Una competizione sempre meno politica

Nel 40% delle province e città metropolitane le liste in campo alle ultime elezioni non avevano nessun riferimento politico nel nome

Nel 40% delle province, i nomi delle liste che competono alle elezioni provinciali non contengono nessun riferimento politico. Parliamo di nomi come “La provincia dei comuni” e “Uniti per la provincia” (Alessandria); “Provincia Casa dei Comuni” e “Cambiamo pagina” (Pesaro-Urbino); “Amministratori lucani” e “Provincia alternativa” (Potenza).

Si tratta di un esito coerente con il sistema di elezione di secondo grado. Dato il bacino elettorale molto ristretto, diventa strategico puntare su liste catch-all che siano in grado di raccogliere un consenso trasversale, che vada oltre gli eletti della propria coalizione.

Il dato mostra la percentuale di province e città metropolitane in cui nessuna delle liste contendenti nelle ultime elezioni svolte conteneva un riferimento politico esplicito nel nome.

FONTE: openpolis
(ultimo aggiornamento: sabato 18 Gennaio 2020)

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