Quanto è aumentata la disoccupazione nelle regioni d’Europa Europa

La pandemia ha colpito duramente il mercato del lavoro. Anche se le reali conseguenze si vedranno solo nei prossimi anni, i dati 2020 mostrano già come la disoccupazione sia cresciuta in Ue, con differenze sia tra i paesi membri, sia tra le regioni interne a essi.

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Nell’ultimo anno le misure restrittive messe in atto dai governi europei per limitare il contagio hanno obbligato a uno stop di molti esercizi commerciali, in particolare quelli del settore della ristorazione, del turismo e della cultura (musei, teatri e cinema). Queste decisioni hanno generato tuttavia importanti ripercursioni a livello occupazionale, a causa delle ristrettezze economiche in cui si sono ritrovate numerose attività.

7,2% il tasso di disoccupazione nei paesi Ue nel 2020.

 

Prima di analizzare i dati, è necessario chiarire chi rientra nella categoria dei disoccupati. Disoccupato è chi non ha un lavoro ma lo sta cercando attivamente.

Occupati e disoccupati compongono la forza lavoro, al di fuori, gli inattivi: coloro che non hanno un lavoro e non lo stanno cercando. Vai a "Che cosa si intende per occupati, disoccupati e inattivi"

Per misurare il fenomeno si ricorre al tasso di disoccupazione, cioè la percentuale di disoccupati sul totale.

 

Il tasso di disoccupazione negli anni

La disoccupazione non è aumentata in maniera omogenea in tutti i paesi membri. Variazioni più o meno incisive sono dipese in gran parte dalle condizioni economiche e lavorative di partenza dei vari stati. Oltre che dal diverso grado con cui la pandemia ha colpito i territori europei. Per avere una prima fotografia della disoccupazione nel corso degli ultimi dieci anni in Europa può esser utile analizzare i tassi di disoccupazione di alcuni dei principali paesi Ue.

Il tasso di disoccupazione si riferisce al rapporto tra le persone dai 15 ai 64 anni in cerca di occupazione e le corrispondenti forze di lavoro.

FONTE: elaborazione openpolis su dati Eurostat
(ultimo aggiornamento: martedì 27 Aprile 2021)

La Spagna è il paese, tra i quattro considerati nell'analisi, con il tasso di disoccupazione più elevato in tutti gli anni dal 2011 al 2020. Infatti, nel 2011 il valore spagnolo ha raggiunto il 21,5%, ben al di sopra della media europea pari al 10,1% e di quella degli altri paesi, quali Francia (9,3%), Italia (8,5%) e Germania (5,9%).

A livello europeo, la media ci mostra come nel corso degli anni ci sia stato un calo. Infatti, nel 2011 il tasso di disoccupazione tra i paesi membri era pari a 10,1%, nel 2020 questo dato cala sino a 7,2%. Uno dei dati più bassi, secondo solo a quello del 2019, pari a 6,8%.

10,1% il tasso di disoccupazione medio dei paesi europei nel 2020, il Regno Unito è escluso dal dato.

Dai dati Istat, nel 2020 la disoccupazione ha maggiormente interessate le donne e i giovani.

Per quanto riguarda l'Italia nello specifico, il tasso di disoccupazione risulta diminuito di 0,8 punti percentuali dal 2019 al 2020. Tuttavia, questa variazione è parzialmente fuorviante. Infatti, come è stato spiegato, il tasso di disoccupazione considera le persone che stanno attivamente cercando lavoro rispetto a coloro che lavorano già. Tuttavia, se il numero di inattivi o non in cerca di occupazione cala questo non lo si riscontra nel dato del tasso di disoccupazione.

Tale è il caso dell'Italia. Infatti, il report mensile Istat relativo a dicembre 2020 ha sottolineato come la fetta di inattivi sia cresciuta (+0,3% rispetto all'anno precedente pari a +42mila unità). Dunque, questo potrebbe spiegare perché il tasso di disoccupazione italiano nel 2020 risulta in calo.

Questo dato ci fornisce un'importante prima immagine sulla disoccupazione a livello nazionale. Tuttavia, rimane un valore parziale, in quanto spesso all'interno dello stesso stato, si trovano situazioni regionali molto differenti. Quindi un'analisi a livello regionale ci può descrivere la disoccupazione in maniera più dettagliata.

Il tasso di disoccupazione nelle regioni europee

Per comprendere meglio la situazione attuale degli stati e avere una panoramica più chiara della disoccupazione, è importante analizzare anche le regioni europee. Così facendo si possono individuare situazioni differenti all'interno dello stesso paese, ottenendo una visione più chiara e granulare del fenomeno.

7,2% il tasso di disoccupazione medio delle regioni europee nel 2020, di questi 150 hanno un valore inferiore.

Il tasso di disoccupazione si riferisce al rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le corrispondenti forze di lavoro. In alcune regioni il dato aggiornato del 2020 non è ancora disponibile, in questi casi le regioni interessate sono identificabili dal colore bianco.

FONTE: elaborazione openpolis su dati Eurostat
(ultimo aggiornamento: martedì 27 Aprile 2021)

In generale, considerando le regioni, si può notare come l'Europa sia divisa in due. Da una parte, ci sono alcune zone del sud Europa che superano il 20%, tra queste per esempio la Calabria (20,6%) e l’Andalusia (22,5%). Dall'altra parte, molte regioni dell’est e nord Europa, come le regioni polacche, alcune ceche e belghe dove i tassi di disoccupazione risultano essere inferiori al 5%.

1,8% il tasso di disoccupazione a Wielkopolskie, una regione polacca, il più basso tra le regioni europee nel 2020.

Nel complesso, le regioni del sud Europa quindi sono quelle che presentano i tassi di disoccupazione più alti. E i paesi a cui appartengono sono anche quelli in cui è osservabile un certo grado di disomogeneità dei tassi di disoccupazione tra le regioni. Per esempio, in Spagna le regioni dell'Andalusia e Extremadura superano il 22%, mentre quelle del nord, quali Pais Vasco e Comunidad Foral de Navarra si attestano attorno al 10%.

Una situazione molto simile è riscontrabile anche in Italia. Da una parte le regioni del nord, quali provincia autonoma di Bolzano, Lombardia, provincia autonoma di Trento, Friuli-Venezia Giulia e Valle d'Aosta, che hanno tassi di disoccuppazione inferiori al 6%. Dall'altra parte, invece, le aree del sud Italia come per esempio Sicilia, Campania e Calabria hanno quote superiori al 15%.

16,8 punti percentuali che distanziano il tasso di disoccupazione della provincia autonoma di Bolzano (3,8%, il più basso in Italia) e la Calabria (20,6%, il valore più alto).

Infine, seppur con tassi di disoccupazione più bassi rispetto a quelli spagnoli e italiani, anche la Francia è divisa in due. Le regioni dell'ovest, come Bretagne, Pays de la Loire e Aquitaine hanno valori tra 5% e 7,5%. Mentre, i tassi nelle regioni dell'est Francia, dove è situata anche la capitale, oscillano tra 7,5% e 10%.

Foto credit:  Benjamin Disinger - Unsplash

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