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Dichiarazione di Renato BRUNETTA

Alla data della dichiarazione: Deputato (Gruppo: FI)  -  Ministro  PA e innovazione (Partito: PdL) 

 

Venezia. «Nel 2010 candidato a Sindaco di Venezia. Ma in caso di vittoria non lascerò l'incarico di Ministro»

  • (16 maggio 2009) - fonte: Il Gazzettino.it - inserita il 18 maggio 2009 da 31

    Pronto a sfidare il centrosinistra di Cacciari per il comune di Venezia

    «Non lascio il ministero, ma amo molto Venezia e sono sempre a disposizione per dare una mano alla mia città».
    Il ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione Renato Brunetta esclude la possibilità di lasciare il suo incarico di governo. Ma se il prossimo anno gli venisse proposto dal Pdl di candidarsi a sindaco di Venezia per strappare il Comune al centrosinistra di Massimo Cacciari, lascerebbe aperta una porta ad una sua eventuale discesa in campo.
    «Resterò al ministero per tutto il tempo del mio mandato perché sto bene a fare il mestiere che faccio e perché c'è ancora molto lavoro da fare». «Ma c'è una subordinata», ha detto Brunetta, a Venezia per la campagna elettorale dei candidati Pdl, lasciando ai giornalisti il compito di sciogliere il dubbio sulla "subordinata". Potrebbe candidarsi a sindaco di Venezia e continuare a fare il ministro? «Non è incompatibile», si è limitato a rispondere con un sorriso Brunetta.

    Fonte: Il Gazzettino.it | vai alla pagina
    Argomenti: comune di Venezia, ministro P.A., sindaco di Venezia, candidato sindaco | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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Commenti (2)

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  • Inserito il 18 maggio 2009 da 31
    No ai doppi incarichi nella pubblica ammistrazione.
  • Inserito il 18 maggio 2009 da 861
    O si fa il Sindaco o si fa il Ministro. Perchè? Perchè altrimenti, a turno, uno dei due posti resterebbe vuoto. E dove c'è un posto di lavoro vuoto, Brunetta stesso c'insegna che là c'è un "fannullone". Che fa Ministro? Vuole dare il cattivo esempio? Comunque i veneziani, domenica 17 maggio, non sono corsi alla presentazione del libro di Brunetta. Nella libreria dove era stata allestita la sala, non sono arrivate neanche 30 persone e il personale della libreria ha dovuto togliere, in fretta e furia, le sedie che erano state chieste per accogliere un pubblico molto più numeroso. Motivazione - detta sottovoce: Così, sembrerà meno vuoto... Insomma, non è certo un segnale di gradimento!

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