I discorsi d’odio sugli sbarchi di migranti

Complice la campagna elettorale, la retorica dell’emergenza immigrazione ha caratterizzato anche questa estate. Per questo abbiamo fatto il punto sugli sbarchi, oggetto di discorsi d’odio nel dibattito pubblico e sui social media nel nostro paese.

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Redattore sociale 11 Settembre 2022

Redattore Sociale riprende alcuni dati del nostro ultimo approfondimento in tema di discorsi d’odio, un progetto realizzato in partnership con Oxfam Italia.

L’articolo riguarda l’estate che volge al termine sul fronte degli sbarchi di migranti, oggetto di strumentalizzazioni e discorsi d’odio anche in queste settimane di campagna elettorale.

I dati sugli arrivi e le richieste di asilo ci raccontano di un fenomeno a tutti gli effetti ordinario, che varia nelle dimensioni di anno in anno e che anche per questo necessita di un sistema di accoglienza flessibile. Capace cioè di rispondere alle necessità che si presentano di volta in volta.

Rispetto al 2016 infatti al 31 agosto di quest’anno sono sbarcate nei porti italiani meno della metà delle persone e in un contesto completamente diverso.

Nel 2016 forse il termine “emergenza” poteva avere un senso, rispetto al livello d’impreparazione dimostrato dall’Italia nella gestione di quel volume di arrivi. Ma dopo 6 anni e molte misure che sono intervenute sulla materia, queste cifre non hanno motivo di destare preoccupazione.

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