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Dichiarazione di Mariapia GARAVAGLIA

Alla data della dichiarazione: Senatore (Gruppo: PD) 


 

Insopportabili i tagli del governo all'istruzione.

  • (23 luglio 2008) - fonte: Sito web del Partito Democratico - inserita il 24 luglio 2008 da 2761

    " Circola la favoletta dei fannulloni di Brunetta; la scuola paga i conti della manovra Tremonti ". Ecco in nuce la sintesi della protesta che ha portato in piazza 250 precari provenienti da tutta Italia davanti a Montecitorio per i tagli previsti all'istruzione dalla manovra economica del governo Berlusconi.

    "Gelmini, Moratti solo balle e pochi fatti" un altro leitmotiv che ha fatto da sottofondo. Oltre ai cori di protesta, numerosi fischi sono arrivati per il ministro dell'Istruzione Maria Stella Gelmini, artefice insieme al ministro dell'Economia Giulio Tremonti dei pesanti tagli.

    Si tratta di tagli a risorse e al personale delle scuole e delle università italiane quelli contenuti nel dl n. 112, (8 miliardi di euro e 130.000 posti tra insegnanti e non docenti nei prossimi tre anni), che riguardano anche il futuro del sistema di reclutamento dei docenti previsto nel ddl n. 953 dell'on Valentina Aprea (Fi).

    Gli insegnanti si oppongono anche alla “chiamata diretta” dei dirigenti scolastici, all'aumento degli alunni per classe, ai tagli sul sostegno, ai finanziamenti alle scuole private e alla trasformazione delle scuole in fondazione a capitale privato.

    "Gli effetti devastanti di questa manovra- spiega Maristella Curreli, presidente nazionale dei Cip, Comitati insegnanti precari, promotori della protesta- si vedranno da subito: i genitori avranno tagli al tempo pieno e figli in classi sovraffollate. Mentre per i precari ci saranno meno assunzioni e meno posti di supplenza gia' questa estate. E come faremo a garantire un adeguata preparazione quando avremo classi da 35 alunni?".

    Curreli e' precaria da 16 anni, insegna lingue straniere cambiando sempre scuola. "Ogni anno il contratto- racconta - scade a giugno. A luglio e agosto sono a casa e, quindi, niente stipendio ne' contributi. Mi pagano da sempre come una docente di prima nomina- continua - se saro'assunta avro' uno scatto minimo e la pensione, se ci andro' da precaria, sara' la minima Inps, poco piu' di 600 euro".

    Il sit-in è stato organizzato organizzato dai Comitati italiani precari assieme alla Rete docenti precari cui confluiscono numerose sigle e associazioni che tutelano oltre 300.000 lavoratori della scuola non di ruolo, a cui hanno preso parte diversi rappresentanti dell'opposizione.

    "Per questo governo un ragazzo in meno a scuola è un problema in meno,perché allevia il bilancio dellostato, mentre per noi è uno sfregio al futuro". Così la delegazione del PD della Camera, composta dai ministri dell'Istruzione e delle Politiche giovanili del governo ombra, Maria Pia Garavaglia e Pina Picierno, e dai deputati della commissione Cultura, Manuela Ghizzoni, Maria Coscia, Letizia De torre, Caterina Pes, Rosa De Pasquale e Dario Ginefra, ha aderito a questa manifestazione dei precari.

    "I tagli alla scuola sono insopportabili - proseguono i deputati - perché riportano il Paese indietro negli anni, senza considerare che la scuola, l'università e la ricerca sono il punto strategico su cui fare leva per far ripartire la crescita dell'economia e della società civile. La manovra economica che il governo si appresta ad approvare, con il voto contrario delle opposizioni, è una vera e propria mattanza per la scuola: si tagliano 87 mila docenti e 43 mila dipendenti amministrativi(Ata), si mette a repentaglio l'autonomia didattica e si introduce in modo del tutto surrettizio una riforma che fa un passo in dietro rispetto alle norme introdotte dal governo Prodi che,stabilendo l'innalzamento dell'obbligo di istruzione a 16 anni, danno ai ragazzi e alle ragazze l'opportunità di acquisire livelli omogenei di competenze".

    "Il combinato disposto di tagli e modifiche legislative rende molto concreto il rischio che la nostra scuola peggiori qualitativamente e si caratterizzi per la presenza di un doppio binario formativo con percorsi didattici di serie 'A' e percorsi didattici di serie 'B' soprattutto nella formazione professionale".

    "Le proteste dei precari - spiega la delegazione PD - contro i tagli agli organici previsti dal Governo,contro l'aumento degli alunni per classe e contro i tagli sul sostegno per gli studenti diversamente abili sono coerenti con le posizioni che il Pd ha assunto in Parlamento per contrastare la manovra economica di Tremonti, ed è per questo - conclude - che abbiamo voluto portare la nostra adesione e avviare un percorso di ascolto con tutti i soggetti appartenenti al mondo della scuola".

    G.Ra.


    Fonte: Sito web del Partito Democratico | vai alla pagina
    Argomenti: partito democratico, Tremonti Giulio, Scuola e Università, Garavaglia Maria Pia, Picierno Pina, Ghizzoni Manuela, C.I.P. - Comitati Insegnanti Precari, Aprea Valentina, Gelmini Maria Stella | aggiungi argomento | rimuovi argomento
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Commenti (1)

  • Inserito il 02 settembre 2008 da 3167
    sono precaria da 20 anni e dopo 4 di incarico annuale,grazie ai tagli del governo mi ritrovo senza lavoro. come me a napoli più di 2000 persone.ci siamo rivolti ai sindacati,ma ho poca fiducia(si va troppo lentamente).vorrei scrivere al ministro ombra maria pia garavaglia per un aiuto, ma non so come fare. se qualcuno mi può aiutare mi faccia sapere.

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