio di Mestre con la presenza del sindaco Massimo Cacciari e dell’assessore al Piano strategico Laura Fincato, del presidente della Provincia Davide Zoggia e dell’assessore alle Attività produttive Giuseppe Scaboro dei rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil ha fatto il punto della situazione. «È impossibile - si legge nel documento stilato al termine dell’incontro - che accordi sottoscritti da tutti (Regione, Provincia, Comune, ministeri competenti, organizzazioni sindacali, Confindustria, aziende) dal 1998 al 2006, la cui validità sempre da tutti è stata riconosciuta e ribadita in tutte le sedi, vengano disattesi per qualche superabilissima ragione di ordine meramente commerciale.
È impossibile che il rilancio del settore chimico, dichiarato strategico (in maiuscolo nell’originale, ndr) dal ministro Scajola, dal presidente del Consiglio, dalla presidente di Confindustria, fallisca per una questione sul prezzo di qualche materia prima». «Le organizzazioni sindacali e i lavoratori di Porto Marghera - aggiungono i segretari di Filcem, Femca e Uilcem Venezia - chiedono nuovamente e con forza alle istituzioni, soprattutto al governo e al ministro dello Sviluppo economico Scajola, un intervento rapido e risolutivo per la conclusione di questa vicenda». «Il governo faccia la sua parte - conclude Massimo Meneghetti (Femca Cisl), ma in modo serio, perché ormai ci resta poco tempo».
Fonte: Il Gazzettino - Venezia - Alberto Francesconi | vai alla pagina » Segnala errori / abusi
-
Inserito il 01 maggio 2009 da 31
La solidarietà non basta. Se per il Petrolchimico di Porto Marghera non si trova in tempi brevi una soluzione positiva, si avrà una vera emergenza nazionale con 5.500 posti di lavoro bruciati e ripercussioni immediate in tutta Italia, da Ravenna alla Sicilia. Un titolo da un giornale del 1° maggio: "A Marghera è allarme sociale".
Per scrivere il tuo commento devi essere loggato